martedì 29 marzo 2011

CAMBIA ORA DI RELIGIONE



Giacomo Galeazzi.
Verificare la possibilità di modificare l' intesa sull' insegnamento della religione cattolica a scuola, prevista dal Concordato Stato-Chiesa firmato nel 1984: è questo uno dei punti che il «parlamentino» dei vescovi italiani, il Consiglio episcopale permanente, si appresta a discutere, tra oggi e giovedì, 31 marzo. Non è ancora stato reso noto quali siano i contenuti della proposta di modifiche sull' ora di religione a scuola: di molto probabile, però, c'è - sottolinea la rivista specializzata La Tecnica della scuola - il dato che la volontà di cambiamento sia anche dettata dall'esigenza di tamponare l' emorragia di alunni che si avvalgono dell' ora settimanale. Da alcuni anni, infatti, il numero di alunni e studenti che si avvalgono dell' insegnamento dell' ora di religione risulta in lieve ma costante discesa. Soprattutto nelle grandi città, come Milano, e nella scuola secondaria superiore: non sono rari i casi in cui il numero di coloro che svolgono attività alternativa(sempre se organizzata dalla scuola) è superiore - fa notare sempre la rivista -

a quello di chi segue l'ora di religione. Una tendenza che non sempre è, tra l'altro, giustificata dall' aumento esponenziale di iscritti di nazionalità o origini non italiane. La disaffezione della società verso i riferimenti indicati dalla Chiesa è un dato di fatto: significativa, in tal senso, la crisi degli oratori e delle tradizionali attività giovanili organizzate dagli ambienti ecclesiastici.

La Cei sino a oggi ha minimizzato: il fatto che nella scuola primaria l' adesione continua a essere altissima, spesso vicina all'unanimità, rimane un dato inequivocabile. Ma non solo: «nell'anno scolastico 2009-2010 l'insegnamento della religione cattolica - ha fatto sapere di recente la Cei - è stato scelto dal 90% delle famiglie e degli alunni delle scuole statali. Tale dato sale al 90,80%, se si tiene conto anche di quanti frequentano scuole cattoliche. L'alto tasso di adesione attesta la forza di attrazione di questa disciplina, di cui gli stessi avvalentisi sono i testimoni più efficaci». Ora però i vescovi hanno deciso di procedere a una sorta di restyling della materia.

La Stampa