sabato 30 giugno 2012

STUDI SUL NUOVO TESTAMENTO: QUESTIONI PRELIMINARI DI METODO ESEGETICO

Quando si leggono i vangeli sembra d'avere a che fare con dei testi dalla forma quasi elementare, che non potrebbe reggere minimamente il confronto con le Antichità giudaiche di Giuseppe Flavio, o coi testi storici di Tacito, e men che mai con le tragedie classiche del mondo greco. Eppure la loro forza sta proprio nella semplicità apparente con cui presentano vicende molto profonde e complicate.

La maestria redazionale degli evangelisti non sta tanto nella capacità letteraria (che pur p.es. non manca in quello di Giovanni), quanto piuttosto nel far sembrare vera una cosa falsa e falsa una cosa vera, prendendo spunto dalla realtà. In questo gli scrittori di origine ebraica restano insuperabili.

In via del tutto preliminare, prima di accingersi a leggere qualsivoglia pericope, bisognerebbe anzitutto fare una distinzione tra i concetti di "falsificazione" e "mistificazione".

STUDI SULL'ANTICO TESTAMENTO: LE BUGIE DELLA BIBBIA

Mario Liverani, che insegna Storia del Vicino Oriente Antico all’università La Sapienza di Roma, è autore del volume Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele, sostiene che non possono essere considerati storici i racconti più celebri del Vecchio Testamento, come le vicende di Abramo e dei Patriarchi, la schiavitù in Egitto, l’Esodo e la peregrinazione nel deserto, la conquista della terra promessa, la magnificenza del regno di Salomone.

“Gli ebrei, come del resto tanti altri popoli, si sono dati un mito delle origini nel momento in cui ne avevano più bisogno”, dice Liverani. “Oggi, con evidente anacronismo, ma con qualche ragione, si potrebbero accostare quelle pagine del Vecchio Testamento a un documento di propaganda politica”. Occorreva dare un passato nobile ad un popolo che rischiava di perdere la propria identità.

venerdì 29 giugno 2012

Per una laicità radicale

In anteprima dal nuovo numero di "Critica Liberale" pubblichiamo la trascrizione saggistica dell'intervento di Pierfranco Pellizzetti all'edizione 2012 delle Giornate della Laicità di Reggio Emilia.

di Pierfranco Pellizzetti


«I modelli della fede e dello scetticismo hanno molto a che fare con le pretese del potere e con la rivolta contro tali pretese»
Mary Douglas [1]

«In assenza di forti istituzioni di fiducia reciproca, di servizi affidabili forniti da un settore pubblico provvisto di finanziamenti adeguati, le persone cercheranno sostituti privati. La religione (come fede, comunità e dottrina) godrà di un certo rilancio, anche nell’Occidente laico»
Tony Judt [2]

Le condizioni materiali della laicità
Di regola il confronto tra credenti e miscredenti in sede politica (l’unica possibile, per convincimenti che scorrono lungo traiettorie altrimenti eccentriche) privilegia aspetti che un tempo si sarebbero definiti “sovrastrutturali” (i modelli di rappresentazione filosofici e giuridici). L’impostazione che qui viene proposta – invece – prende le mosse dalla “struttura” (la base economica [3], ossia gli ambiti concreti della vita umana) praticando a tale riguardo un approccio materialistico rivisitato in chiave liberale: non la marxiana “critica dei rapporti di produzione”, applicabile solo alla fase industrialista del Capitalismo, bensì la più generale “critica dei rapporti di dominio” come decostruzione e smascheramento delle strategie del Potere finalizzate all’eterna sottomissione quale subalternità interiorizzata da parte dei dominati.

Tale operazione (ovvio, a parere dello scrivente) si rende necessaria per dare spiegazione di un fenomeno attualmente in atto, diversamente incomprensibile: il percepibile rallentamento di una lunga deriva alla secolarizzazione che caratterizzava dagli albori del Moderno i processi evolutivi delle nostre società. Meglio, più che “lunga”, “lunghissima”.

Con questo si intende affermare come l’imporsi di una prospettiva che privilegia l’immanente a scapito del trascendente, la diffusa e radicata convinzione che è nel di qua il luogo dove si gioca la partita degli umani, nella fallacia di rimandare la liberazione dai vincoli presunti ineluttabili della propria specie a un ipotetico al di là salvifico e redentivo, discenda direttamente dalle trasformazioni avvenute e in corso nell’immensa placenta del sociale. Oggettivamente (e in questo caso l’avverbio “fatale” – per dirla con Lucio Colletti – ci sta tutto).

Governo e Chiesa, legami più stretti su insegnamento religione e osservatorio anti-persecuzioni


Il governo ‘tecnico’ guidato da Mario Monti non manca di coltivare stretti legami contatti con la Chiesa. D’altronde, la forte presenza di cattolici nell’esecutivo è indicativa.

Proprio ieri il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, e il presidente della Conferenza episcopale, il cardinale Angelo Bagnasco, hanno firmato due nuove intese per rafforzare l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole per aggiornare l’Intesa del 1985. E che puntano a rendere gli insegnanti di religione sempre più organici al sistema dell’istruzione pubblico.

giovedì 28 giugno 2012

Opus Dei e gendarmi vincono il primo round

La fuga dei documenti ha rafforzato in curia le loro posizioni. Ma avanza anche il partito americano. Mentre per la segreteria di Stato si consolida la candidatura di un non italiano.

CITTÀ DEL VATICANO, 28 giugno 2012 – Il “maggiordomo” del papa, Paolo Gabriele, continua ad essere tenuto in custodia cautelare e rimane l’unico imputato per il reato. Al momento, di furto aggravato. La commissione cardinalizia d’inchiesta che lavora parallelamente alla magistratura vaticana continua le sue audizioni.

Non si sa quanto tempo ci vorrà ancora perché le due inchieste arrivino a una conclusione. Ma questo non vuol dire che il cosiddetto caso "Vatileaks" non abbia già inciso sulla vita di quel particolare organismo che è la curia romana.

Tutt’altro. Alcune conseguenze, infatti, si possono già individuare a breve, mentre altre possono essere ipotizzate a medio e lungo termine.

mercoledì 27 giugno 2012

Bertone va, i problemi restano

Con la stessa intensità con cui per settimane in Vaticano ci si è scagliati contro “corvi”, calunniatori, vigliacchi traditori del Papa e della Chiesa, addirittura strumenti della volontà di seminare zizzania del “Maligno” (così il cardinale Bertone a Famiglia cristiana) giungono ora segnali dalla Curia di una sostituzione del Segretario di Stato dopo la ripresa estiva e di un fantomatico “governo tecnico”, che dovrebbe riportare la pace nel governo centrale della cattolicità.

Il vento è cambiato d’improvviso. Ma la tentazione di pilotare l’informazione, dimostrando che in alto loco si provvede sempre bene, permane intatta. Non è dato ancora di sapere se e quando il cardinale Bertone cederà il campo. La partita non è chiusa. La lista dei successori immaginati o desiderati dalle varie cordate è lunga : si va dai cardinali Piacenza e Sandri all’attuale ministro degli Esteri vaticano mons. Mamberti, ad alcuni nunzi di nunzi di grande esperienza. Ma la crisi, ancora nel suo pieno svolgimento, dimostra già alcune cose. I dissidenti, che hanno deciso di manovrare la raccolta di documenti segreti e di lanciarli nell’arena mediatica, hanno visto giusto nel-l’adottare una strategia che uscisse dal chiuso delle felpate manovre di palazzo. Oggi la questione della gestione della Curia è finalmente in agenda.

Evoluzionismo: parla il credente, il miscredente risponde

Roberto Timossi su "Avvenire" si scaglia contro la teoria dell’evoluzione per selezione naturale ("l’ultima ridotta dell’ateismo contemporaneo") e attacca MicroMega ("il Bollettino ufficiale dell’ateismo scientista italiano"). Ripubblichiamo il suo articolo con una nostra risposta firmata da Pierfranco Pellizzetti.

martedì 26 giugno 2012

Gran Bretagna e Gates Foundation: “aiuti per garantire contraccezione a donne nei paesi poveri”


Nei paesi in via di sviluppo, scrive The Independent, circa 215 milioni di donne non hanno accesso alla contraccezione né ad alcuna forma di family planning. Sono costrette quindi ad avere delle gravidanze, spesso loro stesse poco più che bambine e condannate ad una situazione di minorità, povertà e disagio. Non aiuta certo l’atteggiamento delle religioni più influenti, come cristianesimo e islam, che condanna il controllo delle nascite e il ricorso a metodi contraccettivi e spinge ad una iper-natalità che non fa altro che aggravare la situazione di certi paesi.

ALLA RICERCA DEL DIO PERDUTO

1. Perché Dio è chiamato "Dio"?

E' una delle parole più brevi del vocabolario italiano. Ma è anche una delle più ricorrenti nel nostro linguaggio quotidiano. Cambiano i tempi, nuove filosofie prendono il posto di altre, vecchie religioni cedono il passo ad altre forme di culto e devozione e intanto avanza la tecnologia. Eppure quella parola, quel nome "Dio" ha attraversato i millenni per giungere fino a noi, in modo più o meno invariato.

Ma per dirci cosa?

Chi studia le lingue antiche (e l'evoluzione delle lingue moderne) sa bene che le parole nascono con un significato che finisce poi con lo smarrirsi nel tempo. Quanti oggi sanno ancora che il termine dispregiativo 'imbecille' derivava da 'imbaculus' cioè 'zoppo'? Quanti che 'persona' nell'originario etrusco trasposto nel latino antico significava 'maschera'? Le parole che comunemente usiamo sembrano ormai rappresentare solo un concetto, un'idea che noi abbiamo di un qualsivoglia argomento. Eppure in origine esse avevano un significato ben più complesso. Chi studia le lingue antiche o nutre una personale passione per l'evoluzione del linguaggio sa ancora individuare parte del loro significato: filosofia (da filos= amore e sophia= sapienza, dunque 'amore per la sapienza'), democrazia (da demos=popolo e cratia=governo), previdenza (da pro=prima e video=vedere), archeologia (da archeos=antico e logos=studio). Ma la stragrande maggioranza dei cittadini usa parole di cui non sa in effetti quale sia bene il significato, le utilizza insomma come fossero dei... pittogrammi, cioè delle semplici figure alle quali gli antichi facevano corrispondere un significato o addirittura un discorso compiuto!

Qualche esempio spicciolo? Prendiamo la nota marca di calzature Nike: nonostante quello che la pubblicità vuol lasciarci intendere non è un termine inglese ma greco, non si pronuncia 'naik' ma 'nike' e vuol dire 'vittoria'. Che dire poi di 'bus'? Anche questo non è un termine inglese ma è una desinenza (cioè la parte finale di una parola) latina, non si pronuncia 'bas' ma 'bus'. E così via. Le parole da noi usate insomma sono state ormai a tal punto private del loro significato originale da aver conservato ben chiaro solo quello al quale oggi corrispondono, sebbene approssimativo e impreciso. Per farla breve, non sarà una sorpresa se un giorno parole chiare come 'attaccapanni' avranno un significato oscuro e indecifrabile per quanti verranno dopo di noi.

Inevitabile dunque la domanda: che fine ha fatto il significato originario di 'Dio'? Cosa significava in realtà fin dalla notte dei tempi? Dove si è perduto il valore semantico che gli antichi gli attribuivano? Ma soprattutto quando nacque questo nome e a chi si riferiva? E perché gli antichi parlavano di 'dei' e non di un 'dio' solo?

lunedì 25 giugno 2012

IL GIORNO, LA SETTIMANA, I MESI, IL CAPODANNO, LE FESTE DELL'ANNO LITURGICO: cenni storici

IL GIORNO


Il modo di suddividere il giorno è variato nel corso del tempo, ed è stato diverso da luogo a luogo.
Presso i Babilonesi, ad esempio, l'inizio del giorno era fissato all'alba, presso gli Umbri a mezzogiorno, nell'antica Atene al tramonto.

I Romani avevano suddiviso il giorno in 12 ore diurne (dall'alba al tramonto) e 12 ore notturne; per questo motivo la durata di ciascuna ora non era fissa, ma variabile a seconda delle stagioni: le ore diurne non potevano che essere più lunghe d'estate e più corte d'inverno, e viceversa le ore notturne.
Sia il dì che la notte erano poi divisi in quattro parti: quelle del dì terminavano con le ore tertia, sexta, nona e duodecima, mentre quelle notturne erano chiamate vigiliae.

Da questa suddivisione derivò l'introduzione, da parte dei primi cristiani, di preghiere da recitarsi in alcuni momenti della giornata: l'ufficio notturno, comprendente vespri, compieta, notturno, mattutino e lodi, e l'ufficio diurno, riguardante le ore prima, terza, sesta e nona.

Vaticano, l’ultima monarchia assoluta

La svolta conservatrice di Benedetto XVI ha reso ancora più anacronistica la struttura della Santa Sede

Il Vaticano è l’ultima monarchia assoluta della Terra, e con il papato di Benedetto XVI è stata introdotta una svolta ancora più conservatrice. Da quando l’ex teologo di Giovanni Paolo II è asceso al soglio della Santa Sede, le riforme sono state messe in un cassetto, per rafforzare il clero e la gerarchia vaticana. Un progetto ora messo in dubbio dallo scandalo Vatileaks.

domenica 24 giugno 2012

MENO AKRIBEIA E PIU' OIKONOMIA NELLA QUESTIONE DEL CELIBATO DEI PRETI CATTOLICI

Per attenuare il peso delle accuse che la stampa mondiale rivolge alla questione della pedofilia del clero cattolico, negli ambienti conservatori vaticani si va diffondendo l'idea che questo male sia più attinente all'omosessualità che non al celibato del clero. Come dire: vi sono più pedofili tra gli omosessuali in generale che non tra i preti cattolici in particolare.

Eppure i casi di pedofilia non riguardano i preti sposati. Perché dunque la chiesa romana è così restia a concedere il matrimonio ai preti? E' l'unica chiesa al mondo che al clero secolare chiede l'assoluto celibato, salvo la dispensa che, obtorto collo ovvero per calcolo politico, concede a quei sacerdoti di rito bizantino o slavo che si dichiarano sottomessi al papa.

“La Asl che vuole guarire i gay”

L'istituto milanese finanzia i progetti di associazioni cattoliche che vogliono curare gli omosessuali, dice un attivista

La Asl di Milano ha deciso di finanziare progetti di associazioni cattoliche che vogliono curare i gay. Ne parla Il Fatto che riporta un esposto di Francesco Zanardi, attivista per i diritti omosessuali, al Tribunale di Milano:

Usa, condannato il prelato che “coprì” i preti pedofili

Mons William Lynn è stato giudicato colpevole di “aver messo a rischio dei bambini”. E’ la prima sentenza del genere contro i vertici della Chiesa


sabato 23 giugno 2012

Alan Turing, il martirio di un genio

100 anni fa nasceva un uomo che ha dato molto all'umanità. Non fu solo l'inventore, il costruttore e l'utente di uno dei primi computer al mondo, fu soprattutto il primo a formulare l'idea di una "macchina universale" capace di svolgere innumerevoli compiti a seconda di come è stata programmata. 

La storia di Turing dimostra come l’ignoranza e il pregiudizio abbiano costi umani e materiali incalcolabili.

COS’E’ UN GENIO? - Se esistono i geni ed è possibile immaginare un pantheon nel quale siedano quelli che più hanno contribuito allo sviluppo tecnologico e scientifico, ad Alan Turing vi spetta un posto di diritto. Purtroppo un posto di riguardo gli spetta anche nel pantheon dei martiri dell’ignoranza e del pregiudizio ideologico in età moderna, moderni martiri di altri tempi ai quali è stato impedito fisicamente e violentemente di vivere la vita che desideravano, dalla tirannia della morale costituita.

Scienza buona e cattiva in TV

Sono lontani i tempi in cui la cultura (scientifica e umanistica) passava per la televisione di prima serata. Oggi gli spazi per la divulgazione di qualità sono sempre meno, e sulla televisione generalista è sempre più difficile distinguere scienza e mito, verità e bufala.

Sono lontani gli anni nei quali la cultura scientifica e umanistica passava attraverso la televisione e uniformava le tante Italie uscite dalla Seconda Guerra Mondiale. Chi ha superato gli “anta” ben ricorda trasmissioni quali «Orizzonti della Scienza e della Tecnica» curata dal mitico Giulio Macchi, «Sapere», il primo «Quark» condotto da Piero Angela ma anche le decine di commedie e sceneggiati televisivi interpretati dai grandi attori della seconda parte del ‘900 che riempivano le nostre serate e riunivano intorno a questo nuovo focolare domestico milioni di cittadini italiani.

venerdì 22 giugno 2012

Conferenza Rio+20: “Asse del male Vaticano-islam contro diritti riproduttivi delle donne”

Si conclude oggi la conferenza Rio+20, lanciata dall’Assemblea delle Nazioni Unite per discutere di sviluppo sostenibile e dei problemi ambientali che colpiscono il pianeta. Un evento a Rio de Janeiro, dopo quello del 1992, che vede la presenza di moltissimi rappresentanti di stati, esperti, ong e attivisti.

A spegnere le speranze per prese di posizione davvero innovative, ha contribuito anche il Vaticano. Scrive Roberto Giovannini ieri su La Stampa che la Santa Sede ha operato un vero e proprio “blitz” per stravolgere il testo del documento finale, già concordato. In particolare, preso di mira il paragrafo 244, che parlava dei diritti riproduttivi delle donne. Come l’accesso a mezzi sicuri e poco costosi per la pianificazione familiare, per l’aborto e la contraccezione e in generale il diritto alla salute sessuale e riproduttiva, inquadrati nel contesto di una lotta per alleviare la pressione dell’uomo sull’ambiente.

giovedì 21 giugno 2012

Cristianesimo ed ebraismo: Dal peccato d'origine all'idea di martirio

Nei confronti del cosiddetto «peccato d'origine» - che altro non è, nel Genesi, se non la rappresentazione simbolica del distacco dalla vita comunitaria primitiva (pre-schiavistica) -, la chiesa cattolica ha sempre assunto un atteggiamento piuttosto fatalistico, che si è andato accentuando in quella protestante.

Infatti, mentre la chiesa ortodossa ha sempre sostenuto l'impossibilità o l'insensatezza di una trasmissione ereditaria (genetica) di quel peccato (attraverso l’atto sessuale), poiché ciò impedirebbe all'uomo la possibilità di una libera scelta, e ha preferito limitarsi a credere che gli uomini soffrono i condizionamenti storici (sociali ecc.) derivati da quella colpa; la chiesa romana invece ha sempre fatto del peccato originale uno dei principali pretesti per indurre gli uomini a rinunciare a qualunque forma di liberazione terrena.

Qui è bene sottolineare che il criterio interpretativo del cattolicesimo romano, in merito al racconto del Genesi, è piuttosto regressivo anche rispetto a quello ebraico, poiché, mentre gli ebrei, attraverso quel racconto, volevano evocare la nostalgia di un paradiso perduto e suscitare quindi il desiderio di ritrovarlo sulla terra, l'esegesi cattolica, al contrario, si serve di quel racconto per sostenere che sulla terra non è possibile alcun paradiso e che quello adamitico è stato perduto una volta per sempre, e che l'unico paradiso possibile è quello dei «cieli», ideato e costruito unicamente da dio, senza concorso umano.

Chi finanzia i “Vescovi della Libertà”?

Vediamo chi paga per la campagna cattolica contro l'Obamacare

La riforma sanitaria di Obama prevede l’obbligo di fornire alle dipendenti un’assicurazione sanitaria che comprenda anche la pianificazione familiare, i cattolici non vogliono.

mercoledì 20 giugno 2012

CONCORDATI O SOVRANITA' : STORIA DEI RAPPORTI TRA CHIESA E STATI

Ernesto Rossi scriveva che il Vaticano era il più pericoloso centro della reazione mondiale, la chiesa cattolica ha sempre minacciato ogni libertà di coscienza, il Vaticano appoggiò Mussolini, Hitler, Franco, Salazar, Vichy, Pavelic, Peron, Pinochet, in generale tutte le dittature dei paesi cattolici, con le quali ha fatto un concordato.

Con questi concordati, gli Stati, per rafforzarsi, conferiscono alla Chiesa privilegi a spese del popolo; l’unità dello Stato e la sottomissione dei sudditi sono garantiti dalla polizia, dalla pubblica istruzione, dalla legge, dalla propaganda e dalle omissioni dei mezzi d’informazione fiancheggiatrici, dalla religione e dall’odio verso gli altri popoli.

martedì 19 giugno 2012

Norme antiriciclaggio, lo Stato vaticano bocciato otto volte su sedici

E' quanto emerge dal rapporto Moneyval, il comitato di esperti europei, consegnato giovedì scorso agli Stati membri dalla segreteria dell’organismo del Consiglio d’Europa. Rispettate solo la metà delle raccomandazioni prescritte per l’inserimento nella cosiddetta 'lista bianca' dei Paesi virtuosi

Il Vaticano è stato bocciato giovedì scorso agli esami scritti in una materia che storicamente pratica poco: l’anti-riciclaggio. E ora confida negli orali che si terranno a Strasburgo dal 2 al 6 luglio prossimo, per agguantare almeno una sufficienza risicata (il 4 luglio sarà esaminata la posizione del Vaticano). Il Fatto Quotidiano è in grado di anticipare le linee principali del rapporto Moneyval, il comitato degli esperti anti-riclaggio europei, consegnato giovedì scorso agli Stati membri dalla segreteria dell’organismo del Consiglio d’Europa. Sulle 16 raccomandazioni fondamentali in materia di anti-riciclaggio prescritte dagli organismi europei per l’inserimento all’interno della cosiddetta lista bianca degli Stati virtuosi, lo Stato Vaticano è stato bocciato otto volte su sedici.

lunedì 18 giugno 2012

Corvi, la svolta “Il Papa conosce le loro identità”

L’ex maggiordomo indica laici e alti prelati

Giacomo Galeazzi

Città del Vaticano
Vatileaks, il cerchio si stringe. Dagli interrogatori di Paolo Gabriele sono emersi mandanti e complici. L’ampia collaborazione dell’ex maggiordomo papale, detenuto da quasi un mese in una cella di sicurezza del Palazzo del Gendarmeria, ha portato gli inquirenti a individuare le responsabilità di laici e prelati. Sono così affiorati i nomi dei sospettati che la commissione cardinalizia ha riferito sabato al Pontefice e che già in settimana potrebbero essere resi pubblici. Alcuni capi dicastero e presuli emeriti (interrogati dai loro pari grado Herranz, Tomko e De Giorgi) non avrebbero fornito spiegazione ritenute sufficienti sulle fughe di notizie e il passaggio di documenti riservati. Le rogatorie per i cittadini italiani, invece, saranno necessarie solo per coloro che non si presenteranno spontaneamente ai colloqui quali persone informate dei fatti. Intanto movente e finalità configurano una sorta di «congiura di corte» orchestrata per mutare gli assetti del potere curiale in previsione del conclave.

domenica 17 giugno 2012

Se il fascismo è anticostituzionale, perché non lo è la sharia?


Il secondo comma dell’art 8 della Costituzione e la dodicesima delle sue Disposizioni Transitorie e Finali, benché apparentemente diverse nella finalità giuridica e sociale, hanno molto in comune: il primo limita la libertà associativa delle religioni (non specificate), qualora siano in contrasto con le nostre leggi, l’altra vieta la riorganizzazione del fascismo, in nome della salvaguardia di una libertà più generale, che a tutti deve essere garantita.

venerdì 15 giugno 2012

750 chiese di proprietà pubblica cedute gratis al Vaticano, che incassa pure le offerte. Alle spese di gestione invece ci pensa il Viminale

Probabilmente pochi lo sanno, ma chiese come Santa Croce e Santa Maria Novella a Firenze, San Gregorio Armeno a Napoli e Santa Maria del Popolo a Roma, sono di proprietà del Viminale. In tutto sono 750 le chiese patrimonio dello Stato. Ma a beneficiarne, in uso assolutamente gratuito, sono le istituzioni ecclesiastiche, che non pagano il benché minimo fitto. Né si occupano di spese di gestione, manutenzione e restauro: tutto a carico dello Stato. A riscuotere le offerte, però, è il Vaticano.

Corea del Sud, Darwin espulso dai libri scolastici

Nella guerra tra evoluzionisti e creazionisti questi ultimi ottengono di eliminare alcuni esempi specifici

marco tosatti

roma

Nella guerra senza fine fra evoluzionisti e creazionisti questi ultimi hanno segnato una vittoria di prima grandezza; anche se non negli Stati Uniti, campo privilegiato dello scontro, ma in Asia. Nella Corea del Sud è stata accettata una petizione per rimuovere dai testi del liceo alcuni elementi e riferimenti di stampo evoluzionista. E’ probabilmente la prima volta che questo accade in un Paese di cultura scientifico-occidentale negli ultimi due secoli, da quando cioè la dottrina evoluzionista si è imposta, spesso in funzione antireligiosa.

Aborto, Consulta decide su legge 194. Nel Lazio oltre il 90% medici è obiettore

In Lombardia si sfiora il 70%. Il 20 giugno la Corte Costituzionale decide sull'articolo della legge che disciplina l'interruzione di gravidanza riguardante le circostanze legittime. Il Movimento per la Vita. "Nel 2011 17 mila bambini nati grazie ai centri per la vita"

Sarà la Corte Costituzionale, il prossimo 20 giugno, a pronunciarsi sull’aborto per riesaminare l’articolo 4 della legge 194 del 1978 che disciplinano le circostanze che legittimano l’interruzione di gravidanza. Che in alcune regioni italiane è quasi proibitiva se si pensa che nel Lazio oltre il 90% dei medici è obiettore e una struttura pubblica su tre non esegue l’intervento. Sfiora il 70% invece la quota di ginecologi che si rifiutano di praticare l’aborto per una questione etica. Il verdetto è atteso e sulla rete è partita una mobilitazione per difendere il diritto all’aborto.

giovedì 14 giugno 2012

Cassazione: “sì affido, ma non convertire i figli se già educati al cattolicesimo”

La re­cen­te sen­ten­za 9546 del­la Cas­sa­zio­ne ria­pre la que­stio­ne spi­no­sa de­gli af­fi­di, ri­ba­den­do che ven­go­no fa­vo­ri­ti i ge­ni­to­ri cat­to­li­ci. Sta­vol­ta il caso ri­guar­da l’af­fi­da­men­to di un mi­no­re, bat­tez­za­to e cre­sciu­to con una edu­ca­zio­ne cat­to­li­ca, ad una ma­dre che dopo la se­pa­ra­zio­ne è di­ven­ta­ta te­sti­mo­ne di Geo­va.

"Allo Ior i soldi degli affari con la mafia"

Trapani, l’ombra di Cosa
Nostra dietro lo scandalo

GUIDO RUOTOLO
inviato a trapani
 
Questa è la storia di una guerra per il «potere» e il «denaro» in terra di mafia, combattuta all’interno della Chiesa e che ha avuto delle vittime: un vescovo destituito, un economo diocesano sospeso a divinis e indagato dalla magistratura italiana. L’uno e l’altro fino a ieri - e chissà se non ancora - con pesanti coperture, con cardinali e ministri che dalla Santa Sede hanno dispensato loro benedizioni. «Il Vescovo Miccichè per parte di madre ha stretti legami parentali con uomini d’onore di San Giuseppe Jato». Benvenuti a Trapani. Il narratore di questa storia è un prelato influente. Tanto che le precisazioni della Procura di Trapani di non nominare il nome di Matteo Messina Denaro invano, sono superate dalla «terribile preoccupazione» che non viene nascosta neppure tra i collaboratori più stretti del Santo Padre. E cioè che tra i soldi trapanesi transitati su conti Ior, «si nascondono soldi orribili». E il perché lo spiega il nostro prelato: «È emerso solo uno spruzzo di lava, sotto c’è una bomba a orologeria che è pronta a esplodere». E, dunque, colpisce che il vescovo defenestrato, Francesco Miccichè, che pure aveva avuto la proposta di dimettersi in cambio di un coperchio sullo scandalo, sia «accusato» di essere «vicino ad ambienti mafiosi».

mercoledì 13 giugno 2012

Radio Vaticana lascia l’area di Cesano: azzerate le onde elettromagnetiche

Dal primo luglio termineranno tutte le trasmissioni in onde medie e in onde corte verso il resto d'Europa e le Americhe. Padre Lombardi: "Dal 2001 rispettavamo pienamente la normativa". Codacons: "E' un'ammissione di colpa, le emissioni andavano tagliate prima che i residenti morissero"

Un brasiliano alla guida della Banca Vaticana in mezzo agli scandali

“Non si può governare la Chiesa solo con le Ave Maria”. Per nulla santa, questa frase uscì dalla bocca del defunto arcivescovo Paul Casimir Marcinkus, dal 1971 responsabile della gestione dell’Istituto per le Opere Religiose (IOR), conosciuto a livello planetario come Banca Vaticana o soprannominato Banca del Papa.

martedì 12 giugno 2012

Testamento biologico: lo spot di Radio popolare “coperto” da Radio Maria

L'emittente della sinistra milanese colpita da un inedito "hackeraggio" via etere. La voce di Moni Ovadia, uno dei testimonial della campagna "Io scelgo", viene sistematicamente sopraffatta dalle trasmissioni dell'antenna cattolica. Indaga la polizia postale

La chiesa che fa terrorismo sui matrimoni gay

Non sapendo che dire, gli anglicani diffondono fantasie assurde

La chiesa inglese denuncia il pericolo inesistente di veder costretti i sacerdoti a celebrare i matrimoni omosessuali

TERRORISMO - C’è chi l’ha definita ” Un esempio di scuola di terrorismo melodrammatico“, l’uscita con la quale la chiesa d’Inghilterra ha detto che l’introduzione del matrimonio omosessuale potrebbe vedere i sacerdoti costretti dalla Corte euopea dei Diritti Umani a celebrare i matrimoni tra persone dello steso sesso. Una fantasia assoluta e non solo perché già l’ipotesi è stata smentita da fonti più che autorevoli come lo stesso premier Cameron, ma anche perché non si vede proprio come l’UE potrebbe, e che interesse avrebbe a, ingerire per costringere i membri di una religione a introdurre il matrimonio tra omosessuali tra le proprie pratiche.

Evoluzionisti e biologi: Umani si nasce

Evoluzionisti e biologi confermano l’origine non violenta dell’uomo. In contrasto con le favole del logos e del cristianesimo

“Non siamo scimmie assassine”. “Nuove teorie sull’origine della violenza”. “L’uomo è naturalmente buono”. Così ha scritto Pietro Greco su l’Unità del 30 maggio scorso. Nell’articolo vengono riferiti i risultati della ricerca biologica che hanno spinto illustri evoluzionisti, come Frans de Waal ed altri, a orientarsi verso un’origine sociale e cooperativa della specie umana. A ciò hanno contribuito lo sviluppo delle neuroscienze e in particolare gli studi di Rizzolati sui “neuroni specchio” che nell’uomo farebbero da substrato biologico a fenomeni come l’empatia, l’altruismo, ecc. Questo indirizzo era iniziato con Darwin che aveva cercato di leggere l’origine dell’uomo come estensione degli istinti sociali degli animali. Gli studi sul genoma di pochi anni fa avevano portato Rita Levi Montalcini all’affermazione risolutiva che «non c’è nel patrimonio genetico umano nulla che porti all’aggressività e all’assassinio». È importante registrare come ha fatto l’Unità che questo orientamento da pochi decenni sia prevalente, dopo che in passato avevano dettato legge i biologi “adattazionisti” che vedevano l’etica come una foglia di fico per coprire una inguardabile natura umana egoista e violenta. È importante perché se non ci sono evidenze di guerre di sterminio tra umani prima del neolitico, se per natura l’uomo non è assassino, allora viene confermata la teoria di Marx che gli uomini sono per natura esseri sociali. Le ricerche di Dawkins sul gene cooperante e non più egoista, la scoperta dei “neuroni specchio”, non sono nuove teorie sull’origine della violenza umana, ma dati scientifici che confermano la socialità dell’uomo, smentiscono il narcisismo neonatale e la pulsione aggressiva innata di Freud. Quando però Frans de Waal e gli altri parlano di “naturalmente buono o di cattiveria innata”, scivolano nel giudizio morale e nell’ideologia. E qui il discorso si sposta estendendosi alla cultura. Quella greca a partire da Platone adotta la massima socratica che fa coincidere il bene con la ragione e considera l’essere umano cattivo fin da bambino per l’elemento animalesco che lo anima e che solo con un certo tipo di educazione alla ragione, fatta da adulti maschi “amorevoli”, lo si rende adatto alla società.

lunedì 11 giugno 2012

Attacco all’aborto 2, la vendetta

Questa volta è un giudice tutelare di Spoleto a estrarre il coniglio dal cappello.

La legge 194 è da decenni oggetto d’attacchi e sabotaggi incredibili, l’ultimo scandalo è scoppiato per merito di un giudice e di un suo ricorso un po′ originale

PERCHÉ IL CATTOLICESIMO E' UN FONDAMENTALISMO

Il termine "fondamentalismo" fu coniato nel XIX secolo negli Stati Uniti per indicare una corrente religiosa protestante secondo la quale gli scritti biblici dovrebbero essere intesi come veri alla lettera.

Oggi viene utilizzato per indicare quelle religioni che pretendono di imporre le loro norme morali a tutti i cittadini di una nazione, indipendentemente dalla loro adesione o meno a quella religione, utilizzando e forgiando le leggi secondo le loro direttive.

Oggigiorno si tende a utilizzare tale termine riferendosi all’Islam, che pretenderebbe di porre a base delle norme di legge la Shaaria e si prende come esempio eclatante l’Iran: mentre lo stesso concetto non si estenderebbe alla Chiesa Cattolica, la quale si nasconde dietro la celebre massima evangelica "Date a Cesare quel che è di Cesare e date a Dio quel che è di Dio", fingendo di ignorare che questa è una delle tante massime evangeliche da essa regolarmente disattese.

L’idea che la società debba essere guidata dal Vangelo e quindi dalla Chiesa, che se ne dice depositaria è stata una costante nella storia dell’umanità ed è tuttora sostenuta a spada tratta dalle autorità religiose cattoliche.

La guerra fredda tra Opus Dei e lobby Usa

Dalla legge antiriciclaggio al dominio sulle finanze. Il ruolo dei Cavalieri di Colombo e tutte le cordate dietro il siluramento dell'ex numero uno dell'Istituto Opere di Religione. Il 4 luglio a Strasburgo il vertice per la "white list" che deciderà il destino del Vaticano.

LE RELIGIONI ABRAMITICHE E LA VIOLENZA

Sgombriamo il campo da un equivoco diffuso: il dio delle tre religioni abramitiche non era un dio unico al momento della sua prima rivelazione agli antichi semiti.

Proprio la innominabilità del nome di Dio, del primo comandamento giudeo-cristiano, conferma quanto storici e archeologi hanno portato alla luce: il dio dei tre monoteismi abramitici è una teocrasia, ossia la fusione di due filoni di divinità.

domenica 10 giugno 2012

Civiltà Laica - Le religioni e la violenza

Sabato, 10 Dicembre 2011, si è tenuto, a Terni, l’incontro del Gruppo di studio di "Civiltà Laica" sul tema: "Le religioni e la violenza".

Relatori dell’incontro sono stati:

  • Maurizio Magnani, che ha coordinato l’iniziativa ed ha svolto la "Relazione introduttiva";
  • Marcello Ricci: "Il problema della tolleranza";
  • Maurizio Magnani: "Le religioni abramitiche e la violenza";
  • Eraldo Giulianelli: "Perché il Cattolicesimo è un integralismo fondamentalista";
  • Alessandro Chiometti: "La famigerata propensione al dialogo dei Cattolici".

RELAZIONE INTRODUTTIVA

Maurizio Magnani

1) Scrive Chris Hedges nel suo libro Il fascino oscuro della guerra [1], lui che, da giornalista inviato di guerra in svariati punti caldi del pianeta, è stato picchiato, torturato e segregato, ha udito esplodere migliaia di granate e colpi di arma da fuoco ed ha assistito all’uccisione di molta gente, tra dolore e sofferenze di ogni genere:

"La guerra spaventa, terrorizza ma al contempo attrae, poiché possiede una sua cultura, un suo irresistibile fascino oscuro; attrae i sanguinari, i sadici, i violenti ma attrae anche moltissimi mediocri, perché offre loro l’opportunità di migliorare il rango sociale, di sentirsi importanti, di uscire dall’anonimato, di sperimentare sentimenti di potenza, di superiorità, con un fucile in mano, potendo perfino disporre della vita di qualcuno.

La guerra mette a nudo il potenziale di malvagità umana ma fa emergere anche manifestazioni di solidarietà profonda, di intensa collaborazione, di amicizia autentica e consente di sperimentare sentimenti forti e genuini.

Inoltre, in guerra si combatte e si fugge, e non c’è spazio per la depressione; in guerra il suicido è rarissimo: la disperazione aiuta a vivere, l’odio aiuta a vivere.

In tempo di guerra, numerosi privilegi scompaiono, i parassiti e i vigliacchi vengono smascherati, tutto sembra diventare più semplice, scorrevole, e pare che la giustizia e l’equità trionfino, che la vita sociale, seppur scombussolata, riacquisti un senso, un ordine, uno scopo. Per quello scopo si sopportano anche il sacrificio e il patimento.

In guerra, anche in quelle guerre combattute internamente contro fazioni politiche e religiose avversarie, si rivivono i forti vincoli propri dei gruppi ancestrali, l’ubbidienza a uno o pochi capi, e il pensiero autocritico è soppresso, mentre vengono euforicamente esaltate, sublimate, nobilitate le proprie azioni, ancorché sanguinarie e crudeli, atte a raggiungere le finalità prefissate, politiche o religiose che siano."

CHIESA PADRONA: Un falso giuridico dai Patti Lateranensi a oggi

Calza a pennello l'uscita editoriale (gennaio 2009) del volumetto di cento pagine dell'accademico di diritto pubblico, Michele Ainis. Il gustoso pamphlet, intitolato polemicamente Chiesa padrona. Un falso giuridico dai Patti Lateranensi a oggi (ed. Garzanti) si pone per fortuna in controtendenza ai festeggiamenti istituzionali dell'80° anniversario del Concordato, la cui parziale modifica del 1984, a quanto pare, viene considerata del tutto irrilevante ai fini dell'impianto complessivo favorevole agli indiscussi privilegi della chiesa romana.

Esercizi di scuola su chi sarà il prossimo papa

In una Chiesa che ha il suo "mercato" più promettente non in Europa ma in America latina, Africa, Asia e persino negli Stati Uniti, gli indicatori convergono su un solo candidato: il cardinale canadese Marc Ouellet
ROMA, 10 giugno 2012 – La Chiesa cattolica è come la Fiat-Chrysler. Langue in Italia e in Europa, rivà forte negli Stati Uniti, ha il più promettente mercato nel resto del mondo. Con un pensierino a chi sarà il futuro papa.

sabato 9 giugno 2012

Concordato


DI COSA SI TRATTA?
IL TESTO DEL 1929
L’ARTICOLO 7 DELLA COSTITUZIONE
LE MODIFICHE DEL 1984
PERCHÉ ABROGARLO?
MA SI PUÒ ABROGARE? E COME?
CHI SI BATTE PER LA SUA ABOLIZIONE?
PERCORSI DI APPROFONDIMENTO

DI COSA SI TRATTA?

Con il nome di Concordato si intende l’accordo bilaterale tra uno Stato (nel nostro caso, quello italiano), e la Chiesa Cattolica, disciplinante l’attività ecclesiastica all’interno dello Stato stesso. In Italia venne stipulato nel 1929 (nell’ambito dei cosiddetti Patti Lateranensi), recepito nella Costituzione nel 1948 e modificato successivamente nel 1984.

Altolà vaticano alle inchieste italiane sullo Ior


Il li­cen­zia­men­to di Et­to­re Got­ti Te­de­schi dal­la pre­si­den­za del­lo Ior è sta­to ino­pi­na­ta­men­te se­gui­to dal­le per­qui­si­zio­ni a casa sua nell’am­bi­to dell’in­chie­sta Fin­mec­ca­ni­ca. Ol­tre­te­ve­re sono ora mol­to, mol­to pre­oc­cu­pa­ti. La sco­per­ta dell’esi­sten­za di un me­mo­ria­le di Got­ti Te­de­schi, da apri­re “nel caso mi suc­ce­da qual­co­sa”, ha dato la stu­ra a uno stil­li­ci­dio di ri­ve­la­zio­ni. Sono sta­ti chia­ma­ti in cau­sa po­li­ti­ci, ma­fio­si, fac­cen­die­ri, pa­laz­zi­na­ri, ban­chie­ri d’as­sal­to, e spes­so tut­ti que­sti per­so­nag­gi mes­si in­sie­me. Sol­tan­to il clan di Al Ca­po­ne è usci­to in­den­ne dai so­spet­ti, e sol­tan­to per­ché il boss è de­fun­to da trop­po tem­po: vi­sti i pre­ce­den­ti del­lo Ior, ogni sup­po­si­zio­ne è in qual­che modo giu­sti­fi­ca­ta.

Anche Monti al prossimo Meeting di CL


Al prossimo Meeting di Comunione e Liberazione non mancherà il presidente del Consiglio Mario Monti. L’incontro di CL a Rimini, che si svolgerà dal 19 al 25 agosto, vedrà ospite il primo giorno anche il capo del governo. A confermare l’intreccio tra istituzioni italiane, che dovrebbero essere laiche, e le gerarchie ecclesiastiche è indicativo che la presentazione del XXXIII Meeting ciellino sia avvenuta all’ambasciata italiana presso la Santa Sede.

Il paese che fa sposare i gay in chiesa

La Danimarca dice sì alla legge che riconosce i diritti delle coppie omosessuali.

In Danimarca i gay hanno accesso alla celebrazione del loro amore nei luoghi sacri: lo dice la legge.

IL CASO – Un passo avanti per la civiltà arriva dalla Danimarca: è stata approvata la legge che consente di coronare il sogno del matrimonio in chiesa per le coppie omosessuali. Questa nota si aggiunge alla possibilità già esistente di registrarsi civilmente che il paese già permetteva:

venerdì 8 giugno 2012

IL CONFESSIONALE

Cosa dicono le Scritture sulla Confessione ?
"Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri " ( Giacomo 5:16 )
Il che vuol dire che anche i sacerdoti dovrebbero confessarsi al popolo, così come il popolo ai sacerdoti, se dovessero peccare gli uni contro gli altri.

Però se fosse stato così, non avrebbero potuto sfruttarlo a pro di dispotismo spirituale, e perciò Roma fece ricorso al sistema babilonese.

E il caso Vatileaks diventa un film

Ci sta lavorando il cineasta francese Laurent Herbiet. Le riprese dovrebbero iniziare tra un anno. Consulenza speciale per Gianlugi Nuzzi.

giovedì 7 giugno 2012

Nel 2038 il mondo sarà senza Dio

I Paesi con tenore di vita migliore stanno diventando atei. Questa tendenza, consolidata da anni, è nota come teoria della secolarizzazione. [Nigel Barber]

I Paesi con tenore di vita migliore stanno diventando atei. Una tendenza che ci offre la possibilità di dare un'occhiata a come sarà il mondo tra non molto. Chi crede se la prende quando sente dire che a causa del progresso Dio farà la fine del cavallo come mezzo di trasporto. Una visione del genere, ovvero che la religione dovrà cedere il passo all'ateismo, è nota come la teoria della secolarizzazione.

Bradbury e le colonne d’Ercole spaziali

Quando muore uno scrittore e ti tocca scrivere un ricordo, devi sperare che quello scrittore non abbia rappresentato nulla di importante per te, per la tua formazione, per la tua vita. Altrimenti l’approccio all’asettico e manieristico ricordo giornalistico diventa problematico. Ti verrebbe voglia di raccontare a perfetti estranei, ai quali non potrebbe fregare di meno, cosa ti lega a quell’uomo, al suo genio, ai suoi libri. È quello che mi verrebbe da fare, lo confesso, ricordando Ray Bradbury. Eppure, indefesso professionista qual io sono, proverò a evitare la deriva lacrimevole della formazione culturale di un signor Nessuno.

Schiaffo doppio, a Sant'Egidio e ai gesuiti

Tra i documenti fuorusciti dal Vaticano, due mettono in imbarazzo la cosiddetta "ONU di Trastevere" e il generale della Compagnia di Gesù. A vantaggio di due cardinali: l'americano George e l'olandese Eijk.

mercoledì 6 giugno 2012

Come si finanziano le Chiese

Come funziona negli altri paesi

L’originalità e la peculiarità del sistema italiano di finanziamento delle confessioni religiose in Italia, con il prevalere al suo interno del sistema dell’8 per mille, si evidenziano anche solo ad un rapido e sommario confronto con i sistemi vigenti in altri paesi.