domenica 3 giugno 2012

Piezonucleare: il finanziamento al laboratorio cristiano a maggioranza cattolica privo di qualunque riscontro scientifico

Il declino della ricerca scientifica in Italia è purtroppo ben rappresentato dalle uscite dell’ex vice-presidente del Cnr Roberto de Mattei sull’intervento divino per il terremoto in Giappone e dal rapporto tecnico dell’Enea sulla Sindone. Ma anche dai risvolti legati al riemergere del caso della fissione ‘piezo-nucleare’. Quella che, secondo gli studiosi che la promuovono, sarebbe la soluzione ai problemi energetici. Affermazioni che però non trovano riscontri nel resto della comunità scientifica.



In una situazione, come quella italiana, in cui fondi per la ricerca vengono tagliati, è interessante focalizzare l’attenzione sull’epopea di questa fantastica fonte di energia.

Ed è scoppiato lo scandalo della cosiddetta ‘piezepoli‘, quando si è scoperto che il governo avrebbe dato l’ok per finanziare con circa 800 milioni di euro questa dubbia ricerca. Suscitando le proteste di tanti altri ricercatori, cui vengono tagliati i fondi. Senza che altre equipe siano riuscite in questi anni a riprodurre gli esperimenti e senza questi studi si siano guadagnati una qualche credibilità all’estero.

E si scoprono particolari succosi. Uno degli scienziati che hanno firmato la ricerca, Fabio Cardone, si è vantato per aver formato un “laboratorio cristiano a maggioranza cattolica” e non pago ha tirato in ballo la Provvidenza, annunciando una sperta sensazionale.

Rimarchevoli appaiono piuttosto gli agganci che sanno anche di politica, come quello del professor Alberto Carpinteri diventato presidente dell’Inrim (l’Istituto Nazionale per la Ricerca Metrologica) con l’appoggio del centro-destra. Ma anche con un occhio agli interessi economici, come l’ex presidente di Ansaldo Nucleare, Francesco Mazzuca. Da notare che agli inizi di maggio un convegno per promuovere il piezo-nucleare vedeva la presenza anche dell’associazione cattolica ‘Solidarietà e sviluppo’. (N.d.R. si il loro...)
Il declino della ricerca scientifica in Italia è purtroppo ben rappresentato dalle uscite dell’ex vice-presidente del Cnr Roberto de Mattei sull’intervento divino per il terremoto in Giappone e dal rapporto tecnico dell’Enea sulla Sindone. Ma anche dai risvolti legati al riemergere del caso della fissione ‘piezo-nucleare’. Quella che, secondo gli studiosi che la promuovono, sarebbe la soluzione ai problemi energetici. Affermazioni che però non trovano riscontri nel resto della comunità scientifica.
In una situazione, come quella italiana, in cui fondi per la ricerca vengono tagliati, è interessante focalizzare l’attenzione sull’epopea di questa fantastica fonte di energia. Ed è scoppiata lo scandalo della cosiddetta ‘piezepoli‘, quando si è scoperto che il governo avrebbe dato l’ok finanziare con circa 800 milioni di euro questa dubbia ricerca. Suscitando le proteste di tanti altri ricercatori, cui vengono tagliati i fondi. Senza che altre equipe siano riuscite in questi anni a riprodurre gli esperimenti e senza questi studi si siano guadagnati una qualche credibilità all’estero.
E si scoprono particolari succosi. Uno degli scienziati che hanno firmato la ricerca, Fabio Cardone, si è vantato per aver formato un “laboratorio cristiano a maggioranza cattolica” e non pago ha tirato in ballo la Provvidenza, annunciando una sperta sensazionale.
Rimarchevoli appaiono piuttosto gli agganci che sanno anche di politica, come quello del professor Alberto Carpinteri diventato presidente dell’Inrim (l’Istituto Nazionale per la Ricerca Metrologica) con l’appoggio del centro-destra. Ma anche con un occhio agli interessi economici, come l’ex presidente di Ansaldo Nucleare, Francesco Mazzuca. Da notare che agli inizi di maggio un convegno per promuovere il piezo-nucleare vedeva la presenza anche dell’associazione cattolica ‘Solidarietà e sviluppo’.
Il declino della ricerca scientifica in Italia è purtroppo ben rappresentato dalle uscite dell’ex vice-presidente del Cnr Roberto de Mattei sull’intervento divino per il terremoto in Giappone e dal rapporto tecnico dell’Enea sulla Sindone. Ma anche dai risvolti legati al riemergere del caso della fissione ‘piezo-nucleare’. Quella che, secondo gli studiosi che la promuovono, sarebbe la soluzione ai problemi energetici. Affermazioni che però non trovano riscontri nel resto della comunità scientifica.
In una situazione, come quella italiana, in cui fondi per la ricerca vengono tagliati, è interessante focalizzare l’attenzione sull’epopea di questa fantastica fonte di energia. Ed è scoppiata lo scandalo della cosiddetta ‘piezepoli‘, quando si è scoperto che il governo avrebbe dato l’ok finanziare con circa 800 milioni di euro questa dubbia ricerca. Suscitando le proteste di tanti altri ricercatori, cui vengono tagliati i fondi. Senza che altre equipe siano riuscite in questi anni a riprodurre gli esperimenti e senza questi studi si siano guadagnati una qualche credibilità all’estero.
E si scoprono particolari succosi. Uno degli scienziati che hanno firmato la ricerca, Fabio Cardone, si è vantato per aver formato un “laboratorio cristiano a maggioranza cattolica” e non pago ha tirato in ballo la Provvidenza, annunciando una sperta sensazionale.
Rimarchevoli appaiono piuttosto gli agganci che sanno anche di politica, come quello del professor Alberto Carpinteri diventato presidente dell’Inrim (l’Istituto Nazionale per la Ricerca Metrologica) con l’appoggio del centro-destra. Ma anche con un occhio agli interessi economici, come l’ex presidente di Ansaldo Nucleare, Francesco Mazzuca. Da notare che agli inizi di maggio un convegno per promuovere il piezo-nucleare vedeva la presenza anche dell’associazione cattolica ‘Solidarietà e sviluppo’.