martedì 27 dicembre 2011

Parroco Longarone fa registrare all'anagrafe la nascita di Gesu'


(ASCA) - Longarone (BL), 27 dic - Il parroco di Longarone, don Gabriele Bernardi, ha fatto
registrare all'anagrafe comunale la nascita di Gesu'. Gli impiegati municipali hanno chiamato
il sindaco, Roberto Padrin, perche' non sapevano come comportarsi e il primo cittadino di Longarone ha fatto registrare l'atto in data 25 dicembre 2011.
Il parroco ha spiegato che l'idea gli e' venuta pensando proprio
al censimento dell'Istat; ''duemila anni fa l'impero romano stava eseguendo la stessa operazione, e la vicenda della nascita di Cristo si inserisce in quel contesto.
La richiesta del certificato ha un valore puramente educativo. Mi serviva per farlo vedere ai ragazzini del catechismo.
Una prova per spiegare loro che Gesu' e' nato veramente per essere un uomo in mezzo agli uomini, e che vive in mezzo a noi qui a Longarone. Anche lui e' stato un bambino come loro, e quindi come tutti ha il suo atto di nascita''.
fdm/lus/rl

La Verità sul culto delle "Vergini Nere"

La Verità sul culto delle "Vergini Nere"

vergini-nere--1.jpgCosa nasconde questo culto molto più antico del Giudeo-cristianesimo? È l'albero che nasconde un'immensa foresta di verità falsificate.


di René-Louis Parfait Etilé


HOTEP!

Un falso mistero per nascondere due grandi verità: In principio"Dio" era una Dea nera e l'Africa aveva civilizzato il mondo. È quanto il culto delle "Vergini nere", un culto molto più antico del Giudeo-cristianesimo e che celebra una donna nera, la nostra Grande madre ma anche lo splendore del continente nero!

Non Aprite Quella Bibbia!

Auguri di Buon Anno a tutti i nostri lettori, ed un saluto agli Amici del
Blog :http://diononce.altervista.org/blog/ per questa locandina molto divertente.
Grazie
 Buon 2012 da freejoint

domenica 25 dicembre 2011

IL NATALE PAGANO DIVENTA CRISTIANO


Il Natale come giorno della nascita di Gesù Cristo nasce in tempi recenti, intorno al IV secolo dopo Cristo.
Poiché i Vangeli non facevano alcun riferimento ad un' eventuale data di nascita, la Chiesa, che originariamente non festeggiava la nascita di Gesù, decise di fissare una data da celebrare, per arginare i culti pagani e possibilmente inglobarli nelle proprie celebrazione.
Nel corso degli anni furono commemorate le date più disparate: il 6 gennaio, il 25 marzo, il 10 aprile, il 29 maggio. La Chiesa d'Oriente si decise per il 6 gennaio che era, presso i Greci, il giorno dell' Epifania (apparizione) di Dionysos. Per la Chiesa D'Occidente la data del 25 dicembre apparve ufficialmente nel corso del quarto secolo dopo Cristo, al fine di fare coincidere la nascita di Gesù con le festività del solstizio d' inverno e della nascita del Sole, celebrate da tempo immemorabile dai popoli europei.
In entrambi i casi ciò che il Cristianesimo fece fu di incorporare nelle proprie tradizioni popolari preesistenti.
I dottori della Chiesa, infatti, si resero conto che gli stessi cristiani avevano una certa inclinazione per quei festeggiamenti pagani: così stabilirono che la natività dovesse essere solennizzata in quel giorno e la festa dell'Epifania il 6 gennaio. L'origine pagana della festa di Natale è implicitamente riconosciuta anche da Sant'Agostino, quando esorta i fratelli cristiani a non celebrare in quel solenne giorno, come facevano i pagani, il sole, bensì colui che aveva creato il sole.

sabato 24 dicembre 2011

Mitra, Horus e gli altri


Ad eccezione del 25 aprile, del 1 maggio e del 2 giugno, ricorrenze laiche per eccellenza, le festività del calendario sono tutte religiose. Molte lo sono diventate nel corso dei secoli, quando il cristianesimo prima e la Chiesa cattolica poi si sono appropriati di antiche festività e riti pagani come strumento per sradicare i culti politeisti preesistenti, evangelizzare le popolazioni, uniformare ed estendere il proprio potere.
Il Natale non fa eccezione, perché deriva dalla celebrazione del solstizio d’inverno oggi convenzionalmente fissato il 21 dicembre. Il solstizio è il momento dell’anno cui corrisponde, a causa della posizione che il sole assume rispetto al piano equatoriale, la notte più lunga e il giorno più corto. Questo fenomeno nell’antichità veniva interpretato in chiave religiosa: il sole, giunto al minimo della sua potenza, sembrava improvvisamente rinascere, riconquistava le tenebre e diventava invincibile. Ed ecco che in quei giorni i Romani festeggiavano il Sol Invictus (sole invincibile), gli Egiziani la nascita di Horus, gli Indopersiani quella di Mitra, i Siriani quella di El Gabal, i Greci quella di Helios. Ma l’elenco delle divinità celebrate nel mondo durante il solstizio d’inverno è lunghissimo, a indicare come il culto del dio Sole fosse radicato in tutte le civiltà.

giovedì 22 dicembre 2011

IL CIELO (GRIGIO) SOPRA BERLINO

Cattedrale Berlino
Secondo una recente ricerca quasi un milione di fedeli sarebbe intenzionato ad abbandonare la Chiesa cattolica e quella protestante.
Alessandro Alviani - BERLINO.
In Germania un milione di fedeli vuole abbandonare la Chiesa cattolica o quella protestante. Se si aggiungono coloro che ci stanno pensando sopra ma non hanno ancora preso una decisione definitiva, si sale addirittura ad oltre 5,5 milioni di persone. 
È il risultato di uno studio condotto dall'istituto Sinus di Heidelberg e pubblicato in anteprima sul supplemento “Christ und Welt” del settimanale tedesco Die Zeit.
In concreto ha dichiarato di voler voltare le spalle alla propria Chiesa il 2,4% del totale dei cattolici e dei protestanti con più di 14 anni. Il problema dell'apostasia sembra interessare in misura maggiore la Chiesa protestante di quella cattolica: tra i protestanti la quota di coloro che sono decisi ad abbandonare la loro Chiesa è del 3,2%, mentre tra i cattolici è esattamente la metà (1,6%). Stesso trend se si considerano quelli che stanno riflettendo sull'ipotesi di lasciare la loro Chiesa: tra i protestanti sono il 12,1% del totale, tra i cattolici il 9,9%. «Per le chiese cristiane la Germania è diventata terra di missione», scrive il direttore dell'Istituto Sinus, Bodo Flaig.

GLI ANGELI SONO UN “SOGNO LUCIDO”?


Uno studio americano sulle visioni religiose.
Gli angeli sono frutto della nostra mente? Secondo alcuni ricercatori specializzati nello studio del sonno, le visioni a sfondo religioso descritte nella Bibbia altro non sono che il frutto di “sogni lucidi”. Ne parla Livescience.
LO STUDIO - Uno studio dell’ Out of Body Experience Research Center di Los Angeles, specializzato in esperienze extracorporee, ha dimostrato che un uomo, opportunamente istruito per arrivare ad avere un “sogno lucido”, è in grado di incontrare un angelo. 
L’ istituto ha impiegato 30 volontari a quali è stata raccontata la storia di Elia, un profeta presente nel Talmud, nella Bibbia e nel Corano. E’ stato scelto nello specifico un passaggio, tratto dal libro dei Re della Bibbia, in cui Elia, esausto, viene svegliato da un angelo che lo invita a mangiare.

martedì 20 dicembre 2011

Olanda-shock: quando il vescovo “organizza” i pedofili

Ancora una bufera per la Chiesa olandese: il presule Philippe Bär, per dieci anni alla guida della diocesi di Rotterdam , accusato di supporto organizzativo a un’associazione pedofila

GIACOMO GALEAZZICITTÀ DEL VATICANO
Olanda: clero e pedofilia Vescovo e capo di una «gang» di pedofili. Il presule Philippe Bär (che per un decennio ha guidato la diocesi più importante dei Paesi Bassi, dal 1983 al 1993) è sospettato di aver fornito supporto organizzativo ad un’associazione la cui finalità era quella di abusare sessualmente di minori. E di averne a sua volta fatto parte.


Nel 1993 il capo della diocesi di Rotterdam lasciò improvvisamente il suo incarico per ritirarsi in nell’abbazia benedettina di Chevetogne, in Belgio. In Olanda la Chiesa è sempre più nella bufera. Dopo la deriva d’Irlanda, nel «clero infedele» si allarga il fronte olandese. Prima le conclusioni-choc della commissione indipendente sulla pedofilia (molestato un bambino su cinque entrato in contatto con istituzioni ecclesiastiche), adesso l’accusa diabusi sessuali rivolta al vescovo emerito di Rotterdam.

Gli italiani e la Chiesa, la secolarizzazione avanza


"Privilegi, immunità, ingerenze, denari, disparità giuridica... Ma quale libertà religiosa!". Questo il titolo del convegno che si è svolto a Roma presso l’Aula Magna della facoltà valdese il 12 dicembre, promosso da CGIL-Nuovi Diritti (responsabile Gigliola Toniollo) e Fondazione Critica Liberale (direttore Enzo Marzo) per presentare un’anteprima del VII Rapporto sulla secolarizzazione in Italia dell’Osservatorio Laico, che verrà pubblicato sul prossimo numero di Critica Liberale.
Lo studio, curato da Giovanna Caltanissetta, Laura Caramanna e Silvia Sansonetti, si serve delle fonti statistiche Istat, di dati governativi (Ministero dell’Istruzione e della Sanità), ed ecclesiastici (Annuario statistico vaticano e Cei). Dati ufficiali, quindi, che ognuno può consultare, ma che in questo rapporto formano un quadro organico che delinea un crescente, sicuro e progressivo processo di secolarizzazione della società italiana. Insomma, l’incidenza della Chiesa cattolica sui comportamenti e le scelte degli italiani è decisamente in ribasso.

domenica 18 dicembre 2011

Fabrizio De Andrè - Un blasfemo



Mai più mi chinai e nemmeno su un fiore,
più non arrossii nel rubare l'amore
dal momento che Inverno mi convinse che Dio
non sarebbe arrossito rubandomi il mio.

Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino,
non avevano leggi per punire un blasfemo,
non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte,
mi cercarono l'anima a forza di botte.

Perché dissi che Dio imbrogliò il primo uomo,
lo costrinse a viaggiare una vita da scemo,
nel giardino incantato lo costrinse a sognare,
a ignorare che al mondo c'e' il bene e c'è il male.

Quando vide che l'uomo allungava le dita
a rubargli il mistero di una mela proibita
per paura che ormai non avesse padroni
lo fermò con la morte, inventò le stagioni.

... mi cercarono l'anima a forza di botte...

E se furon due guardie a fermarmi la vita,
è proprio qui sulla terra la mela proibita,
e non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato.

Fabrizio De Andrè - Tutti Morimmo A Stento (1968) - Leggenda Di Natale



Parlavi alla luna giocavi coi fiori
avevi l'età che non porta dolori
e il vento era un mago, la rugiada una dea,
nel bosco incantato di ogni tua idea
nel bosco incantato di ogni tua idea.

E venne l'inverno che uccide il colore
e un babbo Natale che parlava d'amore
e d'oro e d'argento splendevano i doni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni.

Coprì le tue spalle d'argento e di lana
di pelle e smeraldi intrecciò una collana
e mentre incantata lo stavi a guardare
dai piedi ai capelli ti volle baciare
dai piedi ai capelli ti volle baciare.

E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto è svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia d'un fiore appassito a Natale
la storia d'un fiore appassito a Natale. 

“Bloccare la pillola”.La Chiesa in campo con i farmacisti

farmacia

Lo stop ai medicinali nei supermercati deciso dopo i suggerimenti del Vaticano

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO


A cominciare dal sensibile ridimensionamento del progetto che prevedeva di estendere la vendita dei farmaci di fascia C con ricetta medica nelle parafarmacie e nei supermercati. La categoria dei farmacisti ha infatti trovato Oltretevere un’insperata sponda contro l’iniziativa del governo. Tra i farmaci che sarebbero sbarcati nei supermercati c’era anche la Norlevo, la «pillola del giorno dopo», che impedisce l’annidamento nell’utero dell’ovulo fecondato.

I PANNI SPORCHI SI LAVANO IN CHIESA?

Maggio 2010. All’ assemblea generale della Cei il cardinale Bagnasco si innervosisce in conferenza stampa per una domanda sull’intervista del direttore dell’ Osservatore Romano in cui viene lodato l’ esempio dei vescovi di Inghilterra e Galles che hanno istituito in ogni diocesi e molte parrocchie una task force – cui partecipano molte donne – per sorvegliare e prevenire gli abusi sessuali del clero. I vescovi italiani non istituiscono nessun organismo di controllo.
Maggio 2010 il segretario della Cei mons. Crociata 
comunica ai giornalisti che i casi di pedofilia del clero in Italia sono 100. Il presidente della Cei dichiara di non essere “in grado” di dire cosa è stato dei preti criminali. Destituiti? Trasferiti? Ridotti allo stato laicale? Silenzio assoluto. L’anno 2010 è segnato dall’esplodere degli enormi scandali di abusi in Irlanda e in Germania, un drammatico seguito agli scandali avvenuti negli Stati Uniti, in Canada, in Brasile, in Australia.
IN ITALIA l’ episcopato non prende nemmeno in considerazione la proposta di don Fortunato Di Noto, il prete siciliano impegnato da anni specialmente nel contrasto della pedofilia on line, di istituire in ogni diocesi un “vicario per i bambini”. Una sola diocesi in Italia – Bressanone – istituisce un numero verde e apre un’inchiesta per portare alla luce gli abusi del clero. Un anno dopo vengono comunicati all’opinione pubblica i risultati: nel ventennio trascorso si registrano tredici vittime maschili e dodici femminili. La conferenza episcopale italiana ignora l’esempio della diocesi altoatesina. È evidente che se tutte le duecento diocesi italiane aprissero un’indagine, almeno qualche migliaio di casi insabbiati sarebbe scoperto. Per questo la gerarchia ecclesiastica non si muove.

SCOLA: "RICERCATORI NON SI SOSTITUISCANO A DIO"

Angelo ScolaLa ricerca deve essere portata avanti «a 360 gradi, ma il ricercatore deve essere consapevole di non doversi, di non potersi sostituire a Dio»: il cardinale Angelo Scola, nella sua visita all'istituto Palazzolo ha voluto ricordare il binomio fra carità e competenza.«Opere come queste - ha spiegato l'arcivescovo di Milano -sono imponenti per la capacità di adeguarsi alle migliori tecnologie nel condividere il bisogno, ma sono anche preziose nel ricordare a tutta la realtà del mondo della sanità e alla ricerca e alla tecnologiache vi si connette qual è la strada di un' intelligenza critica, di un equilibrio». E la strada è «quella di non pretendersi dei». «Certamente - ha aggiunto - le frontiere della ricerca devono stare sempre aperte a 360 gradi, ma il ricercatore deve essere consapevole di non doversi, di non potersi sostituire a Dio che deve per questo fare spazio a Dio nel modo di concepire la sua ricerca ad effettivo servizio dell'uomo. Gesù non ha fatto tanti discorsi sulla sofferenza e sulla morte. L'ha presa sulle spalle, l'ha condivisa. Ha preso sulle spalle il nostro peccato, ha vinto il peccato». Posti come l' istituto della fondazione Don Gnocchi, secondo il cardinale, sono «luoghi benedetti che esprimono non solamente la verità dell'esperienza ecclesiale ma nello stesso tempo sono fattori indicativi per la rivisitazione di una società civile in cui la civiltà non sia solo una parola».«In un momento di crisi, in cui diverse regioni del globo sono attanagliate dalla fame - ha sottolineato l'arcivescovo - ci sono giapponesi e americani che investono miliardi nel tentativo di sconfiggere definitivamente la morte, di trasformar il patrimonio genetico dell'uomo per renderlo immortale e mi sembra un pò un delirio». E da questi "deliri di onnipotenza" ci si preserva ricordando che «Dio è Dio».

LA GRANDE MALEDIZIONE DEL TERZO PIANETA


Analisi iniziale sulle origini delle superstizioni organizzate.
Dall' alba dei tempi, sul terzo pianeta del Sistema Solare continua a verificarsi una strana cosa: gli "inquilini" più intelligenti di detto pianeta, chiamati "uomini", credono che esista un essere sovrannaturale chiamato "Dio", che è stato capace di creare addirittura "l'universo" dal "nulla". Ciò significherebbe che "qualcosa" che non è nè "Uno" nè "Zero" 
avrebbe tratto dal secondo il primo: le cui dimensioni (tanto per renderci conto di cosa stiamo parlando) equivalgono ad un'immensa sfera del raggio di 13 miliardi di anni-luce.
Potremmo parlare di esagerazioni d' onnipotenza, tipiche di specie vincolate ai granelli di sabbia dell' universo in cui vivono: ma sulla Terra non ci si accontenta certo di questo.
Infatti, gli "inquilini" più imbevuti di sapienza divina sanno dirci che questo Essere sia invisibile perchè non può essere precepito tramite i "vili" cinque sensi delle sue creature, in quanto queste ultime sono state create imperfette proprio da lui. L'Onnipotente non poteva crearle perfettamente identiche a lui: non avrebbe avuto senso! Probabilmente, il buon Dio pensava che la "perfezione" della Creazione sarebbe bastata a certificare la Sua esistenza, senza bisogno d'altre testimonanze.

CONTRO I GALILEI. PER QUALI MOTIVI OCCORREREBBE DEMISTIFICARE ED ELIMINARE IL CRISTIANESIMO


Abitua la gente a pensare che i preti possono rimettere i peccati, ed avrai peccati in abbondanza.
.. Thomas Paine.
Molti credenti o laici buonisti si chiedono per quale motivo attaccare una religione positiva come il cristianesimo, che tanto bene avrebbe recato nel mondo; altri pensano che sia impossibile scardinarla, perchè inconsciamente realizzano che esso sia il substrato della società da ben venti secoli ormai. Entrambi, però, ignorano che la sua nascita sia stata un processo traumatico che ha dilaniato 
il tessuto sociale preesistente. Il credente dirà che, trattandosi di una società falsa, i cristiani fecero bene a mutarla: in realtà, la cosa non è così facile come si pensa.
Due millenni fa si è inaugurato un corso ideologico che ha portato alla formazione della società odierna: uno "chassis rinnovato" che è stato montato a copertura del "motore" costituito dalla struttura, dalla forma mentis e dalle leggi dell'impero romano. In pratica, il romanesimo si è riproposto sotto mentite spoglie come "nuova guida dell'umanità": eredità ad oggi ben chiara, come ci fa ben capire ad es. il card. Poupard, parlandoci del "genio di Roma, della straordinaria capacità della Capitale di rivestire il mondo pagano con la bellezza cristiana" (CorSera 300105), oppure a sentire di Pio IX invocare senza timori Dio con la locuzione "Deus Optimus Maximus", titolo col quale si appellava Giove in epoca romana.
Per potersi installare nel cuore dell'impero romano, questa superstizione ha utilizzato delle tecniche classiche: l'isolamento dalla comunità sociale e dalla famiglia, per eliminare ogni altro punto di riferimento formativo; il senso di superiorità, per spezzare tutti i rapporti precedenti e la coabitazione con ideologie aliene; l'eccesso di "umanitarismo", per rinsaldare il senso d'appartenenza al gruppo; l'obbligo (v. il caso di Anania e Safira) del conferimento di tutti i propri averi in favore della comunità, per indurre dipendenza finanziaria.
Questo cambio di guardia avvenne prima con la sovversione dello Stato, e poi con la connivenza dello Stato, che si appropriò della religione emergente. Le pressioni eversive del "cristianesimo" primitivo furono sì motivate da spinte deiste, ma si configuravano comunque secondo modelli a carattere anarchico: difatti, la negazione del substrato cultuale romano, direttamente connesso al rispetto ed alla sottomissione nei confronti dell'imperatore e dell'apparato governativo, fu vista dai romani come "ateismo". Medesima accusa sarà portata avanti contro i dissidenti da coloro i quali si sostituirono agli imperatori, assumendone persino il titolo di sommo grado religioso: quello del pontefice.

venerdì 16 dicembre 2011

“NON CREDO IN GESÙ, MA NEI JEDI”

In Repubblica Ceca migliaia di persone si dichiarano fedeli della Forza.
La religione dei Jedi ha ben 15 mila adepti in Repubblica Ceca. Credono nella conversione di Darth Vader, nel coraggio di Luke Skywalker e nella saggezza di Obi-Wan Kenobi. Il culto della Forza, basato sui film della saga di Guerre Stellari, si sta dunque radicando anche in Europa. Dopo anni di proselitismo, la famiglia Skywalker, 
Mastro Yoda e Obi-Wan Kenobi stanno riuscendo a far comprendere al nostro mondo la presenza della Forza, e togliendo adepti al lato oscuro officiato dai Sith.
I JEDI DELLA REPUBBLICA CECA – Alla domanda, “a quale religione appartenete?”, oltre 15000 cechi rispondono di riconoscersi nel culto dei cavalieri dello Jedi, protagonisti dell’epopea cinematografica Star Wars. E’ quanto risulta dai dati preliminari del censimento pubblicati dall’Ufficio statistico ceco (Csu).”Molta gente aderisce ai valori morali dei Cavalieri di Jedi”, dice il Csu.. L’ufficio di statistica aveva inserito nel modulo del censimento anche il codice della religione Jedi dopo un appello su Facebook. Nel dettaglio, il censimento mostra che 15.070 cechi si dichiarano adepti al culto dei difensori del lato chiaro della Forza, e sono particolarmente concentrati nella capitale Praga; 1.083.899 si dicono cattolici e 707.649 persone dichiarano di credere in Dio ma di non far parte di alcuna chiesa. 3,6 milioni di cechi, dal canto loro, dicono di non avere alcuna religione mentre ben 5 milioni hanno scelto di non rispondere al quesito del censimento relativo alla religione.

ANCHE IN OLANDA L’ ORCO PORTA LA TONACA

Il rapporto pedofilia nei preti: decine di migliaia di minori abusati.
‘Decine di migliaia’ sono le vittime degli abusi sessuali da parte di circa 800 preti pedofili in Olanda dal 1945 al 2010: e’ quanto ha concluso la commissione d’ inchiesta istituita lo scorso all’ Aja nel suo rapporto che chiude l’indagine sulla Chiesa e la pedofilia in Olanda. 
MIGLIAIA DI MINORI – ‘Decine di migliaia di minori hanno subito abusi sessuali leggeri, gravi e molto gravi, da parte di preti della Chiesa cattolica olandese tra il 1945 e il 2010′, scrive la commissione Deetman nel rapporto. ‘Sulla base di 1.795 segnalazioni la commissione e’ potuta risalire a 800 autori degli abusi che hanno lavorato o lavorano per il vescovato, e almeno 105 sono ancora vivi’, prosegue il rapporto.

ADDIO HITCHENS, PALADINO DELL' ATEISMO

Giornalista e scrittore britannico, aveva scelto di vivere negli Usa.
Lo scrittore e giornalista paladino dell’ ateismo Christopher Hitchens è morto ieri di polmonite, complicanza di un tumore all’ esofago da cui era stato colpito l’ anno scorso. Aveva 62 anni. Britannico di nascita, Hitchens aveva scelto di vivere negli Usa. Commentatore politico molto apprezzato per il suo sarcasmo, lavorava per Vanity Fair, The Nation e Slate, ma era anche columnist per il Wall Street Journal nonché, in modo occasionale, 
esperto di questioni americane per il quotidiano britannico Daily Mirror.

PAPA SENZA ERMELLINO

Il Papa con la stola di ermellino
«Papa Benedetto XVI, per Natale ci faccia un regalo: rinunci all’ ermellino»,chiede l’ Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), che ha promosso per questo una petizione. «Sono quasi settemila gli italiani che la stanno sottoscrivendo a ritmo sostenuto - riferisce Aidaa in una nota - per chiedere al pontefice di fare, in occasione del Natale, un gesto che sarebbe particolarmente gradito al mondo animalista (compresi i milioni di cattolici animalisti), di rinunciare cioè per sempre e in via definitiva alla stola di ermellino esibita come ornamento della mozzetta (la mantellina rossa papale) proprio nelle maggiori feste tra cui quella del Natale». Nella petizione (che si può firmare online collegandosi al sito: www.firmiamo.it/papasenzaermellino) i promotori e in particolare il presidente nazionale di Aidaa Lorenzo Croce chiedono al Papa di: «rinunciare alla stola di Ermellino che nulla ha a che fare con i paramenti sacri. Nel rispetto della vita in tutte le sue forme e per ricordare che anche gli animali sono creature di Dio o comunque per chi non crede gli animali sono comunque creature senzienti che hanno diritto di vivere come tutte le altre e che al pari nostro soffrono e sentono dolore e paura quando vengono portate alla morte per soddisfare in brame umane in tutte le sue forme».«Per realizzare la stola papale - ricorda la nota - serve la pelliccia di oltre 25 ermellini che vengono brutalmente uccisi in maniera cruenta e violenta e questo non rappresenta sicuramente un segnale dell’amore verso le creature che popolano la nostra terra.
Le firme saranno raccolte fino alla fine di gennaiom poi una delegazione di firmatari e dei vertici di Aidaa chiederà un incontro con il Papa per poter consegnare l’appello sottoscritto e per chiedere anche che la Chiesa, una volta per tutte, riconosca il diritto alla vita anche degli animali, in quanto spesso abbiamo sentito il Papa parlare di tutela dell’ambiente ma mai ha specificato che anche gli animali sono creature di Dio e che come tali meritano di essere rispettate e soprattutto meritano di poter vivere come tutti gli altri esseri che popolano questa terra uomini compresi».
Giacomo Galeazzi - La Stampa