sabato 10 dicembre 2011

Le Donne erano considerate Creature Inferiori

Nel corso di tutta la storia della Chiesa, le donne sono state considerate esseri inferiori per natura e per legge..
La filosofia Greca che venne adottata dal Cristianesimo ,riteneva che le donne fossero inferiori agli uomini secondo natura..
La legge Romana , che diventò la base della legislazione Ecclesiastica,attribuiva alle donne uno stato di inferiorità nella società. Le donne non avevano uguali diritti nella famiglia e nella società civile..
Alcuni Padri della Chiesa collegarono lo status di presunta inferiorità delle donne ai testi scritturali: Solo l'uomo, scrissero, è stato creato ad immagine di Dio.Inoltre, Paolo proibì alle donne di insegnare in chiesa..
Anche i ‘ Decreti Ecclesiastici’ del primo millennio sono tracce dimostrative della credenza nell'inferiorità delle donne.
Teologi seguirono questa medesima linea , integrando la visione misogina dei Greci e dei Romani, nei loro discorsi teologici.


I legislatori canonici formularono la Legge Ecclesiastica sulla base di quella Romana, e sulle asserzioni negative dei Padri della Chiesa e dei Concili Locali.
Sulla base di questo scenario, non dobbiamo sorprenderci se scopriamo che la grande maggioranza dei Padri, dei legislatori canonici, dei teologi e dei capi della Chiesa fossero dell'opinione che una 'creatura inferiore' non potesse essere ordinata sacerdote .
Ma è anche chiaro che questo tipo di prevenzione sociale e culturale invalida il loro giudizio sulla opportunità dell'ordinazione delle donne.
Interpretazione corretta della Tradizione
* tradizione scritturale
* tradizione ‘dinamica’
* tradizione ‘latente’
* tradizione ‘matura’

La donna è ‘inferiore per natura’ secondo Platone ed Aristotele

Secondo Platone (427 - 347 a.c.), la donna deriverebbe da una degenerazione fisica dell'essere umano. “E solo i maschi sono creati direttamente dagli dei e sono forniti di anima .Coloro che vivono in rettitudine ritornano in cielo, ma coloro che sono 'vili' o vivono da malvagi si può con ragione supporre trasformino la loro natura in quella di donna in una seconda generazione...”
Aristotele (384 - 322 a.c.) considera la donna un essere umano 'imperfetto' .
  • Le donne sono 'maschi sterili'. “La donna, poichè non possiede sufficiente calore naturale, è incapace di 'cuocere' il suo liquido mestruale fino al punto di raffinatura, al quale diverrebbe sperma ( cioè seme).Perciò il suo solo contributo all'embrione è la materia, ed un 'campo' sul quale può crescere". L'incapacità di produrre seme è la sua insufficienza.
  • La ragione per la quale è l'uomo a dominare nella società è la sua superiore intelligenza. Solo l'uomo è un essere umano 'completo'. “La relazione tra maschio e femmina è per natura tale che il maschio è più alto, la femmina più bassa, l'uomo domina e la donna è dominata..”

La Legge Romana attribuisce alle donne uno 'status' di inferiorità

Secondo il codice di famiglia romano, il marito era signore assoluto e padrone.
  • La moglie era proprietà del marito e completamente assoggettata ai suoi ordini .
  • Poteva punirla in qualsiasi modo gli piacesse.
  • Per quanto riguarda i beni di famiglia la moglie non possedeva nulla.Tutti i beni ereditati da lei o dai figli erano di proprietà del marito, compresa la dote che la moglie portava al suo matrimonio.
Nel codice civile Romano i diritti delle donne erano limitatissimi. Le ragioni per limitare i diritti delle donne nella legge Romana sono variamente descritte come ad esempio 'la debolezza del loro sesso' o 'la stupidità del loro sesso'. Il contesto chiarisce che il problema non risiede nella debolezza fisica delle donne, ma piuttosto viene percepito come mancanza nelle donne di una corretta capacità di giudizio o incapacità di pensare in maniera logica.
  • Le donne non potevano occupare nessun ufficio pubblico.
  • Le donne non potevano agire in prima persona nella cause giudiziarie, nelle contrattazioni, nelle testimonianze e così via.
  • Le donne erano assimilate ai minorenni, agli schiavi, ai criminali , agli incapaci e ai muti; a tutti coloro, cioè, il cui giudizio non doveva essere considerato.
Per maggiori dettagli ed informazioni, leggi Il diritto delle Donne nel Codice Romano

I Padri della Chiesa vedevano le donne come esseri inferiori

La tradizione Greca e Romana concepiva la società stratificata secondo gruppi umani superiori ed inferiori. Le donne erano inferiori agli uomini per natura.Tutto questo influenzò profondamente il giudizio dei Padri della Chiesa.
Lo stato di inferiorità delle donne venne semplicemente accettato .
  • “Entrambe, la natura e la legge, mettono la donna in condizione subordinata rispetto all'uomo. ” Sant' Ireneo, Frammento n° 32.
  • “E' nell'ordine della natura che le mogli servano i loro mariti ed i figli i loro genitori, e la giustizia di ciò risiede nel principio che gli inferiori servano i superiori....E' la giustizia naturale che vuole che i meno capaci servano i più capaci. Questa giustizia diventa evidente nel rapporto tra gli schiavi ed i loro padroni ,che eccellono in intelletto, ed eccellono in potere.” Sant'AgostinoQuestioni sull'Eptateuco, Libro I, § 153.
  • “Non può esserci dubbio che è più consono all'ordine della natura che l'uomo domini sulla donna, piuttosto che la donna sull'uomo.Questo è il principio che emerge quando l'apostolo (Paolo) dice, 'La testa della donna è l'uomo;' e, 'Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti' Anche l'apostolo Pietro scrive: ' Sara obbediva ad Abramo, chiamandolo padrone' " Sant'Agostino, Sulla Concupiscenza, Libro I, cap. 10.
  • “L'Apostolo vuole che la donna sia manifestamente inferiore , in ordine che la Chiesa di Dio è pura” Ambrosiaster, Sulla prima lettera a Timoteo 3,11.
  • “In verità, le donne sono di razza debole, indegne di fiducia , di mediocre intelligenza. ” Epifanio, Panarion 79, §1.
La conferma dello stato di inferiorità delle donne si è spesso espressa nella convinzione che solo l'uomo, non la donna, è stato creato ad immagine di Dio.
  • “Tu, donna, hai distrutto così facilmente l'immagine di Dio, l'uomo.” Tertulliano, Sulla eleganze delle Donne, libro 1, cap. 1.
  • “Come, allora, Dio non ha voluto fare tale concessione all' uomo (più che alla donna),sebbene sul terreno di una maggiore intimità, l'uomo sia ' a sua immagine', o lo affatica sulla terra più dura ? Ma se nulla ( è stato concesso ) all'uomo, tanto meno alla donna.” Tertulliano, Il Velo delle Vergini, cap. 10.
  • “ Le donne devono coprirsi la testa perchè non sono ad immagine di Dio... Come qualcuno può sostenere che la donna sia ad immagine di Dio quando si può dimostrare che essa è soggetta al dominio dell'uomo e non ha alcun genere di autorità ? Poichè essa non può insegnare, nè essere testimone in tribunale, nè esercitare la cittadinanza ,nè essere giudice , certamente essa non può esercitare alcuna autorità .” Ambrosiaster, Sulla prima lettera ai Corinti 14, 34.
I Padri della Chiesa fecero propria anche la teoria di Aristotele secondo la quale il padre, come essere umano 'pieno', offre il seme, mentre la madre non farebbe altro che fornire il terreno sul quale il seme deve crescere.

Gli antichi 'Ordinamenti Ecclesiastici' e lo stato di inferiorità delle donne

Il pregiudizio sulla inferiorità delle donne si riflette in alcune disposizioni che hanno emarginato le donne nella prassi della Chiesa.
  • “Se 'la testa della donna è l'uomo' ed è questo ad essere designato al sacerdozio, non sarebbe giusto abolire la creazione , ed abbandonare il capo per andare verso le estremità. Perchè la donna è il corpo dell'uomo, tratto dalla sua costola e sottomesso a lui, da cui è stata separata per la generazione dei figli. E' lui, si è detto a lei, 'che sarà il tuo padrone'. E' l'uomo la parte più importante della donna, essendo il suo capo . Se in base a queste premesse , non le permettiamo d'insegnare , come le si potrebbe accordare, a disprezzo della natura , di esercitare il sacerdozio? Giacchè è l'empia ignoranza dei Greci che li ha spinti a ordinare sacerdotesse per divinità femminili. E' escluso che questo avvenga nella legislazione di Cristo. Se fosse stato necessario essere battezzati da donne, il Signore sarebbe stato senza dubbio battezzato dalla propria madre e non da Giovanni. E quando ci ha inviati a battezzare, avrebbe mandato con noi delle donne a questo scopo. Ma in nessun luogo, nessuna disposizione nessuno scritto , ha deliberato qualcosa del genere; Egli conosceva bene ciò che è conforme alla natura perchè contemporaneamente egli era il creatore della natura e l'autore della legislazione.” Costituzioni Apostoliche, III, n° 9.
  • Lo stesso testo è citato in Statuta Ecclesiae Antiqua cap. 41 ed era ben conosciuto nel Medio Evo .
  • “Alle donne non è consentito di parlare nella Liturgia Divine ,ma secondo le parole dell'apostolo Paolo, " restino in silenzio. Non permetto loro di parlare, ma stiano in soggezione, come dice anche la Legge.E se vogliono sapere qualcosa interroghino i loro mariti a casa" .” Concilio Trullano, canone 70.

I Teologi riconobbero l'inferiorità della donna

I Teologi del Medio Evo accettarono la filosofia Greca, la legge Romana e gli insegnamenti dei Padri della Chiesa ed i Canoni Ecclesiastici come valide fonti delle loro riflessioni , ereditando così il pregiudizio sull'inferiorità delle donne.
  • “Vi sono tre ragioni per le quali diciamo che è l'uomo l' immagine di Dio e non la donna. Prima fra tutte: Così come c'è un solo Dio e da lui tutte le cose sono nate, così un uomo è stato creato per primo e da lui sono stati nati tutti gli altri . Perciò è questa entità che è a somiglianza di Dio , vale a dire cioè che come tutte le cose procedono da Dio , così tutti gli altri uomini procedono da quest'uomo.In secondo luogo, così come dal corpo di Cristo mentre era addormentato nella morte sulla croce è derivata l'origine della chiesa cioè l'acqua ed il sangue attraverso i quali si esprimono i sacramenti con i quali vive la chiesa ed ha la sua origine e diviene sposa di Cristo, così dal fianco di Adamo mentre dormiva nel paradiso è stata formata la sua sposa quando le fu presa una costola, dalla quale Eva venne creata. I terzo luogo : così come Cristo è capo della Chiesa e governa la Chiesa, allo stesso modo il marito è capo della moglie e la regola e la governa.E' per queste ragioni che solo l'uomo è ad immagine di Dio, e non la donna. E' per queste ragioni l' uomo non deve avere come la donna un segno di soggezione, ma un segno di libertà e di preminenza. .” Ugguccio, Summa, C. 33, q. 5, cap. 13.
  • “Le donne non possono avere alcuna responsabilità pubblica....Le donne non possono avere nessun ufficio civile ....La Natura ha creato le donne perchè partoriscano bambini.... E' l'uomo ad immagine di Dio ... l'utero è il terreno sul quale cresce il seme..., ecc. ” Giovanni Teutonico, Apparatus, passim.
  • “Le donne non possono avere responsabilità maschili. Ciò si applica anche alle donne nobili ed alle badesse...Vi sono diciotto ragioni per le quali le donne sono peggiori dei maschi . .” Enrico di Sergusio, Commentaria, I fol. 173r, 204v.
  • “Le donne non possono ricevere l'ordinazione, perchè l'ordinazione è riservata ai membri perfetti della chiesa , da quando ad altri uomini è stata affidata la distribuzione della grazia. Le donne non sono membri perfetti della chiesa, lo sono solo gli uomini.”
    “Aggiungi a questo che le donne non sono ad immagine di Dio, ma solo gli uomini”. Guido de Baysio, Rosarium, c. 27, q. 1, cap. 23.
  • “E' conveniente che le donne non posseggano il potere delle chiavi perchè esse non sono ad immagine di Dio, ma solo l'uomo è gloria ed immagine di Dio.Questo perchè la donna deve essere assoggettata all' uomo e servirlo come una schiava, e non può esserci altra strada.” Antonio de Butrio,Commentaria, II, fol. 89r.
San Tommaso d'Aquino ha seguito Aristotele nel diffondere la concezione delle donna come risultato di un seme difettoso. Il seme maschile intende produrre un essere umano completo , un uomo, ma se per qualche ragione non vi riesce , allora produce una donna. Una donna sarebbe dunque, un mas occasionatus, un uomo mancato. Essa non è dunque pienamente creata ad immagine di Dio.
  • “Cosicchè si vede come causata da una natura particolare ( dell'azione del seme maschile), una donna non sia altro che una mancanza ,o una caso negativo. Per il potere attivo dello sperma, esso cerca sempre di produrre qualcosa di completamente uguale a sè stesso, cioè un maschio. Se invece viene generata una donna , questo può accadere perchè il seme è debole, o perchè la materia (fornita dalla femmina) è inadeguata , oppure per l'azione di fattori esterni come l'azione dei venti meridionali che rendono umida l'aria. Ma si vede anche che essendo causata dalla natura universale , la donna non viene generata fortuitamente ma è voluta dalla natura per la procreazione. Ora i progetti della natura provengono da Dio , che è il suo autore . Questo è perchè, quando ha creato la natura, egli ha fatto non solo l'uomo ma anche la donna .” Summa Teologica, 1, q. 92, art 1, r.
  • “In relazione alla natura spirituale, l'immagine di Dio è nell'uomo ed anche nella donna..In relazione a qualcosa di secondario, è vero che l'immagine di Dio è nell'uomo ed in un certo senso non si ritrova nella donna. Perchè l'uomo è origine e scopo della donna, così come è Dio origine e scopo di tutta la creazione. Per questo l'Apostolo ha aggiunto le parole , ‘ L'uomo è immagine e riflesso di Dio ma la donna è a gloria dell'uomo,’ la ragione di ciò (1 Cor. 11:8f. ): ‘Perchè l'uomo non proviene dalla donna ma la donna dall'uomo . Nè l'uomo è stato creato per la donna ma la donna per l'uomo ” Summa Teologica I, q. 93 art. 4 ad 1.
  • “..sul conferimento degli Ordini (ad una donna), essa non potrà riceverli , perchè dal momento che un sacramento è un segno, non solo la cosa, ma anche la significazione della cosa è richiesta in tutte le azioni sacramentali; ...Di conseguenza , poichè non è possibile nel sesso femminile significare una eminenza di grado, dato che la donna è in uno stato di soggezione, segue che una donna non può ricevere gli Ordini sacramentali ”Summa Teologica, Suppl., q. 39, art 1.

La Legge Ecclesiastica sacralizza l'inferiorità delle donna

La presunta 'inferiorità ' delle donne entrò nella Legge Ecclesiastica specialmente attraverso il Decretum Gratiani (1140), che divenne legge ufficiale della Chiesa nel 1234 , come parte vitale del Corpus Iuris Canonici che restò in vigore fino al 1916.
La situazione legale delle donne sotto il Corpus Iuris Canonici (1234- 1916 ) è stato sintetizzata come segue:
  • “Secondo il principio della Legge Civile, nessuna donna può esercitare qualche ufficio pubblico.La Legge Ecclesiastica egualmente esclude le donne da tutte le funzioni e da tutti gli uffici spirituali .”
  • “Una donna non potrà ricevere alcuna ordinazione ecclesiastica. Se ne dovesse ricevere qualcuna, essa non avrà impresso il carattere sacramentale . . .”
  • “Nessuna donna, anche se santa, può predicare o insegnare . ..”
  • “La moglie è sotto il potere del marito, non il marito sotto il potere della moglie. Il marito può punirla. La moglie è obbligata a seguire il marito dovunque egli decida di fissare la sua residenza .”
  • “Una donna è tenuta alla modestia più dell'uomo.”
  • “Una donna è perdonata più facilmente di un uomo per la sua paura . E' dispensata dal viaggio a Roma per ottenere l'assoluzione dalla scomunica.”
L'Abbé André, Droit Canon, Paris 1859, vol. 2, col. 75.
Il Codex Iuris Canonici, promulgato nel 1916, contiene alcuni canoni che poggiano sulla presunta inferiorità delle donne.
  • “Una moglie che non è legittimamente separata dal marito, ha automaticamente il domicilio del marito”, Canone 93, § 1.
  • “Solo un chierico[maschio] può tenere il potere dell'ordine o della giurisdizione ecclesiastica , o ottenere benefici e pensioni ecclesiastiche ”,Canone 118.
  • “[Con riguardo alle confraternite o alle unioni pie fondate per la promozione devozionale o delle opere caritatevoli ], le donne non possono farne parte come membri effettivi ,eccetto che per ottenere le indulgenze e le grazie garantite ai membri maschi ”, Canone 709, § 2.
  • “Solo i maschi battezzati possono ricevere gli ordini sacri ”, Canone 968, § 1.
  • “[Nei processi di canonizzazione] ognuno dei fedeli può chiedere che sia aperta una causa ..Gli uomini possono agire in prima persona o attraverso un procuratore , le donne solo attraverso un procuratore ”, Canone 2004, § 1
Il nuovo Codice di Diritto Canonico (1983 ) segna alcuni miglioramenti nella condizione sociale delle donne nella Chiesa. Le discriminazioni basate sul sesso sono state rimosse riguardo al domicilio (c. 104), al luogo di matrimonio (c. 1115) o alla sepoltura (c. 1177). Inoltre :
  • Le donne possono agire come consulenti giudiziari nei tribunali (c. 1421, § 2).
  • Le donne possono essere autorizzate a predicare nelle chiese (c. 766).
  • Alle donne può essere affidata la cura pastorale nelle comunità locali (c. 517, § 2).
Comunque, la discriminazione continua ancora in altre aree:
  • “Solo un maschio battezzato può ricevere gli ordini sacri ”, Canone 1024.
  • Questo comporta l'esclusione dal potere di governo nella Chiesa . “In accordo con le prescrizioni della legge ,coloro che hanno ricevuto gli ordini sacri hanno la capacità di potere di governo, come esiste nella chiesa per istituzione divina e chiamato anche potere giurisdizionale ” Canone 129, § 1.
  • “Solo i chierici possono ottenere quegli uffici per il cui esercizio è richiesto il potere dell' ordine o il potere di giurisdizione”, Canone 274, § 1.

Conclusione

E' un fatto che molti Padri della Chiesa , canonicisti, teologi e Capi della Chiesa erano dell'opinione che le donne non potessero essere ordinate.
E' innegabile che questa opinione ha riposato, e riposi, sul pregiudizio che le donne fossero creature inferiori.
E' chiaro anche che questa prevenzione sociale e culturale ha invalidato il loro giudizio sull'opportunità dell'ordinazione delle donne.