venerdì 9 dicembre 2011

PERCHE' ALLA CHIESA NON PIACE IL PROFILATTICO?

Fiorello, scherzando sul profilattico, cerca di comunicare ai telespettatori l' utilità dello stesso, e a Famiglia Cristiana la faccenda non va giù. I pregiudizi dei giornalisti di Famiglia Cristiana, ancora oggi, nel terzo millennio, riguardo ai contraccettivi, sono i pregiudizi della Chiesa. Ma perché la Chiesa è contraria all' uso del profilattico se questo ha due scopi entrambi buoni? Serve, infatti, a evitare malattie anche mortali, e serve a evitare di mettere al mondo bambini non desiderati. E il Catechismo raccomanda la cura della salute, e raccomanda la paternità e maternità responsabili (N. 2288 e N. 2368). Allora perché la Chiesa è contraria al suo uso? Forse perché ancora oggi, nel terzo millennio, ritiene peccaminosa l'unione carnale tra un uomo e una donna al di fuori del matrimonio (N. 2353)? La risposta vera è che la Chiesa, anche se non lo ammette, in realtà ritiene sempre peccaminosa l’unione carnale, nell'ambito o al di fuori del matrimonio. Infatti, proibisce l'uso del profilattico anche agli sposi, giacché teme che, senza la preoccupazione di procreare, essi possano usufruire del bel dono "peccaminoso" (il piacere sessuale) offerto agli uomini da Dio. E allora ordina agli sposi: se non volete procreare, dovete unirvi carnalmente solo nei giorni non fecondi (N. 2370). Generosa concessione! Ma non procreare ricorrendo ai periodi infecondi, oppure al condom, non è la stessa cosa? No, risponde la Chiesa, non è la stessa cosa, giacché "nel primo caso i coniugi usufruiscono legittimamente di una disposizione naturale; nell’altro caso essi impediscono lo svolgimento dei processi naturali" (Paolo VI). Capito? Ragionamenti che farebbero perdere la pazienza persino al Cristo, se scendesse oggi sulla terra.
Renato Pierri