giovedì 22 dicembre 2011

IL CIELO (GRIGIO) SOPRA BERLINO

Cattedrale Berlino
Secondo una recente ricerca quasi un milione di fedeli sarebbe intenzionato ad abbandonare la Chiesa cattolica e quella protestante.
Alessandro Alviani - BERLINO.
In Germania un milione di fedeli vuole abbandonare la Chiesa cattolica o quella protestante. Se si aggiungono coloro che ci stanno pensando sopra ma non hanno ancora preso una decisione definitiva, si sale addirittura ad oltre 5,5 milioni di persone. 
È il risultato di uno studio condotto dall'istituto Sinus di Heidelberg e pubblicato in anteprima sul supplemento “Christ und Welt” del settimanale tedesco Die Zeit.
In concreto ha dichiarato di voler voltare le spalle alla propria Chiesa il 2,4% del totale dei cattolici e dei protestanti con più di 14 anni. Il problema dell'apostasia sembra interessare in misura maggiore la Chiesa protestante di quella cattolica: tra i protestanti la quota di coloro che sono decisi ad abbandonare la loro Chiesa è del 3,2%, mentre tra i cattolici è esattamente la metà (1,6%). Stesso trend se si considerano quelli che stanno riflettendo sull'ipotesi di lasciare la loro Chiesa: tra i protestanti sono il 12,1% del totale, tra i cattolici il 9,9%. «Per le chiese cristiane la Germania è diventata terra di missione», scrive il direttore dell'Istituto Sinus, Bodo Flaig.

I dati sembrano infatti confermare il progressivo allontanamento dei fedeli dalle principali confessioni tedesche. Dalla riunificazione della Germania (1990) al 2008 la Chiesa protestante ha perso il 17% dei suoi fedeli, quella cattolica l'11%, ricorda Flaig. Contemporaneamente il numero di coloro che appartengono a un'altra confessione o non ne hanno nessuna è salito: si dichiarano ad esempio aconfessionali il 65-80% degli abitanti dei Länder orientali, quelli cioè che fino al 1990 formavano la Germania dell'Est.
Secondo lo studio dell'Istituto Sinus, realizzato nell'ottobre del 2011 intervistando 2.000 persone, nel complesso più della metà dei tedeschi (il 59%) si dichiara “religioso”. Il 33% dice di sentirsi legato alla propria Chiesa e il 28% partecipa attivamente alla vita ecclesiastica, facendo ad esempio volontariato. Il 21% va regolarmente a messa e il 10% prega ogni giorno. Inoltre il 40% è convinto che sia importante dare ai bambini un'educazione religiosa, mentre il 23% sostiene di interessarsi “molto” o “abbastanza” per le questioni religiose.
Dall'analisi socio-economica condotta dall'istituto emerge una certa distanza dalla Chiesa ufficiale persino tra i tedeschi più vicini alle confessioni cristiane. In nessuno dei diversi “milieu” (cioè sottogruppi socio-economici) in cui Sinus distingue la società tedesca, la Chiesa riesce oggi a raggiungere concretamente la maggioranza delle persone.