martedì 22 marzo 2011

Apple: rilascia un software di terapia e cura della patologia omosessuale.


Alla base di tutto pratica religiosa, orazioni e tanta castità.....

La Apple nei guai per l’approvazione di un’applicazione per convertire gli omosessuali all’eterosessualità

Prima si era schierata per il referendum a favore dei diritti delle coppie arcobaleno, poi aveva bannato la parola gay dalle applicazioni sui suoi prodotti. Ma adesso Apple è davvero nella bufera, per un’app che promette di “curare” i gay e riportarli sulla “giusta via” dell’eterosessualità.

EXODUS INTERNATIONAL – Si chiama Exodus International, e prende il nome da un’associazione che crede nella “liberazione dall’omosessualità attraverso la preghiera e la pratica della terapia di conversione”. L’applicazione è disponibile gratuitamente su iTunes nell’Appleshop online ed ha avuto un “4 +” di rating da parte della società, che evidentemente non crede che abbia contenuti discutibili. La descrizione recita: “Con oltre 35 anni di esperienza pastorale, Exodus è impegnata ad incoraggiare, educare e dotare il Corpo di Cristo ad affrontare il tema dell’omosessualità con grazia e verità”. Gli attivisti gay hanno rapidamente raccolto più di 37.000 firme in una petizione online convincere Apple a cancellarla. Secondo il sito change.org il gruppo cristiano utilizza “tattiche intimidatorie, disinformazione, stereotipi e distorsioni” della vita gay, e promuove “l’uso della cosiddetta ‘terapia riparativa’ per ‘cambiare’ l’orientamento sessuale dei loro utilizzatori, nonostante il fatto che questa forma di ‘terapia’ sia stata rifiutata dalla comunità scientifica”.

ESPERIENZE CONTRADDITTORIE – Exodus raccomanda l’astinenza e chiede agli utenti di rafforzare la propria identità maschile o femminile per “curarsi”. L’associazione fa sapere che tra i suoi fondatori ci sono gay “convertiti”, anche se un suo esponente aveva dichiarato di recente di non aver mai visto un gay diventare etero grazie all’associazione. Alla fine del 1990 l’allora presidente John Paulk apparve in show televisivo di Oprah Winfrey per pubblicizzare la campagna, ma fu fotografato in un bar gay di Washington e costretto a dimettersi. L’anno scorso Apple ha inizialmente approvato, ma poi rimosso un software che incoraggiava gli utenti a prendere una posizione contro il matrimonio gay.

fonte: giornalettismo