lunedì 14 marzo 2011

VESCOVO SCANAVINO REINTEGRA UN PRETE PEDOFILO


Scanavino, nella ricostruzione del quotidiano, " dice che forse la sua “sfortuna” si chiama Collevalenza.
Lì c’è un santuario dove una suora, madre Speranza, ha fondato una comunità che lavora per recuperare e guarire preti con problemi psichici di vario tipo.
Sulla porta d’ingresso il suo benvenuto: “Il peccatore, figlie mie, diminuito il violento impeto della passione e ritornato alla ragione, sentirà il rimorso, primo testimone della verità”.

Dice Scanavino: “Un giorno decido, dopo diversi colloqui con psicologi competenti, diinserire nella vita della diocesi un sacerdote che era stato da madre Speranza per quattro anni e che precedentemente era stato anche rinchiuso in carcere.
Lo faccio con tutte le accortezze del caso.Lo metto in una piccola comunità di preti. Intimo loro di stare attenti, di sorvegliarlo e di valutare se effettivamente sia recuperato.

Per un anno si comporta bene. Credevo di avercela fatta. Finché un vescovo emerito di una diocesi vicina non ha saputo che avevo reintegrato questo prete.
E subito, per invidia o non so per quale altro motivo, forse spinto da alcuni preti della mia diocesi ai quali non va bene che ai sacerdoti usciti dal seminario regionale se ne affianchino altri di differente provenienza, ha detto che coprivo un prete pedofilo."