venerdì 14 ottobre 2011

Usa, quei cattolici che non vogliono “Madonne” allo stadio


La pop-star Madonna
LA POP-STAR MADONNA

Un’associazione contesta la possibile esibizione della pop-star Madonna al Super Bowl: “La Ciccone ha sempre insultato i cristiani”

MAURO PIANTATORINO
  


I cattolici “made in Usa” sono stati chiari: niente Madonna al Super Bowl. L’ennesima deriva protestante dei fedeli della chiesa romana d’oltreoceano? Macché. È solo che, a quanto pare,  i cattolici degli States (o almeno una parte di essi) non ne vogliono proprio sapere della possibile esibizione della signora Veronica Luisa Ciccone (il vero nome della pop-star) durante l’intervallo della popolarissima  partita di football americano in programma il prossimo 5 febbraio 2012 al Lucas Oil Stadium di Indianapolis. Un appuntamento che assegna il titolo di campione della lega nazionale professionisti ma che è vissuto un po’ da tutti come una vera e propria incoronazione riservata ai campioni del mondo di questo sport. L’incontro catalizza l’attenzione di cento milioni di telespettatori in tutto il pianeta.



Una grande vetrina , dunque, per gli artisti che in genere si esibiscono nell’intervallo della partita. E i rumors di questi giorni davano per certa la performance della cantante di origine italiana.


Secondo quanto riferisce l’agenzia americana CNA, Bill Donohue, presidente della Lega cattolica per i Diritti Religiosi e Civili, non l’ha presa affatto bene definendo l’ipotesi di una performance dell’artista un’autentica “provocazione”. Questa associazione conta oltre 350 mila iscritti negli Usa, ha il quartier generale nella sede dell’arcidiocesi di New York e gode dell’aperto sostegno anche di rappresentanti delle arcidiocesi di Los Angeles, Denver e Boston. “Per decenni – ha dichiarato Donohue  - la signora Ciccone ha ripetutamente offeso i cristiani e i cattolici in particolare. Ha sistematicamente deriso Gesù, l’Eucarestia, la Vergine Maria e la Crocifissione mettendo in atto un’appropriazione indebita di simboli sacri”.


Contattato dalla medesima agenzia di stampa, il vice responsabile delle comunicazioni della National Football League,Brian Mc Carthy, ha osservato: “Non abbiamo ancora fatto alcuna valutazione sulla scelta degli artisti per il Superbowl. In ogni caso – ha concluso – lo spettacolo sarà appropriato per il nostro pubblico”.  Quel che si dice una (diplomatica) promessa.