giovedì 20 ottobre 2011

“GLI EBREI HANNO UCCISO GESÙ” I rabbini di tutt’ Europa uniti contro i lefevbriani.


Mons. Williamson
20 ottobre 2011 - I rabbini di tutt’ Europa uniti contro i lefevbriani.
Come può il Papa accogliere nella Chiesa Cattolica, di nuovo, soggetti del genere? E’ la domanda che i Rabbini d’ Europa si pongono all’ indomani della pubblicazione di un brevissimo post su di un blog a firma Richard Williamson, il primate della confraternita San Pio X, l’ organizzazione che raccoglie i sacerdoti di rito lefevbriano che a breve rientreranno nella Chiesa di Roma, accolti con tutti gli onori.

E' di poche settimane fa il patto che legherà la confraternita alla Chiesa con uno status speciale, lo stesso che è stato garantito ai pastori anglicani – sposati – quando hanno scelto di riabbracciare il rito romano.
“DEICIDI!” – Il problema è che il leader dei pastori lefevbriani non ha mutato di una virgola il suo pensiero sugli ebrei e sulla religione ebraica. I figli di Israele sono e continuano ad essere gli assassini di Gesù Cristo, ovvero deicidi. E la critica a Papa Ratzinger è forte, perché l’attuale pontefice nel suo ultimo libro, argomentando, avrebbe trovato il modo di scagionare i figli di Davide dalla grave accusa: Williamson, invece, mantiene il punto.
Contro ciò che le persone vogliono credere, è tempo di richiamare ciò che la vera Chiesa ha sempre insegnato sull’omicidio giudiziario di Gesù.
Primo, l’uccisione di Gesù è stata un vero e proprio deicidio, perché sulla croce è morta la persona fisica di Gesù che era il simulacro della sua presenza divina: dunque sulla croce è morta “la seconda persona della Trinità”, appunto il Dio dei Cristiani. E la colpa è degli Ebrei, perché seppure Ponzio Pilato, uomo istruito e quindi più responsabile, non ha voluto impedire la crocefissione, chi l’ha fortemente voluta sono stati gli ebrei, popolo e governanti. Perciò, sì, gli ebrei si mantengono deicidi, checché ne pensi Papa Benedetto XVI.
INACCETTABILE – Dimostrazione di congruenza con i propri ideali, sicuramente. Il problema è che per chi deve rientrare nella Chiesa Cattolica, sostenere idee del genere potrebbe creare un caso, un conflitto con la comunità ebraica. Che in effetti si è molto risentita per le idee del pastore lefevbriano.
Commenti del genere ci portano decenni indietro, verso i giorni oscuri prima che ci fosse un dialogo significativo e reciprocamente rispettoso fra gli Ebrei e i Cattolici romani
Non dovrebbe esserci accoglienza nella Chiesa, dicono i Rabbini d’Europa, “per chi predica odio”. Perciò, dicono i rabbini, il papato sospenda immediatamente il processo di integrazione di questi sacerdoti nella gerarchia: se non altro per coerenza con le genuine intenzioni di riaprire un dialogo con gli ebrei che Benedetto XVI ha sempre dimostrato. “Sospendete ogni negoziato con le tendenze cattoliche estremiste”, scrivono i rabbini, “fino a che non sia chiaro se questi gruppi abbiano o meno intenzione di affrontare la questione anti-semitismo nei loro ranghi”.