domenica 4 settembre 2011

VATICANO, BERTELLO NUOVA GUIDA DEL GOVERNATORATO


Mons. Giuseppe BertelloMons. Sciacca nominato segretario generale. Ma Viganò non molla.
Ha un' improvvisa accelerazione la partita degli avvicendamenti nella Curia vaticana, che sabato 3 settembre ha visto, da parte di Benedetto XVI, la nomina del nuovo vertice del Governatorato e della Pontificia Commissione per la Città del Vaticano: l' arcivescovo Giuseppe Bertello, finora nunzio in Italia, ne è diventato nuovo presidente, anche se entrerà in carica solo dal prossimo 1 ottobre al posto del dimissionario cardinale Giovanni Lajolo.
Monsignor Giuseppe Sciacca, finora uditore alla Rota romana, è stato nominato invece nuovo segretario generale, anche se lo spostamento del predecessore monsignor Carlo Maria Viganò, destinato alla nunziatura di Washington, non è stato ancora ufficializzato.
VERSO UN NUOVO GOVERNATORATO. Una partita a incastri che si era dimostrata particolarmente complicata [.
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 conosce, quindi, una prima soluzione con il rinnovo al completo del Governatorato, l'ente che gestisce lo Stato della Città del Vaticano, anche se al momento non è ancora formalizzato l'invio a Washington di Viganò, peraltro negli ultimi giorni al centro anche della vicenda della lettera anonima con minacce di morte ricevuta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, su cui ora indaga la Gendarmeria vaticana.
Le casse vaticane: un attivo di 21 milioni di euro
L'estensore della lettera - di cui ha riferito nei giorni scorsi il settimanale Panorama -, mostrando di essere assai ben informato sulle vicende interne alla Curia, ha criticato pesantemente l' operato di Bertone e lo ha accusato di scegliere i collaboratori solo sulla base delle simpatie o antipatie personali. Il 'corvo' fa riferimento in particolare proprio alla decisione di rimuovere Viganò dall'incarico di segretario del Governatorato: un ruolo che di fatto è quello di custode della cassaforte del Vaticano, cui fanno capo 1.897 dipendenti e un bilancio che nel 2010 ha registrato quasi 256 milioni di euro di entrate, quasi 235 milioni d'uscite, un attivo di 21 milioni.
UN PREMIO NON GRADITO. Sulla sostituzione di Viganò si è innescato da mesi un braccio di ferro. L'interessato ha fatto sapere di non gradire il trasferimento Oltreoceano (la nunziatura, tra l'altro, non gli garantisce la nomina a cardinale, come invece avrebbe fatto la presidenza del Governatorato), mentre nella lettera anonima a Bertone sono sottolineati gli sforzi da lui compiuti in questi anni per fare pulizia nella gestione economica e amministrativa della Città del Vaticano. Non si sa quanto la vicenda del 'corvo' possa aver accelerato le nuove nomine al Governatorato, né se la mancata contestualità dell'invio di Viganò a Washington, dove deve sostituire il nunzio Pietro Sambi, morto il 27 luglio, ne segni una battuta d'arresto.
VERSO UNA NUOVA PORPORA. Monsignor Bertello, 69 anni il prossimo 1 ottobre, originario di Foglizzo (Torino), alle spalle una lunga carriera diplomatica, ha assunto un incarico che dovrebbe garantirgli la 'porpora' già nel prossimo Concistoro.
Monsignor Giuseppe Sciacca, catanese di 56 anni, molto stimato dal cardinale Bertone e nominato anche vescovo, come nuovo segretario del Governatorato è «già da oggi nel pieno delle sue funzioni», ha scritto l' Osservatore Romano nell'edizione di domani (domenica 4 settembre, ndr). «Sono sicuro che la collaborazione sarà proficua e piacevole, e troverete in lui più che un superiore: un amico e un sacerdote», ha detto il presidente uscente cardinale Lajolo.
Sciacca ha innanzitutto ringraziato Benedetto XVI, al quale «siamo legati da vincoli di profonda fedeltà in ragione del servizio nella diversità dei compiti». Ha quindi ricordato una frase di Alberto Arborio Mella di Sant'Elia - maestro di camera di Pio XI e poi di Pio XII - il quale era solito dire: «Qui tutto è grande e quindi anche il nostro comportamento deve modellarsi a questa grandezza». E ha concluso che tutto questo «deve ispirare la sostanza di vita per servire con autentico spirito di lealtà e umiltà il Pontefice».