venerdì 16 settembre 2011

“SAREMO IN 20MILA A SFILARE CONTRO IL PAPA”


Visita del papa a BerlinoE’ la previsione degli organizzatori del corteo in programma a Berlino il 22 settembre. Nel mirino dei contestatori la “politica discriminatoria di Benedetto XVI nei confronti dei gay”.
Alessandro Alviani - Berlino.
Tra 15.000 e 20.000 persone dovrebbero sfilare a Berlino giovedì 22 settembre per protestare contro la visita del Papa in Germania. È la previsione diffusa dagli organizzatori del corteo, che si rivolge, da un lato, contro la morale sessuale della Chiesa cattolica, dall' altro contro il discorso che Benedetto XVI terrà al Bundestag, la camera bassa del parlamento federale. «Non critichiamo la religione né i credenti in sé, bensì la politica sessuale del Papa, che a nostro avviso è misantropa e discriminatoria nei confronti degli omosessuali», ha spiegato in una conferenza stampa a Berlino Jörg Steinert, responsabile della sezione regionale di Berlino e del Brandenburgo dell' Associazione tedesca dei gay e delle lesbiche (LSVD). «Critichiamo inoltre la politica del Papa sul tema degli anticoncezionali,

 che ha conseguenze devastanti soprattutto in Africa, e la sua idea di democrazia», ha aggiunto.
Il corteo si svolgerà contemporaneamente al discorso di Benedetto XVI davanti i deputati tedeschi. «Ci schieriamo contro la dimensione politica di questa visita: non abbiamo nulla contro il fatto che il Papa visiti la Germania o celebri Messa, ci rivolgiamo semmai contro il suo intervento al Bundestag, che viola la Costituzione; un capo religioso non ha nulla a che vedere col plenum del Parlamento», ha chiarito Thomas Hummitzsch, portavoce dell'Associazione umanistica tedesca (HVD). «È incomprensibile che una personalità come il Papa possa parlare davanti il nostro parlamento. Per lui il diritto all'omosessualità non esiste: se lo dicesse un predicatore musulmano lo si definirebbe estremista, se lo dice il Papa no», ha continuato Günter Dworek dell'ufficio nazionale dell'associazione LSVD.
Tutte le sigle che hanno aderito al corteo si sono impegnate a ripudiare ogni forma di protesta violenta, ha assicurato Robert Kastl del Berlin Christopher Street Day, che organizza ogni anno nella capitale tedesca una parata per i diritti di omosessuali, bisessuali e transessuali. Tuttavia, ha aggiunto Kastl, «non possiamo escludere del tutto che un paio di provocatori o attaccabrighe si mescolino ai manifestanti». Per evitare che le proteste degenerino, come avvenuto recentemente in Spagna, gli organizzatori hanno creato un proprio servizio d'ordine formato da circa 200 persone, che vanno ad aggiungersi alle forze di polizia. Il pomeriggio del 22 sono attese a Berlino altre dimostrazioni indette da gruppi di autonomi. «Lì potrebbero verificarsi azioni di disturbo. Queste persone non hanno però nulla a che fare con noi e non vogliamo che si mescolino al nostro corteo», ha chiarito Kastl.
Per ragioni di sicurezza il tribunale amministrativo di Berlino ha proibito ai manifestanti di radunarsi davanti la Porta di Brandeburgo e ha respinto anche il ricorso depositato dagli organizzatori. Il corteo dovrebbe partire ora da Potsdamer Platz (a poche centinaia di metri dalla Porta di Brandeburgo) e concludersi davanti la Cattedrale di Sant'Edvige, la chiesa sede dell'arcivescovo di Berlino.
Tra gli organizzatori della protesta ci sono tra l'altro associazioni di gay e lesbiche, gruppi per i diritti delle donne e per l'autodeterminazione sessuale, sigle per la prevenzione dell'Aids, giovani dei Verdi e della Spd e il Consiglio centrale tedesco degli ex musulmani. I partecipanti sono sia credenti che non credenti, precisano i responsabili. In piazza scenderanno anche alcune associazioni di vittime di abusi pedofili commessi da sacerdoti. Alle dimostrazioni dovrebbero prender parte inoltre dei deputati della Spd e del partito della sinistra radicale Die Linke che hanno deciso di non seguire l'intervento del Papa al Bundestag. In totale circa un centinaio di parlamentari di Spd, Linke e Verdi boicotteranno il discorso di Benedetto XVI.