venerdì 27 aprile 2012

Il dramma silenzioso dei bambini stregoni

Il dramma silenzioso dei bambini stregoni

Nelle popolazioni di origine africana spesso i ragazzini vengono visti come capri espiatori colpevoli di aver portato il male nelle famiglie. Per questo vengono uccisi.


Negli ultimi 10 anni il Regno Unito ha conosciuto 81 crimini legati a pratiche magiche o credenze religiose. Un’abitudine che sembrava confinata all’Africa Occidentale ma che sembra sia esplosa nell’arcipelago.

ALLA RICERCA DELLA VIOLENZA - 20 minutes ci parla del piano previsto dalla polizia inglese, la quale per contrastare questa terribile usanza ha messo in campo il “progetto viola”, un’unità che fornisce una formazione di base che consente poi ai poliziotti della capitale, Londra, di individuare i bambini vittime di abusi e mutilazioni sessuali. “Sappiamo bene che la prima persona autorizzata a intervenire in queste situazioni è un giovane agente senza alcuna esperienza specifica”, ha spiegato il sovrintendente Terry Sharpe.

LA STORIA DI KRISTY - I principali protagonisti di questi reati sono spesso dei giovani africani che vengono usati come agnelli sacrificali. L’utlimo caso è quello di Kristy Bamu, 15 anni, trovato morto dopo torture durate per giorni. Le torturatrici erano la sorella e il di lei fidanzato. La coppia si è accanita sul ragazzo a colpi di martello, di coltello per un totale di circa 130 ferite. Kristy era accusato di stregoneria in quanto la coppia pensava avesse portato alla malattia un altro membro della famiglia.

LOTTA CONTRO IL DEMONIO - Nel 2005 tre persone sono state condannate per aver picchiato una bimba di otto anni per cacciare via dal suo corpo il demonio. I suoi occhi vennero strofinati con dei peperoncini rossi. Cinque anni più tardi il Regno Unito si trovò a fare i conto con la storia di Victoria Climbuié, morta a otto anni a seguito di torture inflitte dalla sua prozia.

LA STREGONERIA IN AFRICA - Nel 2008 il Los Angeles Times, qui raccolto da Loonwatch, ci raccontava storie di bambini accusati di essere delle streghe e per questo torturati, picchiati, uccisi. Si parla di Nwanaokwo Edet, morto a nove anni dopo un mese di agonia a causa del padre che per scacciare il male dal suo corpo lo costrinse a bere dell’acido. Il liquido invase la faccia del bimbo, deformandolo orribilmente, in tutto con l’appoggio della chiesa locale, la “Mount Zion Lighthouse”.

IL RUOLO DELLA CHIESA LOCALE - La religione a suo modo vizia il comportamento di queste persone in quanto, raccomandando un’adesione quasi maniacale alle esortazioni bibliche invita a liberarsi delle streghe. A questo punto le chiese raccomandano ai fedeli di fare tutto quanto in loro potere per scacciare il male dalla loro vita in nome della Cristianità. Parliamo poi di persone povere che non riescono a dare da mangiare a tutta la famiglia. Povertà e scarsa educazione. Un connubio diabolico.

LE ACCUSE DI UNICEF - Martin Dawes, portavoce Unicef, ha provato dal canto suo a giustificare questi comportamenti: “stiamo parlando di comunità le quani quando si trovano in difficoltà puntano a trovare un capro espiatorio. Nella loro tradizione quando qualcosa gira storto allora la responsabilità è di qualcuno, e i bambini sono i più indifesi”. Secondo l’Unicef il concetto di stregoneria è figlio dell’evoluzione della cristianità di stampo evangelico. In due dei 36 stati nigeriani, dal 1998 al 2008, sono stati accusati di essere dei maghi o fattucchiere circa 15 mila bambini, e 1000 di loro sono morti, o picchiati a sangue o bruciati vivi.

IL RISCHIO DEGLI ALBINI - Dirittodicritica ci ricorda un altro dramma spesso sottaciuto, ovvero quello dei bambini albini destinati al mercato occulto. In Africa bisogna distinguere le due cose: se un bambino è considerato una strega questo viene ucciso per liberare la comunità dal male. Se invece è albino, viene fatto fuori perché renderà le persone più ricche e potenti. Secondo la tradizione gli albini sono ritenuti figli maledetti di una relazione incestuosa tra divinità. Questo rende loro dei mediatori ideali tra cielo e terra.

AMULETI CON PARTI DEL CORPO - Purtroppo per loro i corpi vengono ritenuti dei talismani potentissimi: pelle, lingua, mani, orecchie, cranio, cuore, organi genitali, ossa. Tutti questi sono considerati fonte di potere e per questo vengono usati per la preparazione di pozioni o per la preparazione di amuleti. La loro nascita è però il risultato di una trasgressione e per questo sono considerati pericolosi. I loro corpi però, in particolare, la pelle, la lingua, le mani, le orecchie, il cranio, il cuore e gli organi genitali sono considerati fonti di poteri e per questo spesso utilizzati per la preparazione di pozioni o per la fabbricazione di amuleti.

LA STORIA DI LETIZIA - La Stampa qualche mese fa ha raccontato la storia di Letizia, bimba congolese, albina, di cinque anni, sfuggita a tre tentativi di rapimento da parte di uomini che se ce l’avessero fatta l’avrebbero presa, uccisa, smembrata e ne avrebbero tritato le ossa così da creare una pozione miracolosa che sfruttasse i poteri intrinseci di questi bambini. A salvare la bimba solo le urla della madre e l’aiuto dei vicini. Letizia poi è stata portata a in un campo che già custodiva altri 40 piccoli albini, a Nyamilina. “Non dirò dove si trova Letizia, è in pericolo. Voglio solo che qualcuno ci aiuti per portarla fuori dal Paese, che l’adotti”, queste le parole del missionario che l’ha presa in custodia, Padre Paolo, che ha cercato fin da subito di allontanarla dall’ignoranza e dalla superstizione.

http://www.giornalettismo.com/archives/280216/il-dramma-silenzioso-dei-bambini-stregoni/