giovedì 1 marzo 2012

Pennsylvania, campagna ‘ateobus’ censurata: atei non possono scrivere “atei.”


Atheists
Justin Vacula, attivista ateo statunitense, aveva preso contatti per far inserire un annuncio ‘pubblicitario’ sugli autobus della contea di Lackawanna, in Pennsylvania. La campagna è essenziale, non può essere ritenuta offensiva e nemmeno provocatoria, come riporta il blog Friendly Atheist. Sullo striscione campeggia solo la scritta Atheists. (con un eloquente punto) e le sigle che hanno promosso la campagna: la NEPA Freethought Society e American Atheists.




Ma anche la sola affermazione dell’ateismo non è stata gradita dalla COLTS (County of Lackawanna Transit System), l’agenzia che gestisce le linee del trasporto pubblico nell’area. La COLTS infatti ha risposto che non accetta campagne o pubblicità che “potrebbero essere considerate controverse o comunque suscitare un dibattito pubblico”.

American Atheists ha replicato con una lettera, in cui denuncia il trattamento discriminatorio nei confronti degli atei. Infatti la stessa azienda non ha avuto problemi a far girare autobus con la scritta God bless America e con la pubblicità del blog Oldforgetimes, dove sono linkati siti di ispirazione religiosa.

Una situazione simile per certi versi a quella dell’Italia, dove la concessionaria IgpDecaux ha bloccato la campagna ‘ateobus’ dell’UAAR, mentre non ha avuto problemi a sponsorizzare eventi religiosi. E dove la delegazione UAAR, il 20 settembre 2010, è stata bloccata dalla Digos per essersi presentata alle celebrazioni per la breccia di Porta Pia a Roma con le proprie bandiere. Dove appunto compaiono le parole “atei” e “agnostici”.

http://www.uaar.it/news/2012/03/01/pennsylvania-campagna-ateobus-censurata-atei-non-possono-scrivere-atei/