sabato 31 marzo 2012

I sacrifici umani in onore di Santa Morte

I sacrifici umani in onore di Santa Morte

Una famiglia messicana ha rapito e ucciso almeno due bambini ed una donna per chiedere favori ad una divinità locale.


Otto componenti di una famiglia messicana sono stati arrestati nello stato settentrionale di Sonora perchè sarebbero responsabili di sacrifici umani. Il portavoce del ministero di Giustizia hanno detto che gli arresti sono stati effettuati dopo le indagini su una recente scomparsa di un bambino di sette anni. Dopo essere stati interrogati sul caso, le persone di questa famiglia avrebbero confessato di aver ucciso il giovanissimo per compiere un sacrificio umano in onore di Santa Muerte, la Sacra Morte, un antico culto locale, così come altre due vittime.

OMICIDIO RITUALE - L’assassinio del bambino sarebbe avvenuto durante lo svolgimento di un rito in onore di Santa Muerte, alla quale sarebbe stato offerto il sangue di un minorenne. Le persone prese in custodia erano state interrogate sulla scomparsa del bambino, ma hanno altresì ammesso il suo sacrifico, quello di un altro bambino di dieci danni e la morte di una donna anziana, uccisa sempre offrendo il suo sangue a Santa Muerte. La donna è stata ammazzata «con colpi di ascia alle spalle e varie pugnalate in tutto il corpo, in particolare al volto, come prevede il culto alla Santa Muerte», quando si vogliono da lei determinati favori.Dopo la confessione degli omicidi gli assassini fedeli alla divinità messicana hanno portato le forze dell’ordine nel luogo dove erano state sepolte le vittime innocenti, sito a poche centinaia di metri all’esterno del paese di Nacozari, dove poi sono stati scoperti i resti di altri sacrifici umani.

IL CULTO DI SANTA MORTE- Il portavoce del ministero di Giustizia messicano ha evidenziato come le indagini dovranno chiarire se ci sono state altre vittime sacrificali, e se altre persone hanno partecipato ai rituali assassini. Il culto di Santa Muerte è particolarmente diffuso tra i trafficanti di droga e gli altri criminali messicani. Si tratta di un’eccentrica fusione di Cristianesimo, tradizioni indiane e credenze popolari nate nei quartieri poveri di Città del Messico negli anni quaranta e poi diffusesi nel resto del paese. La Chiesa cattolica, principale fede del paese, ha condannato questo culto popolare, che il governo messicano non riconosce nonostante la sua diffusione.

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