giovedì 1 marzo 2012

E i mormoni battezzano Gandhi

Il Mahatma sarebbe stato oggetto di un “battesimo postumo” nel 1996. Malumori in India: “Operazione offensiva”

mauro pianta

roma

Il Mahatma Gandhi, il padre della nazione indiana, “arruolato” a forza da una chiesa statunitense come quella dei Mormoni. Li chiamano “battesimi postumi”. Secondo il credo mormone questa pratica consente ai defunti di ricevere la grazia dopo morti, ma le anime possono rifiutarlo. La notizia del battesimo postumo di Gandhi, riferita dal Times of India, sta suscitando forti reazioni e malumori nel paese asiatico.


Il 27 marzo del 1996, dunque, la chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni con sede a Salt Lake City (Utah), avrebbe battezzato la “Grande Anima”. Il rito sarebbe stato completato il 17 novembre del 2007, nel tempio di San Paolo del Brasile. A sostenerlo, scrive il giornale indiano, la ricercatrice Helen Radkey in una e-mail indirizzata a un attivista Hindu in Nevada, Rajan Zed.


Radkey, che vive a Salt Lake City ed è stata“scomunicata” dai Mormoni, sostiene di aver visto i documenti riferiti alla registrazione del rito il 16 febbraio scorso. Dopo quella data, però, la registrazione sarebbe sparita dal database della confessione religiosa. Una realtà,quella dei Mormoni, in forte espansione negli Stati Uniti e che tra i suoi volti più noti può esibire Mitt Romney, leader repubblicano candidato alla presidenza e John Kerry, presidente del comitato per le relazioni estere del Senato.


Arun Gandhi, nipote del Mahatma che vive nello stato di New York, ha dichiarato all’Huffington Post la sua “sorpresa” aggiungendo che suo nonno era contro qualunque tipo di proselitismo perché ognuno «deve poter scegliere in libertà la propria religione». «Non è giusto – ha detto - realizzare operazioni del genere quando una persona è morta e sepolta e non può dire niente. Mi dà molto fastidio…».


Da Washington Suhag Shukla, dell’Hindu America Foundation, ha osservato: «Il battesimo postumo di Gandhi è profondamente offensivo, non solo per l’eredità di Gandhi ma per gli Hindu di tutto il mondo».


Il 24 febbraio gli attivisti indù negli stati Uniti hanno scritto al presidente dei Mormoni, Thomas Monson senza aver ricevuto risposta: «Devono chiederci scusa e spiegarci come sia potuta accadere una cosa del genere».

http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/india-gandhi-13090/

immagine: web