mercoledì 17 ottobre 2012

“L’anello mancante” risale a 7-13 milioni di anni fa

Negli ultimi 45 anni, i genetisti avevano suggerito che gli antenati degli odierni uomini e scimpanzé si separarono all’incirca dai 4 ai 6 milioni di anni fa, mentre gli antenati dei gorilla si staccarono circa 7 – 9 milioni di anni fa. Tuttavia non ci sono praticamente fossili di scimpanzé e gorilla, e quindi queste date sono state calcolate contando il numero di differenze di sequenza del DNA tra le tre specie e dividendo tale cifra con un presunto “tasso di mutazione” per i primati.

Il problema è che spesso gli scienziati calcolano il tasso di mutazione usando le datazioni dei fossili di altre specie di primati, e poi lo applicano anche alle scimmie antropomorfe africane e agli esseri umani. Questo approccio è soggetto a errori poiché si basa sulla precisione dell’età dei fossili e presuppone che i tassi di mutazione siano simili tra le specie di scimmie antropomorfe.

Ma c’è un modo migliore, dice l’antropologo molecolare Linda Vigilant dell’Istituto di antropologia evolutiva Max Planck di Lipsia. Invece di guardare i fossili e gli altri primati, dice, i ricercatori possono utilizzare i dati dei recenti sequenziamenti del genoma degli esseri umani, che stima più precisamente il numero medio delle mutazioni avvenute nel tempo. Queste nuove stime possono poi essere utilizzate dagli scienziati per calcolare da quanto tempo si siano divise le linee evolutive. Fino a poco tempo fa, però, i ricercatori non avevano campioni di DNA di abbastanza scimpanzé e altri primati per poter calcolare con precisione questi tempi di generazione.

Ora, dopo un decennio di analisi dei modelli di riproduzione negli scimpanzé e gorilla in Africa, Vigilant e Kevin Langergraber – primatologo all’Università di Boston – dicono di avere i dati di cui avevano bisogno.

Per ottenere i tassi di mutazione, il team ha diviso il numero di mutazioni tra genitori e prole (per questo è stato analizzato il DNA dei coproliti raccolti) con i tempi di generazione appena calcolati. I ricercatori hanno così ottenuto un alto e un basso tasso di mutazione all’anno per ogni specie – i tassi sono più lenti di quanto precedentemente stimato utilizzando i fossili.

Il risultato è che gli esseri umani e gli scimpanzé si sono divisi prima del previsto: almeno dai 7 agli 8 milioni di anni fa, ma forse già 13 milioni di anni fa. La scissione tra gorilla e il lignaggio che portò a esseri umani e scimpanzé avvenne inveece tra gli 8 e i 19 milioni di anni fa. Queste datazioni sono così ampie perché, spiega Vigilant, presuppongono che i tassi di mutazione visti oggi siano stati costanti nel tempo in tutte e tre le specie.

La domanda chiave che rimane, dunque, è se i tassi di mutazione siano stati più veloci nel passato.

Science
Negli ultimi anni, diversi ritrovamenti sono stati spacciati dalla stampa come “anello mancante”, ma nessuno di questi lo era effettivamente.

Ida, scheletro della dimensione di un gatto scoperto in Germania, risale a 47 milioni di anni fa.

L’Ardipithecus ramidus, noto come “Ardi”, è un ominide di 4.4 milioni di anni.

L’Australopithecus sediba sarebbe una forma di transizione tra l’Australopithecus africanus e l’Homo habilis o l’Homo erectus, ed è stato datato a quasi 2 milioni di anni fa.

http://ilfattostorico.com/2012/09/17/lanello-mancante-risale-a-7-13-milioni-di-anni-fa/