venerdì 19 ottobre 2012

Un balzo indietro di 40.000 anni per le datazioni al radiocarbonio

Resti di una foglia trovati nei sedimenti del lago di Suigetsu e risalenti a 24.700 anni fa (Cortesia Richard Staff)


Il carotaggio dei sedimenti sul fondo di un lago giapponese ha portato alla luce depositi di fossili di materiali organici che, incorporando carbonio direttamente dall'atmosfera, consentono di aumentare precisione e affidabilità dei metodi di datazione basati sul radiocarbonio, o carbonio-14. Inoltre, la stratificazione annuale che caratterizza i reperti giapponesi è molto utile per tornare indietro con il conteggio degli anni fino a 52.800 anni fa, contro i "soli" 12.600 anni permessi dagli anelli di accrescimento degli alberi (red)

La datazione dei materiali con il metodo del radiocarbonio avrà da ora in poi nuovi valori di riferimento grazie a una serie di misurazioni condotte nel lago giapponese Suigetsu da un gruppo di ricercatori di un consorzio internazionale che include la Radiocarbon Accelerator Unit dell'Università di Oxford.
Come illustra un articolo su “Science”, dal lago giapponese sono state estratte carote di sedimenti ottimamente conservati e contenenti materiale organico come fossili di foglie e ramoscelli rimasti indisturbati per migliaia di anni. Il risultato è importante perché fornisce un nuovo metro per la valutazione dell'età al radiocarbonio di materiali organici in un intervallo di tempo estremamente ampio, tra 53.000 e 11.000 anni fa.
Il radiocarbonio, o carbonio-14, uno degli isotopi radioattivi di questo elemento, è continuamente prodotto nella parte superiore dell'atmosfera e successivamente inglobato in tutti gli organismi viventi. Quando gli organismi muoiono, l'isotopo radioattivo decade con un tasso noto. Misurando questo parametro è quindi possibile risalire all'età del reperto. In questa stima, tuttavia, esiste un'incertezza intrinseca, dovuta al fatto che l'iniziale concentrazione del radiocarbonio in atmosfera varia leggermente di anno in anno e tra diverse regioni geografiche.

Le carote recuperate dal fondo del lago Suigetsu sono peculiari per molti aspetti. Innanzitutto, il radiocarbonio che si trova nelle foglie fossili proviene direttamente dall'atmosfera e non ha subito le trasformazioni che spesso caratterizzano altre registrazioni fossili: finora l'unica registrazione diretta disponibile di carbonio atmosferico era quella degli anelli di accrescimento degli alberi, che però non riescono ad andare indietro nel tempo oltre 12.593 anni fa. Inoltre, le carote giapponesi mostrano
una stratificazione annuale che risulta molto utile per tornare indietro, anche di molto, con il conteggio degli anni, dal momento che si estendono fino a 52.800 anni fa.
“Nella maggior parte dei casi, i livelli di radiocarbonio dedotti da fossili marini e da altre registrazioni si sono rivelati abbastanza affidabili”, ha commentato Christopher Bronk Ramsey, che ha coordinato la ricerca. "Tuttavia, disporre di una registrazione terrestre fornisce una migliore risoluzione e induce una maggiore fiducia in questo metodo di datazione: ci permette di analizzare le differenze tra atmosfera e oceano, contribuendo a chiarire il loro contributo relativo al ciclo globale del carbonio”.

http://www.lescienze.it/news/2012/10/19/news/datazione_radiocarbonio_lago_giapponese_suigetsu-1318264/