sabato 6 agosto 2011

IN INGHILTERRA LE ACCUSE DI ABUSO SONO RADDOPPIATE IN UN ANNO


Il Papa in Bran Bretagnadi Madeleine Teahan in “Catholic Herald” del 28 luglio 2011 (traduzione di Maria Teresa Pontara Pederiva).
Stando ai dati contenuti nell' ultimo rapporto annuale della National Catholic Safeguarding Commission (la commissione per la tutela dei minori), il numero di persone che all’interno della Chiesa Cattolica sono state accusate di abusi sessuali o fisici è più che raddoppiato tra il 2009 e il 2010. La Commissione ha attribuito l' aumento alla visita papale: nel corso della sua visita, infatti, papa Benedetto aveva incontrato le vittime di abusi e i professionisti impegnati nella tutela dei giovani e di quanti sono più vulnerabili all' interno della Chiesa cattolica.
Il Rapporto, pubblicato oggi, dichiara: "La NCSC viene sfidata e allo stesso tempo confortata [.
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 dal fatto che lo scorso anno e, in particolare, dopo la visita del Papa, più persone si sono sentite abbastanza sicure da farsi avanti per denunciare episodi di abuso, nella speranza di trovare una sorta di riconciliazione per chiudere i casi".
Sono così salite a 92 le persone che sono state accusate nel 2010 di una qualche forma di abuso rispetto alle 43 dell’anno precedente. La Commissione - presieduta dalla baronessa Patricia Scotland di Asthal - ha rilevato che sul totale dei casi di accuse di abuso dello scorso anno, la maggior parte avrebbero avuto luogo negli anni ’70 o precedenti. L'anno scorso ci sono state 83 accuse di abusi relative a 92 persone che avrebbero commesso i crimini e 103 vittime.
Tra le vittime diciotto hanno denunciato di aver subìto abusi nel 2010, lo stesso numero di denunce di presunti abusi che si sarebbero verificati nel corso dell’anno 2009. Nel 2010 ottantatré persone accusate sono state rinviate a giudizio.
La stragrande maggioranza dei casi, 63 su 83, riguardano accuse su fatti che si sarebbero verificati negli anni ‘70 o precedenti. La relazione individua cinque forme di abuso: sessuale, fisico, psicologico, la diffusione e il possesso di immagini pedo-pornografiche. Su un totale di 92 individui sospettati di abuso, 71 sono accusati di abusi sessuali e 15 di aver commesso abusi di natura fisica. Fra le accuse di abusi sessuali, mosse nel 2010, ci sono 2 casi che riguardano membri di ordini religiosi femminili e 61 preti.
La NCSC, per la prima volta, ha raccolto anche dati su scala nazionale riguardanti i casi di abuso di adulti vulnerabili all'interno della Chiesa, che attualmente mostrano un totale di 20 accuse di abuso nel 2010, compreso lo sfruttamento economico e materiale. La NCSC ha analizzato anche gli sforzi compiuti per salvaguardare le persone più vulnerabili all'interno della Chiesa cattolica. Viene lì riportata la percentuale di parrocchie in Inghilterra e Galles dove si registra la presenza di almeno un rappresentante per la tutela dei minori: attualmente è del 96,3%, sebbene i Covenants of Care, sorti per monitorare le parrocchie dove si presume si siano verificati degli episodi di abuso, siano cresciuti dai 212 totali al mese di dicembre 2009 ai 266 nel dicembre 2010.
La Commissione ha inoltre riferito sulle istanze di riduzione allo stato laicale in caso di abusi da parte dei membri del clero. Essa afferma: "Quando un’accusa di abusi riguarda un membro del clero o di congregazioni religiose che sta scontando una pena detentiva, o dove esista il rischio di considerare queste persone in grado di compiere ancora crimini all’interno della comunità ecclesiale, la destituzione definitiva dallo stato di prete o religioso (riduzione allo stato laicale) è sempre da considerarsi un’eventualità. Si sono avute ben 37 riduzioni allo stato laicale dal 2001 in poi".
Il rapporto della NCSC pone un forte accento sul ruolo ricoperto da papa Benedetto XVI nel suo tentativo di sanare fratture e ferite all'interno della Chiesa con la conseguente copertura mediatica che ha fatto conoscere all’opinione pubblica più vasta la questione degli abusi nell’immediata vigilia della visita papale. Il Rapporto presenta anche un resoconto personale di un incontro del Papa con le vittime di abusi durante la sua visita di stato in Gran Bretagna lo scorso anno. Il testimone oculare afferma: "Egli [Benedetto XVI] ha pregato brevemente e benedetto tutti noi. Forse il fatto più importante in questa occasione è che ha parlato a tutti e a ciascuno. Ha ascoltato le storie personali.
Ad un certo punto aveva le lacrime agli occhi ... ci ha detto che avrebbe portato avanti le cose". Lo stesso giorno che papa Benedetto aveva incontrato le vittime degli abusi si era rivolto ai professionisti che operano per la tutela dei minori dicendo: “E’ deplorevole, e in netto contrasto con la tradizionale attenzione per i minori da parte della Chiesa, che dei ragazzi abbiano subìto abusi e maltrattamenti per mano di alcuni preti e religiosi”. E aveva aggiunto: "Siamo ora diventati tutti molto più consapevoli della necessità di salvaguardare i minori, e voi siete una parte importante di una Chiesa che intende fornire risposte di ampio respiro a tale problema".