sabato 11 giugno 2011

La bandiera dell’ acqua pubblica sull’ altare? “Scomunicateli

La bandiera esposta durante la messa11 giugno 2011 - Cosa è la Comunità di Vita Cristiana di Napoli e perché espone la bandiera del comitato per il referendum.
Il mondo cattolico è tutt’altro che monolitico: cerchi un po’ e ti imbatti in esperienze altrimenti sconosciute, come quella delle Comunità di Vita Cristiana. Prodotti genuini del Concilio Vaticano II, figli di un certo tipo di cattolicesimo, quello che si chiama di base e che secondo i fedeli che partecipano alle vite che una proposta del genere finisce per creare, è quello giusto. Quello delle origini vissuto nella vita moderna, in comune e in comunità.
COMUNITA’ DI BASE – NoisiamoChiesa, Evangelo dal Basso, quelli di Adista, l’ agenzia di stampa cattolica su religioni e realtà evangeliche che copre estensivamente proprio questi mondi. [...]
 E ancora, solidarietà, campagne politiche e sostegno alle minoranze degli immigrati, degli omosessuali (con la comunità di Pinerolo di Don Barbero e quella di San Benedetto al Porto di Don Gallo). Non c’è da stupirsi se è in mondi di questo genere che si rintraccia anche la lotta per l’acqua pubblica che oggi ha guadagnato l’onore delle cronache e delle polemiche. La foto della Comunità di Vita Cristiana a Napoli che ha concluso ieri le sue giornate di meeting a Camaldoli, esponendo sull’altare la bandiera del Comitato per l’Acqua Pubblica, è sulla prima pagina del Fatto Quotidiano, che cita il blog del Popolo Viola Letteraviola.it.
LE CRITICHE – La bandiera, probabilmente portata davanti all’ altare durante l’ offertorio, campeggia durante la consacrazione. E proprio la scelta di esporre la bandiera, indubbiamente ardita per una celebrazione cristiana, sta facendo impazzire alcuni ben noti commentatori, per nulla d’accordo con una tale iniziativa.
Clamoroso. Questa è una follia. Un prete che celebra una Santa Messa con la bandiera per i sì ai referendum sull’ altare non si era mai visto. Con lui ci sono anche altri sacerdoti, ci sono i cesti per le offerte. Anche i fedeli. Lì, in quella Chiesa, non si pregava Dio. Non si era lì per Gesù Cristo. Uno andava per la Messa e si ritrovava a pregare per i referendum. Vi rendete conto? Fermatevi, prima che sia troppo tardi. Fermatevi, in nome di Dio.
Diego Destro, tenutario del blog Daw, critica senza mezzi termini la scelta della Comunità di Base. Ma difficilmente poteva spingersi dove è arrivato il sito cattolico Pontifex, noto per alcuni eccessi oltranzisti in materia, che del sacerdote che ha celebrato la messa è arrivato a chiedere la scomunica.
La bandiera referendaria sull’ altare. Uomini di chiesa come erano e come sono. La disobbedienza continua implacabile. Il Papa riscopra le azioni disciplinari e la scomunica
MESI DI LAVORO – Contattata per una replica su queste critiche puntuali e pesanti, la Comunità di Vita Cristiana di Napoli non ci ha risposto. Ma basta sfogliare il sito internet della realtà ecclesiale per rendersi conto che sull’acqua pubblica la comunità di Base napoletana ha intrapreso un percorso di riflessione che non si è limitato alla bandiera sull’altare, anzi: quella scelta è stata il culmine di mesi di lavoro sul tema. Sul sito, l’appello di due frati che si sono negati tutto fuorché il pane e l’acqua; le manifestazioni per l’acqua pubblica indette dall’Ordine Francescano Secolare; il comunicato stampa della Cei che afferma il suo sostegno al Referendum, e ancora Don Ciotti e Libera.
Come possiamo permettere che l’ acqua, nostra madre, sia violentata e fatta diventare mera merce per il mercato? Per noi cristiani, l’ acqua è un grande dono di Dio, che fa parte della sua straordinaria creazione e non può mai essere trasformata in merce. «Dammi da bere», chiede un Gesù, stanco e assetato, alla donna samaritana, nel Vangelo di Giovanni (4,7), letto durante la Quaresima in tutte le chiese cattoliche del mondo. «Dateci da bere!», gridano oggi milioni di impoveriti.
Così, fra appuntamenti del “gruppo serale di catechismo per adulti” e messe quotidiane, lettura del Vangelo, si fa spazio la battaglia per i beni comuni e per l’ acqua: che arriva fino all’esposizione della bandiera durante l’Eucarestia. A qualcuno, però, la scelta non va bene.
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