martedì 14 giugno 2011

GIOBBE, RATZINGER, E IL SANGUE DI SAN GENNARO

L' ampolla con il sangue di San Gennarodi Renato Pierri.
Barbara Serra, durante la sua trasmissione Cosmo (Rai3 - 15 giugno), chiede ad un serio giornalista di una seria rivista cristiana: "Perché alle volte il miracolo non avviene e il sangue di San Gennaro non si liquefa?", e il giornalista risponde: "Questo bisogna chiederlo a Dio".
Ora, io comprendo la domanda di Giobbe sull' eterno problema che assilla l' uomo - la sofferenza del giusto - anche se il patriarca commetteva l' errore di attribuire alla volontà di Dio i mali da cui era afflitto.
Comprendo la profondità della domanda di papa Ratzinger al Signore, nel maggio del 2006 ad Auschwitz: [...]

«Perché Signore, hai taciuto? Perché hai potuto tollerare tutto quest’ eccesso di distruzione e questo trionfo del male?».
Però trovo ridicola la domanda: "Dio, perché alle volte non fai liquefare il sangue di San Gennaro?". Il pensiero - contraddetto dalla storia e dall'esperienza della vita di tutti i giorni - che Dio possa intervenire nelle vicende umane, è comprensibile, ma che possa intervenire in un'ampolla, è semplicemente assurdo e offensivo, giacché significa considerare il Signore una sorta di mago.
Però, se proprio vogliamo osare, allora forse potremmo domandargli: "Dio, perché hai bisogno che il prete agiti, e giri sottosopra l'ampolla? Non potresti, mentre l'ampolla resta immobile, far ribollire il sangue, facendolo risalire lungo le sue pareti?". Ma comportiamoci seriamente, e non osiamo, ché il cristianesimo è una religione seria.

Renato Pierri