martedì 14 giugno 2011

REFERENDUM, IL QUORUM C’È. PER IL SÌ UNA VITTORIA SCHIACCIANTE

Quorum raggiunto13 giugno 2011 - Prime sezioni scrutinate: brutte notizie per il governo.

17,29 – L’onorevole Pdl Guglielmo Picchi su Facebook ricorda le vecchie posizioni di Bersani su nucleare e servizi pubblici. “Questa è divertente… sarà vera?”, scrive sulla sua bacheca. E annuncia pubblicando un link: “Ecco il libro dove Bersani è a favore del nucleare e della privatizzazione dell’acqua”. Il riferimento è al libro “Per una buona ragione: “A pagina 89 del suo saggio c’è scritto: l’ Italia, per risolvere i problemi dell’energia, deve “smantellare il vecchio nucleare e partecipare allo sviluppo del nuovo nucleare pulito, avvicinando la quarta generazione””. [...]

17,22 – Pier Ferdinando Casini respinge ogni ipotesi di rientro nel centrodestra berlusconiano. “Non ci passa per l’anticamera del cervello unirci ad una coalizione barcollante”, ha affermato il leader dell’Udc parlando con La7, rispondendo ad una domanda sull’appello della maggioranza all’Udc ad unirsi alla coalizione di governo.


17,20 - Dimissioni di Berlusconi? Bersani dice sì. Di Pietro no! Il leader dell’Idv si smarca dal segretario Pd. “L’Idv in tempi non sospetti ha chiesto le dimissioni di Berlusconi. Farlo ora in nome dei risultati referendari è una strumentalizzazione”, ha risposto Di Pietro ai giornalisti che gli chiedevano di commentare una dichiarazione di Pier Luigi Bersani che chiedeva le dimissioni del premier. “Sono andati a votare si’ – ha aggiunto l’ex pm – anche molti elettori del centrodestra. Per rispetto nei loro confronti non possiamo chiedere le dimissioni del governo solo in nome dei referendum”.


17,14 – Gaetano Quagliariello (Pdl) si arrende all’esito del voto. “I risultati del referendum vanno rispettati nella loro crudezza e non vanno strumentalizzati. Se qualcuno lo fa, a lungo termine sarebbe smentito o sconfitto”, ha detto l’espnente Pdl, ospite dello Speciale Referendum del TgLa7 condotto dal direttore, Enrico Mentana. “Io credo che questo referendum avesse un grado di strumentalita’ troppo elevata. Sul quesito riguardante il nucleare, era una scelta gia’ fatta dal Governo che ora e’ stata ribadita con forza. Sul legittimo impedimento penso che sia un illegittimo accanimento per una legge che tra l’altro andava a scadenza tra 7 mesi”, ha aggiunto. Poi ha affermato: “Sapevamo che il quorum fosse a portata di mano, il quesito sul nucleare ha avuto un effetto di trascinamento. Non abbiamo sottovalutato il referendum, e’ il motivo per cui abbiamo dato liberta’ di scelta ai nostri elettori: liberta’ che e’ stata seguita”.

17,08 – Arrivano le reazioni del Pdl alle dichiarazioni del segretario del partito Democratico Pier Luigi Bersani che ha parlato di “divorzio tra il Governo e il Paese”. “Piu’ che altro si e’ trattato di un divorzio tra Bersani e se stesso”, afferma il ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, in un forum in corso su Corriere.it. Per Fitto, in sostanza, il segretario del Pd e’ salito sul carro dei vincitori; prima di oggi la sua posizione sui quesiti posti dai referendum era diversa, dice.

17,08 – Arrivano le reazioni del Pdl alle dichiarazioni del segretario del partito Democratico Pier Luigi Bersani che ha parlato di “divorzio tra il Governo e il Paese”. “Piu’ che altro si e’ trattato di un divorzio tra Bersani e se stesso”, afferma il ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, in un forum in corso su Corriere.it. Per Fitto, in sostanza, il segretario del Pd e’ salito sul carro dei vincitori; prima di oggi la sua posizione sui quesiti posti dai referendum era diversa, dice.

17,06 – I referendari esultano. “Avete imposto un’altra agenda al Paese. Questo e’ il vero successo”, ha detto il giurista Stefano Rodota’, padre del Comitato per l’acqua bene comune, parlando alla piazza in festa dei Comitati per il ‘si’ sui quesiti referendari relativi ad acqua e nucleare. ‘E’ da molto tempo – ha afferma Rodota’ – che non ero cosi’ emozionato per l’attesa di un risultato elettorale’. Questo e’ ‘il culmine di un cammino iniziato un anno fa’, ed oggi, dice il giurista, ‘si va avanti. In particolare, oggi abbiamo restituito un istituto importante ai cittadini, quello del referendum’. Rodota’ ha ricordato, infine, che ‘il quorum venne raggiunto anche per il voto sulla riforma costituzionale fatta da Berlusconi’.

17,00 – la Lega è stufa di sconfitte. “Alle Amministrative due settimane fa abbiamo preso la prima sberla, ora con il referendum e’ arrivata la seconda sberla e non vorrei che quella di prendere sberle diventasse un abitudine. Per questo domenica andremo a Pontida per dire quello che Berlusconi dovra’ portare in Aula il 22 giugno, visto che vorremmo evitare che, in quanto a sberle, si concretizzi il proverbio per cui non c’e’ il due senza il tre…”. Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, il senatore Roberto Calderoli.

16,58 - Dati ufficiali del Ministero dell’Interno. I sì si aggirano intorno al 95%. Per quanto riguarda il primo referendum (servizi pubblici locali) sono al 95,50% (8.500 sezioni su 61.500). Nel secondo referendum (tariffa servizio idrico) sono al 95,88% (4.300 sezioni). Nel terzo quesito (nucleare) i sì sono al 84,33% (2.100 sezioni scrutinate). Nell’ultimo quesito i sì sono al 94,75% (1.050 sezioni circa). L’affluenza è al 57,1%.

16,58 - Dati ufficiali del Ministero dell’Interno. I sì si aggirano intorno al 95%. Per quanto riguarda il primo referendum (servizi pubblici locali) sono al 95,50% (8.500 sezioni su 61.500). Nel secondo referendum (tariffa servizio idrico) sono al 95,88% (4.300 sezioni). Nel terzo quesito (nucleare) i sì sono al 84,33% (2.100 sezioni scrutinate). Nell’ultimo quesito i sì sono al 94,75% (1.050 sezioni circa). L’affluenza è al 57,1%.

16,54 – Claudio Scajola boccia la proposta Francesco Rutelli di un governo di larga coalizione con Pdl, Pd e Terzo polo. Certo “la situazione economica del paese è difficile e si devono dare risposte ai cittadini, ma credo che la confusione tra maggioranza e opposizione nel passato abbia creato piu’ guai che vantaggi”. Per Scajola, ospite dello speciale del Tg3, “se il governo dimostrerà di avere ancora la maggioranza, come ha chiesto il Capo dello Stato”, allora dovremo “proseguire e andare avanti”. Questo però, osserva, “facendo un forte esame coscienza alla luce di queste scadenze elettorali e trovare il modo per una forte e grande riscossa”, in modo da “vincere le prossime elezioni politiche. Altrimenti consegneremo il paese alla sinistra”.

16,45 - “Una cosa è privatizzare una cosa è regalare ai privati”, grida Rosy Bindi su Raitre. Risponde Claudio Scajola: “Su questo tema bisogna dire le cose come sono. Capisco la passione della Bindi. Ma se questa filosofia dovesse andare avanti siccome il pane è un bene di prima necessità pubblicizziamo tutte le panetterie. Non si può affermare che volevamo regalare l’acqua ai privati. Ci vogliono investimenti (il 40% dell’acqua viene dispersa) e ci sono aziende pubbliche gestite allegramente che senza controllo delle tariffe fanno pagare l’acqua cara e non fanno investimenti. Gli investimenti nell’idrico si possono fare usufruendo dei soldi privati. prevediamo una gara pubblica per dare il 40% dell’acqua privata ai privata per fare investimenti”.

16,38 - Il senatore Pd Vincenzo Vita sogna così il dopo-Berlusconi. Sul suo profilo di Facebook si legge: “E ora prendiamo atto che nel giro di pochi giorni la maggioranza dei cittadini italiani ha chiesto di cambiare e di poter avere un peso nelle decisioni. Il mandato che ci viene è chiaro: cacciare Berlusconi e essere più aperti alla società, noi dell’opposizione!”.

16,31 – Su Facebook si sente distintamente un rumore di denti sui gomiti: Il senatore Achille Totaro: “Un futuro di vita sicura senza nucleare? Acqua gratis per tutti? Secondo voi i compagni comunisti festeggiano per questo?Ma certo che NO… gli importa una sega di queste cose… come volevasi dimostrare chiedono tutti insieme le dimissioni di Berlusconi… POVERI FRUSTRATI E SFIGATI… CI DISPIACE PER VOI MA DOPO TUTTO QUESTO SFORZO VI TOCCA CIUCCIARVI ALTRI 2 ANNI DI GOVERNO BERLUSCONI”.

16,28 – Ancora catfight al Tg3. Scontro Bindi-La Russa. Rosy Bindi critica il “tentativo di strumentalizzazione di Ferrara” e che si parli della alternativa al governo piuttosto che del risultato delle elezioni. Il ministro della Difesa sottolinea che per scaterare l’ira dell’esponente del partito Democratico sia “bastato che il ragionamento di Ferrara si sia spostato da ‘tutti insieme per Berlusconi’ a ‘facciamo finta che Berlusconi non c’è’”. La Bindi risponde: “Dimmi come fai a fare la manovra da 40 miliardi se vuoir estare al governo” La Russa: “Rispetto alle gestione della crisi internazionale abbiamo fatto più di Zapatero, più di ogni altro governo”. Bindi: “Parla di Prodi!”.

16,22 – Ufficiale: raggiunto il quorum

16,20 – “E’ possibile un Pdl senza Berlusconi?”, chiede su Raitre Bianca Berlinguer a Giuliano Ferrara in collegamento. Ferrara risponde così: “In linea teorica sì. Ma sono amico di Berlusconi. Mi piace. Sono corresponsabile della politica professionale di quello che Berlusconi ha fatto. Mi piacerebbe un lieto fine, che lasci un bel ricordo. Qui stiamo parlando da tempo, dalle sconfitte di Napoli e Milano del declino e della demolizione del berlusconismo. Ma a che punto è la costruzione di alternativa? Se mettiamo insieme la coalizione di Pisapia e di De Magistris e la retorica che ha circondato questo referendum cosa viene fuori? Le firme le ha raccolte l’Idv, Vendola è stato protagonista. Capisco l’ottimismo di Bersani, ma che governo si sta prefigurando Ammettiamo che le elezioni siano perse da Berlusconi. Vorrei capire questa cultura di governo… chi sono i ministri? Di Pietro ministro della Giustizia… non è facile… non vedo uno sforzo di innovazione, non vedo le novità politiche che possano far dire che c’è una alternativa al governo Berlusconi”.

16,17 – Bersani: “C’è un’esigenza di cambiamento che mette isnieme territori e generazioni ed anche culture. L’idea che non si può andare avanti così mi pare che sia andata avanti in maniera corale”.

16,15 - Bersani: “C’è un’esigenza di cambiamento che mette isnieme territori e generazioni ed anche culture. L’idea che non si può andare avanti così mi pare che sia andata avanti in maniera corale”.

16,10 - Antonio Di Pietro in collegamento con Raitre: “Lo dico col cuore in mano. Non ha vinto il centrosinistra, non ha vinto l’Idv. Hanno vinto solo gli italiani. hanno vinto i cattivi maestri che hanno detto di non andare a votare. E’ un tentativo truffaldino”. Sul futuro: “Se il centrosinistra vuole vincere deve presentarsi unito. Stiamo preparando team di esperti su un programma da presentare al paese in alternativa a Berlusconi”.

16,07 – Laura Garavini, deputata Pd eletta nella circoscrizione Europa, scrive su Facebook: “Berlusconi e Bossi avevano chiesto di non andare a votare e il 57% degli italiani invece ci e’ andato .. Rendendo così validi i referendum, cosa che non avveniva da 16 anni.. Se non è un messaggio politico al Governo”

16,05 – Achille Passoni (senatore Pd) su Facebook: “Una vittoria netta e un messaggio chiaro: il Paese non ne può più di Berlusconi e del suo governo, è ora di cambiare!”.

16,02 – C’è chi, come l’onorevole Picchi (PdL), sembra molto interessato alla questione referendum:

15,59 – Su Facebook esulta anche il senatore Pd Vincenzo Vita. Aggiornato così il suo stato: “Mi piace Mi piace Mi piace Mi piace: W la democrazia W l’Italia”.


15,56 -Felice Belisario (senatore Idv) su Facebook): “E’ fatta. La seconda spallata in poche settimane è un’altra banderilla al collo del toro. Qualcuno dovrebbe trarne le dovute conseguenze”.

15,56 – Andrea Marcucci (senatore Pd) su Facebook: “Dico la verità, ho sempre pensato che fosse difficile raggiungere il quorum, ho iniziato ad avere molte speranze leggendo le dichiarazioni in cui Bossi e Berlusconi annunciavano l’astensione. Con questo splendido risultato, è chiaro a tutti che l’Italia vuole cambiare pagina!”.

15,54 - Giuseppe Lumia (senatore Pd) su Facebook: “Referendum: 57%, “la meglio Italia” ce l’ha fatta!”

15,53 – Anche La Russa si iscrive ai terroristi: ‘Quando la Democrazia Cristiana perse il referendum sul divorzio, poi governo’ per altri 20 anni’, ha detto il ministro della Difesa in occasione di un suo intervento al Tg3.

15,51 – Alberto Losacco (deputato Pd) su Facebook: “Che bella sberla… Berlusconi e’ finita, dimettiti!”

15,50 – Poderosa rosicata di Vittorio Feltri su La7: “E’ un inganno referendario, tutta propaganda e concetti sbagliati”

15,49 - Con i dati di 4627 comuni su 8092 (57,1%), l’affluenza in Italia sul quesito numero uno e’ stata pari al 57,01%. Il dato non tiene conto dei 3,3, milioni di italiani residenti all’estero.

15,34 - E’ quasi al 56% l’affluenza alle urne per i quattro referendum, quando sono arrivati al Viminale i dati del 20% dei comuni italiani. Lo si rileva dal sito del Ministero dell’Interno. Se il dato sara’ confermato per gli altri comuni, il quorum per la validita’ dei referendum sara’ raggiunto.

15,22 – “Sul quorum voglio essere prudente, ma il significato politico resta: una cosi’ alta partecipazione forse era stata messa in dubbio persino da qualcuno di noi. E’ un dato politico e prima ancora culturale”. Lo ha detto il presidente del Pd Rosy Bindi al Tg3. “Non credo si sia votato sull’onda dell’emotivita’ del nucleare – ha aggiunto Bindi – gli altri quesiti non stanno avendo risultati inferiori, anzi. E’ l’esito di un’ondata che in questo Paese ha deciso di dire basta. Qui si e’ votato per alcuni valori fondamentali, i modelli di sviluppo, il rapporto con i beni comuni. Sono quattro brutte leggi approvate da questo governo contro cui ci eravamo opposti con determinazione. La maggioranza ha provato a stare distaccata”, ma alla fine “la politicizzazione ce l’ha messa il governo stesso”.

15,25 – Qualche minuto prima delle 15 l’onorevole dell’Idv Pierfelice Zazzera ha scritto su Facebook: “Attesa… poi Go Home Mister B.”

Urne chiuse alle 15. E sembra proprio che il quorum per questi referendum sia cosa fatta. Dai primi dati che stanno affluendo, infatti, si e’ oltre il 55%, e anche in continua crescita. A essere sicuri del raggiungimento del quorum sono gia’ stati il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Prima ancora che i seggi chiudessero, il premier ha detto infatti che adesso “bisognera’ dire addio al nucleare e dovremo impegnarci fortemente sulle rinnovabili”, mentre per Maroni il quorum era appunto “cosa fatta”.

http://www.giornalettismo.com/archives/129384/referendum-il-quorum-ce-verso-i-quattro-si/