venerdì 10 agosto 2012

Sondaggio mondiale: “Aumentano atei dichiarati e non religiosi”

La cre­sci­ta dei non cre­den­ti a li­vel­lo mon­dia­le è or­mai evi­den­te, gra­zie alla se­co­la­riz­za­zio­ne. No­no­stan­te ci sia an­co­ra un dif­fu­so stig­ma so­cia­le nei loro con­fron­ti, sem­pre più per­so­ne af­fer­ma­no pub­bli­ca­men­te di es­se­re atee o agno­sti­che. Di­ver­si stu­di han­no evi­den­zia­to il fe­no­me­no, tra gli ul­ti­mi quel­lo del NORC In­sti­tu­te.

A con­fer­ma­re il trend ar­ri­va an­che la re­cen­te ri­cer­ca com­mis­sio­na­ta da RedC Opi­nion Poll, che fa capo a WIN-Gal­lup In­ter­na­tio­na: 50­mi­la per­so­ne in­ter­vi­sta­te in 57 pae­si. Ri­spet­to al 2005, l’in­da­gi­ne ha evi­den­zia­to un au­men­to glo­ba­le del 9% di per­so­ne che non han­no pro­ble­mi a di­chia­rar­si atee. Che ab­bia ra­gio­ne Ni­gel Bar­ber, quan­do scri­ve che en­tro il 2038 l’atei­smo su­pe­rerà la re­li­gio­ne?

Il pae­se dove c’è una mag­gio­re per­cen­tua­le di atei è la Cina (47%); se­guo­no Giap­po­ne (31%), Re­pub­bli­ca Ceca (30%) e Fran­cia (29%). Nei pae­si oc­ci­den­ta­li del­la top ten, qua­li Ger­ma­nia, Olan­da, Au­stria, Islan­da, Au­stra­lia e Ir­lan­da, si ag­gi­ra in­tor­no al 10-15%.

In­di­ca­ti­vo il dato dell’Ir­lan­da, dove co­lo­ro che si de­fi­ni­sco­no ‘re­li­gio­si’ ri­sul­ta sce­so dal 59% al 47%. Men­tre i ‘non re­li­gio­si’ sal­go­no dal 23% a 44%. Pro­ba­bi­le ef­fet­to del­lo scan­da­lo pe­do­fi­lia che ha tra­vol­to il cle­ro lo­ca­le e la per­dità di cre­di­bi­lità del­la Chie­sa per come ha ge­sti­to (e so­prat­tut­to co­per­to) gli abu­si ses­sua­li. Il pae­se che se­con­do la ri­cer­ca è più re­li­gio­so è il Gha­na, ma non man­ca­no quel­li dell’Eu­ro­pa dell’est (Ma­ce­do­nia, Ro­ma­nia) e del Sud Ame­ri­ca (Perù e Bra­si­le). Il calo di ade­ren­za alla re­li­gio­ne è sen­si­bi­le in tut­to il mon­do.

Il dato ita­lia­no sem­bra ri­sen­ti­re del­la per­va­si­vità del­la Chie­sa cat­to­li­ca ne­gli spa­zi pub­bli­ci e del­la mes­sa all’an­go­lo di chi espo­ne pun­ti di vi­sta al­ter­na­ti­vi. In Ita­lia la cre­sci­ta di co­lo­ro che fan­no pub­bli­ca­men­te co­ming out ateo è in­fat­ti meno mar­ca­ta. Il no­stro è sem­pre meno un pae­se che può es­se­re iden­ti­fi­ca­to come ‘cat­to­li­co’, come è emer­so da una re­cen­te ri­cer­ca del Ce­snur sul­la Si­ci­lia cen­tra­le.

Nel­la sca­la di re­li­gio­sità glo­ba­le ela­bo­ra­to dai ri­cer­ca­to­ri, l’Ita­lia ha il 73% di per­so­ne che si di­chia­ra­no re­li­gio­se. Per la cro­na­ca, si col­lo­ca tra Ara­bia Sau­di­ta e Ar­gen­ti­na. Se­con­do il son­dag­gio RedC, co­mun­que, ben il 15% non si di­chia­ra re­li­gio­so, per­cen­tua­le a cui va ag­giun­to un’8% di atei di­chia­ra­ti. E non bi­so­gna di­men­ti­ca­re, come ri­sul­ta da di­ver­si al­tri stu­di, che da noi il fe­no­me­no del­la de­si­de­ra­bi­lità so­cia­le è as­sai mar­ca­to: ai que­stio­na­ri si ten­de a dare le ri­spo­ste che sono con­si­de­ra­te so­cial­men­te ac­cet­ta­bi­li.

Nel­la sin­te­si mon­dia­le, è in­te­res­san­te no­ta­re come se­con­do la ri­cer­ca il 23% del­la po­po­la­zio­ne si di­chia­ri ‘non re­li­gio­sa’ e un al­tro 13% ‘atea con­vin­ta’: E come non solo la sta­bi­lità eco­no­mi­ca ma an­che un mag­gior gra­do di istru­zio­ne sia­no le­ga­te a una mag­gio­re pro­pen­sio­ne a de­fi­nir­si non re­li­gio­si o atei. Glo­bal­men­te, in­fat­ti, se ’solo’ il 7% di co­lo­ro che non han­no ti­to­lo di stu­dio se­con­da­rio si di­chia­ra ateo e il 20% non re­li­gio­so, la per­cen­tua­le cre­sce con il di­plo­ma (ri­spet­ti­va­men­te 10% e 23%) e con l’uni­ver­sità (19% e 24%). Al­tro dato in­te­res­san­te: è tra i po­ve­ri che il gra­do di re­li­gio­sità è più spic­ca­to (fino al 66%), men­tre de­cli­na tra chi ha un red­di­to me­dio-al­to (in­tor­no al 50%).

In­som­ma, sem­pre meno per­so­ne han­no pau­ra a ma­ni­fe­sta­re la pro­pria in­cre­du­lità o a di­chia­rar­si aper­ta­men­te atee. I se­gna­li sono in­co­rag­gian­ti, ma c’è an­co­ra tan­to da fare per far usci­re i non cre­den­ti dal loro gu­scio, spe­cie in pae­si come l’Ita­lia. L’Uaar esi­ste an­che per dare voce e di­fen­de­re i di­rit­ti di que­sti in­di­vi­dui. Met­ten­do a di­spo­si­zio­ne an­che una se­zio­ne ri­ser­va­ta a chi non ha al­cun pro­ble­ma a rac­con­ta­re pub­bli­ca­men­te le ra­gio­ni del­la pro­pria in­cre­du­lità.

http://www.uaar.it/news/2012/08/09/sondaggio-mondiale-aumentano-atei-dichiarati-non-religiosi/