domenica 1 maggio 2011

SCEMEGGIATE TELEVISIVE



di Piergiorgio Odifreddi. 
O tempora, o mores!, lamentava Cicerone a proposito di Catilina. Ma, prestando attenzione ai media (nostri), c’è da domandarsi se il Padre della Patria (sua) non si lamentasse di gamba sana. Proviamo infatti a riassumere alcuni degli episodi salienti che hanno attirato l’attenzione delle televisioni e dei giornali, e di conseguenza del pubblico, in quest’ultima settimana: cioè, dalle ore 15 di venerdi 22 aprile alle ore 15 di oggi.
Ha cominciato il Santo Padre, appunto il 22 alle ore 15, con una sensazionale intervista andata in onda su RaiUno nell’esatto momento del calendario lunare in cui Gesù sarebbe morto in croce. Un’ intervista che l’ Osservatore Romano ha così riassunto il giorno dopo: “Tre risposte sul coraggio della fede, davanti al dolore e alla persecuzione. E quattro risposte sulle verità della fede, quelle che toccano il cielo e sfuggono ai sensi di chi è sulla terra”.


Sarà. A sentirle o leggerle, però, le risposte del Papa non apparivano altro che una marchetta di presentazione del suo ultimo libro, il secondo volume di Gesù di Nazaret. E infatti, l’evento era stato annunciato fin dalla sua uscita, come parte della strategia di marketing. Niente di male, naturalmente: tutti coloro che scrivono un libro sognerebbero di poter avere un’occasione del genere, me compreso! Ma per predicare il Vangelo c’era proprio bisogno di simulare i mercanti nel tempio, speculando sulla morte di Cristo e sulla fede dei credenti?
Il 26 aprile RaiDue ha pareggiato i conti con la rete ammiraglia, trasmettendo la serata finale dell’Isola dei Famosi, il programma televisivo a cui partecipano personaggi “famosi” per essere stati famosi e dimenticati. O “famosi” per essere parenti di vario grado (figli di un cantante o di un navigatore, madri di un’attrice, mogli di un paparazzo, pronipoti di un eroe o di un dittatore) di altri personaggi famosi. O, ancora più semplicemente, “famosi” per aver partecipato al programma.
Una delle finaliste era la salumiera di un paese, che è apparso per intero di fronte alle telecamere, sindaco in testa, per ringraziare giubilante la neo “famosa”. D’altronde, che modo migliore di far onore a un paese e tenere alto il nome di una popolazione c’è, oggi, se non diventare gli effimeri protagonisti di un effimero reality show di un’effimera televisione?
Il 27 aprile i riflettori dei media si sono invece focalizzati sulle esequie di Pietro Ferrero, stroncato da un infarto in bicicletta in Sud Africa. I funerali sono stati celebrati ad Alba dal Segretario di Stato vaticano, cardinal Bertone, alla presenza del presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, della regina del Belgio, Paola di Liegi, e vari altri notabili. In precedenza, persino il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva mandato un messaggio di cordoglio.
Il feretro è stato applaudito per dieci minuti da migliaia di persone. Motivo di tutto questo? Pietro era figlio di Michele, uno degli uomini più ricchi d’Italia, passato alla storia come inventore della Nutella, il famoso surrogato del cioccolato, e di altri dolciumi. Ma che belle benemerenze, analoghe ai salumi della concorrente dell’Isola, e sicuramente degne dell’intervento dei rappresentanti di Stato e Chiesa!
Ci si potrebbe fustigare, pensando che nel 1727 a essere seppellito con onori simili a Westminster era stato Isaac Newton: ognuno ha i suoi eroi, scienziati o cioccolatai. Ma stamattina, in quella stessa Westminster, sono convolati a nozze due giovani parassiti, eredi degli eredi al trono. L’Inghilterra si è fermata, e con essa un terzo del mondo: sembra infatti che due miliardi di persone abbiano assistito, direttamente o indirettamente, ai sorrisi da gatta morta che il principino ha ereditato da sua madre.
Che ne direbbe, Cicerone, di tutto questo? Non si sentirebbe semplicemente autorizzato a rivolgersi ai media e ai loro spettatori, per girare  loro la domanda che aveva rivolto a Catilina: fino a quando abuserete della nostra pazienza? fino a quando continuerete a prendervi gioco di noi? fino a che punto si spingeranno le vostre idiozie?