sabato 14 luglio 2012

Karabo, lo scheletro più completo dei primi antenati dell’uomo

Grazie a una tomografia, all'interno di un blocco di roccia sono stati scoperte molte nuove parti dei resti fossili che avevano portato alla definizione della specie A. sediba. La loro messa in luce potrà essere seguita in diretta su Internet grazie a uno studi che verrà approntato con la collaborazione della National Geographic Society presso i laboratori dell'università sudafricana dove sono custoditi (red)


Il "più completo scheletro dei primi antenati dell’uomo mai scoperto", appartenente a un ominide della specie Australopithecus sediba, è stato scoperto da un gruppo di paleontologi dell'Università di Witwatersrand. Si tratterebbe infatti di parti appartenenti a “Karabo”, cone è stato soprannominato l’esemplare le cui altre parti erano state scopertenel 2009 nella grotta di Malapa, non lontano dal noto sito fossilifero di Sterkfonteinm e a una cinquantrina dichilometri a nord di Johannesburg.

L’annuncio è stato dato da Lee Berger, che ha diretto il gruppo: "Abbiamo scoperto parti della mascella e elementi critici del corpo, compresi quelli che sembrano essere un femore completo, costole, vertebre e altri elementi importanti degli arti, alcuni mai visti prima con altrettanta completezza nella documentazione fossile umano".


Karabo, lo scheletro più completo  dei primi antenati dell’uomo
Un dente di "Karabo" che emerge dalla matrice rocciosa (Cortesia University of the Witwatersrand, Johannesburg)

I resti, risalenti a circa due milioni di anni fa, sono stati rinvenuti in un blocco di roccia prelevato anni fa nel sito di Malapa e rimasto da allora nei deposito dell’università. Solo un mese fa i ricercatori hanno pensato di realizzare una tomografia del blocco per verificare se contenesse qualche reperto, come in effetti è stato, e ben al di là di quanto si attendessero. “ Si tratta di un grande giorno per la nostra squadra e per il nostro settore nel suo complesso”, ha aggiunto Berger.


Nel comunicare la notizia, Berger ha anche annunciato che l'università ha preso accordi con la National Geographic Society per la progettazione e la costruzione di un laboratorio attrezzato in modo da far seguire in diretta via Internet dal pubblico
di tutto il mondo i lavori di messa in luce e preparazione dei resti dello scheletro – al momento ancora immersi nella matrice rocciosa che li ha preservati. "Il pubblico sarà in grado di partecipare dal vivo e in tempo reale a questa e alle future scoperte, un evento senza precedenti nella paleoantropologia," ha detto Berger.

Secondo Qedani Mahlangu, ministro regionale dello sviluppo economico , che partecipa al finanziamento dell’impresa, Il laboratorio e l'infrastruttura virtuale, dovrebbero essere pronti entro un anno.

http://www.lescienze.it/news/2012/07/14/news/australopiteco_sediba_karabo_scheletro_pi_completo_paleontologia_virtuale_tomografia_estrazione_dei_resti_in_diretta-1149491/