giovedì 20 dicembre 2012

Mito, pubblicità e nonsense: i giorni prima del Giudizio Universale

Painting of the Sun Exploding by Anton Brzezinski

di Ian O’Neill

La NASA ha rilasciato un video destinato a tranquillizzare le persone riguardo il 21 dicembre 2012 – la tanto pubblicizzata data finale del calendario Maya del “Lungo computo”. Intitolato Perché il mondo non è finito ieri, il video sfata i miti proposti dai catastrofisti che cercano di fare soldi con le paure della gente.

Ma perché l’agenzia spaziale si preoccupa di rilasciare un video per il 22 dicembre (vale a dire un giorno dopo il “giorno del giudizio”) una settimana prima?

Il sempre vigile Alan Boyle della NBC gliel’ha chiesto e ha ricevuto questa risposta.
“Il teaser del video spiega tutto: ‘La NASA è così sicura che il mondo non finirà il 21 dicembre, che hanno già rilasciato un video per il giorno dopo’ “, dice Tony Philips, scrittore ed editor per la NASA. “Mi sembrava un modo più leggero e creativo di trattare il tema rispetto ad altri che abbiamo visto. Alcune persone ne sono rimaste confuse, ma non tutte. L’approccio poco ortodosso è sicuramente un modo per cominciare la conversazione, quello era il nostro obiettivo fin dall’inizio”. (Il grassetto è mio)

Mentre questo può sembrare avere un senso, mi sono stato lasciato sbattere la testa sulla scrivania. Continuo a sentire voci confuse: “Se la NASA era così convinta che il mondo non finiva il 21 dicembre, perché non hanno rilasciato un video sul 22 dicembre… il 22 dicembre? La NASA sa qualcosa che noi non sappiamo?”

Gestire la fine del mondo

Fino ad oggi, la NASA ha gestito l’assurdità della “fine del mondo Maya” ottimamente. L’agenzia prima ha stigmatizzato gli scenari apocalittici dei film apocalittici tipo “2012″ nel 2009. Da allora hanno abbattuto ogni teoria cosmologica che presentasse difetti.

David Morrison, scienziato della NASA, ha combattuto la disinformazione per molti anni con le domande inviate al suo sito “Chiedi a un astrobiologo” (un’eccellente sintesi delle questioni messe in campo da Morrison può essere trovato qui). Morrison attribuisce la paura del giorno del giudizio alla “cosmofobia” – un trend in crescita che si basa sulla paura della gente dell’ignoto cosmico.

Gli scenari apocalittici come un pianeta X (o Nibiru), letali tempeste solari, strani allineamenti galattici e slittamenti polari / geomagnetici rientrano tutti nella “cosmofobia”, e i catastrofisti che fanno soldi coi libri sul giorno del giudizio e con la pubblicità sui loro siti, utilizzano questo fenomeno con grande effetto.

Inoltre, l’idea che ci sia una sorta di cospirazione (cioè il governo o qualche società segreta possiedono informazioni privilegiate sulla fine del mondo) è un altro fattore forte. Per molti, la NASA che sfata scenari apocalittici diversi è la “prova” che qualcosa di strano sta accadendo. Per quelle persone, niente di logico li fermerà dal credere nella sventura e nel pessimismo, nonostante le prove schiaccianti del contrario.

Cerca su Google: “Fine del mondo + Maya”

Da quando ho iniziato a sfatare il “giorno del giudizio Maya” nel 2008, non ho solo avuto un fascino per l’archeologia e la cultura Maya, sono anche rimasto confuso dalla psicologia della società. Ogni giorno, attraverso Google Alert, ricevo notizie da tutto il mondo in merito a storie pessimiste di come la gente si sta “preparando” per la “profezia Maya”.

Oggi ho letto a proposito di come un uomo d’affari cinese ha costruito dei costosi ripari sferici; guide su come discutere dei timori apocalittici con i vostri bambini; notizie su una regione della Francia che si dice essere “protetta” dalla distruzione imminente (c’è anche un rifugio turco); e le avvertenze riguardanti perturbazioni in una scuola di Chicago, solo per citarne una manciata.

E i discendenti dei Maya che attualmente vivono in America centrale? Beh, sono sconcertati. Si stanno avvicinando al 21 dicembre con positività, perché questo è un momento di festa e di rinnovamento per la cultura Maya – non un momento di terrore, paura e inquietudine.

“Per noi, questo 21 dicembre è la fine di una grande era e anche l’inizio di una nuova era. Rinnoviamo le nostre convinzioni. Rinnoviamo una serie di cose che ci circondano”, ha dichiarato José Manrique Esquivel, un discendente degli antichi Maya. Esquivel accusa quelli che si sono approfittati per travisare la sua cultura, trasformando questo evento altamente spirituale in un circo del giorno del giudizio. Suona familiare, vero?

Un’altra settimana di stupidità

Quindi, abbiamo solo un’altra settimana per la stupidità del giorno del giudizio, ma ci sono molte persone che sono veramente preoccupate per questo venerdì. Per quelli, il fattore “e se?” è forte. Ma questo “e se?” è stato fabbricato da pochi cospiratori a scopo di lucro – non dai Maya che non hanno mai predetto il giorno del giudizio. In realtà, non ne hanno fatto nemmeno allusioni. È un raggiro, un imbroglio, una truffa. Niente di più, niente di meno. La data finale del 21 dicembre non è nemmeno scritta nella pietra! Non si è neanche completamente certi su quando finisca il calendario del Lungo Computo.

Purtroppo, la mente umana ha la tendenza ad attribuire una certa profezia o superstizione alle date coincidenti. La logica è questa: il 21 dicembre 2012 è il giorno più buio dell’anno (per l’emisfero settentrionale – è il solstizio d’inverno), e quindi può anche essere l’Apocalisse.

E così, torniamo di nuovo al video della NASA. Anche se ammiro lo sforzo, il rilascio di un video sul 22 dicembre fa poco per calmare le persone che sono veramente preoccupate per il 21 dicembre. ‘E se’ la NASA stesse coprendo qualcosa? ‘E se’ hanno pubblicato quel video una settimana prima perché sanno che non potranno mandarlo in onda sabato? Non dovete credermi sulla parola, basta scorrere gli oltre 4000 commenti sulla pagina di YouTube del video per vedere che alcune persone si stanno facendo queste domande. Certo, la maggior parte delle persone “l’hanno capito”, ma quelle non sono le persone di cui dovremmo essere preoccupati.

Celebrate, non temete, i Maya

Per fortuna, la NASA e i media scientifici in generale hanno fatto un lavoro fantastico nel confrontare la “stupida-scienza” dei vari scenari apocalittici che non avverranno il 21 dicembre. Così, NASA, per favore ora non diventate tutti creativi con il giudizio universale proprio quando siete in dirittura d’arrivo. L’approccio non ortodosso può essere un “inizio di conversazione”, ma ci sono già un sacco di conversazioni in corso senza trucchi.

Per quanto riguarda la cultura Maya, la loro civiltà antica e i loro discendenti moderni, propongo un brindisi (il 21 dicembre) a un sistema di calendario incredibile. Il Lungo Computo non solo rappresenta un mezzo ingegnoso per documentare il tempo, è una testimonianza del fascino senza tempo che abbiamo verso una cultura che stiamo appena iniziando a conoscere. Il Lungo Computo è l’ultimo respiro degli antichi Maya, quindi suggerisco di celebrare – e non averne paura – questo giorno memorabile.

Discovery

Vedi anche:

Il più antico calendario Maya conosciuto – che svela una data posta a distanza di 7.000 anni nel futuro.

La fine del mondo nel 2012? Il calendario Maya spiegato

L’INAH riconosce un secondo riferimento maya al 2012

2012: Sei miti sulla fine del mondo sfatati

http://ilfattostorico.com/