Padre Amorth, il più celebre esorcista italiano, non ha dubbi. Noi sì, su di lui.
Padre Amorth, il più celebre esorcista italiano, non ha dubbi: anche pratiche orientali apparentemente innocue come lo yoga sono, a suo avviso, subdole e pericolose. “Pensi di farlo per scopi distensivi ma porta all’ induismo. Tutte le religioni orientali sono basate sulla falsa credenza della reincarnazione”.
Padre Amorth, il più celebre esorcista italiano, non ha dubbi: anche pratiche orientali apparentemente innocue come lo yoga sono, a suo avviso, subdole e pericolose. “Pensi di farlo per scopi distensivi ma porta all’ induismo. Tutte le religioni orientali sono basate sulla falsa credenza della reincarnazione”.
E ANCHE HARRY POTTER – L’ anziano prelato – autore di libri tradotti in 28 lingue e ha al suo attivo circa 70mila esorcismi da quando, nel 1986 gli è stato affidato l’incarico di esorcista della Diocesi di Roma – intervistato in occasione della settima edizione di Popoli e Religioni – Umbria Int. Film Fest, torna anche a scagliarsi contro Harry Potter, il maghetto più famoso del mondo. L’ idolo letterario e cinematografico di tanti bambini è infatti, secondo l’ esorcista, testimonial della “magia” nonostante sia venduto “anche nelle librerie cattoliche”.
I COMPLOTTI DI SATANA – Si pensa – sostiene Padre Amorth – che sia un innocuo libro per ragazzi, ma porta alla magia e, quindi, porta al male. Anche in Harry Potter il demonio ha agito in maniera nascosta e furba, sotto forma di poteri straordinari, magie, maledizioni” L’esorcista non dimentica di mettere sempre tutti in guardia dagli artefici del demonio, “Satana è sempre nascosto e la cosa che desidera di più è che non si creda alla sua esistenza. Studia ognuno di noi e le sue tendenze al bene e al male, e poi suscita le tentazioni”. La scienza? “Non è in grado di inventare neanche una cicca. Lo scienziato è solo uno scopritore di qualcosa che Dio ha già creato”. I giovani? “Attenzione alle discoteche. Nella maggior parte dei casi l’ itinerario è d’ obbligo: l’ alcool, il sesso, la droga, la setta satanica”.
LA RISPOSTA – “Lo yoga pratica satanica? E’ un’accusa che, e’ il caso di dire, non sta ne’ in cielo ne’ in terra…”. Ribatte la fondatrice della Federazione Mediterranea Yoga, Vanda Vanni, sede centrale a Catania e scuole e associazioni di insegnati di yoga in 40 citta’ d’Italia, attiva da una dozzina di anni. E con lei i principali maestri, sentiti dall’Adnkronos. “Una teoria, se proprio cosi’ la si vuole definire, che e’ totalmente priva di qualsiasi fondamento, questa di padre Amorth. Direi, piuttosto, che si dovrebbe parlare di una colossale sciocchezza. Lo yoga – ricorda Vanni – non e’ assolutamente una religione o una pratica spirituale”. Lo yoga, sottolinea, “insegna e si basa sulla liberta’, e’ una ricerca interiore, un percorso di conoscenza che non tocca affatto la sfera metafisica e le sensibilita’ religiose e spirituali; in quanto tale, in quanto liberta’ assoluta, lo yoga non puo’ avere la benche’ minima attinenza con le pratiche o le sette sataniche, ne’ avvicinare ad esse chi lo pratica”.
PRETI IGNORANTI – Anche Giorgio Furlan, che ha fondato oltre quarant’anni fa l’Accademia Yoga a Roma, con sedi a Firenze e Bologna, ribadisce: “Ci sono diversi sentieri dello yoga, qualcuno di essi puo’ anche condurre alle teorie dell’induismo, altri sentieri sono piu’ filosofici e concettuali; ma non vi e’ alcun legame diretto, ne’ con la religione ne’ con l’antireligione e meno che meno con il satanismo”. Per Furlan, “chi afferma certe cose dimostra soltanto una cosa: di non conoscere lo yoga e di dare giudizi altamente superficiali. Anzi – confessa Furlan – la pratica dello yoga, del controllo delle pulsioni violente del sistema nervoso e dell’inconscio, ha avuto in me l’effetto di riavvicinarmi al cristianesimo e in particolare al cattolicesimo, dal quale in gioventu’ mi ero allontanato”. Conferma Franca Sacchi, fondatrice nel ’68 della Scuola di Yoga di Milano, con sede distaccata a Torino: “La nostra non e’ una religione ma una scienza, che si basa su ben seimila anni di sperimentazione a diversi livelli, ovviamente. Il collegamento con l’induismo puo’ essere possibile ma non obbligatorio; basti pensare che persino i benedettini hanno scuole di yoga, sia Italia che in India… Non credendo nell’ esistenza di Satana, non so proprio come possa contribuire alla diffusione del satanismo”.