- Le vittime dei sacerdoti pedofili potranno richiedere un risarcimento direttamente alla Curia. A stabilirlo la Giustizia inglese.
La Chiesa Cattolica è responsabile per gli abusi sessuali commessi dai propri sacerdoti. Le vittime di tali abusi potranno quindi richiedere risarcimenti per gli atteggiamenti sconsiderati degli appartenenti a Santa Romana Chiesa.
ABUSO - A stabilirlo un giudice dell’ alta corte inglese, MacDuff, accogliendo la denuncia di una donna, conosciuta come JGE, che ha accusato un sacerdote di Portsmouth di averla assalita
La Chiesa Cattolica è responsabile per gli abusi sessuali commessi dai propri sacerdoti. Le vittime di tali abusi potranno quindi richiedere risarcimenti per gli atteggiamenti sconsiderati degli appartenenti a Santa Romana Chiesa.
ABUSO - A stabilirlo un giudice dell’ alta corte inglese, MacDuff, accogliendo la denuncia di una donna, conosciuta come JGE, che ha accusato un sacerdote di Portsmouth di averla assalita
in un orfanotrofio a Hampshire. Il giudice ha anche deciso che per quanto non ci sia un legame specifico tra la curia di riferimento e il sacerdote, ci sono “responsabilità specifiche” che è necessario riconoscere. “Il sacerdote, nel suo ufficio -ha dichiarato il giudice-. conscio della potenza dei suoi abiti e della sua funzione di uomo di fiducia, in rappresentanza della Chiesa e dei messaggi che questa gli ha insegnato, ha abusato delle sue funzioni”.
COLPE DIVISE – E’ la prima volta che una Corte stabilisce una relazione tra un sacerdote cattolico e la sua curia di riferimento, quasi come se ci fosse un rapporto di lavoro. Rappresenta, inoltre, un precedente che farà giurisprudenza per casi futuri. La Chiesa si trova così in un terreno incerto. Anche se ha ottenuto la possibilità di ricorrere in appello, fosche nubi si alzano per tutti coloro che si son macchiati di tali reati.
L’ APPELLO NO – La possibilità di un ricorso in appello non è piaciuta alla vittima, JGE: ”Sono ovviamente soddisfatta per la responsabilità e il risarcimento, ma sono furente per la possibilità di presentare appello. La Chiesa non mi ha dato alcun sostegno. Nessuno mi ha contattato. Ignorano le vittime. Questa decisione non fa altro che tenere viva questa storia, e speravo di averla chiusa per sempre”.