Non è la prima volta che su queste pagine si parla dell’ inquinamento elettromagnetico provocato dalla selva di antenne a servizio della Chiesa per trasmettere la parola di dio. Sparse su tutto il territorio nazionale, e concentrate soprattutto nel Lazio, le mega-antenne “sante” sono da sempre nel mirino di ambientalisti e semplici cittadini che continuano a lottare contro la “potenza” killer delle antenne di Radio Vaticana. Anni di denunce, processi, manifestazioni, condanne, assoluzioni… e chi più ne ha, più ne metta. Una vicenda infinita che ormai conoscono tutti. Perché, allora, ritornarci sopra ancora una volta? Se, a quanto sembra, per volere “divino”, non si riesce a trovare la soluzione richiesta da quanti temono (a ragione) per la loro salute, a che serve parlarne ancora? Serve, eccome se serve! E non è certo per manie persecutorie nei confronti della Chiesa in sé (della quale, almeno per chi scrive, meno si parla e meglio è), ma perché alcune informazioni è giusto che vengano veicolate, soprattutto quando si tratta di denunciare furbizie e malcostume che i rappresentanti sulla terra di un dio cristiano dovrebbero (a giudicare da quanto predicano) rifuggire e condannare.
Quindi, bene ha fatto il sito Informare per Resistere a pubblicare un articolo che spiega come, praticamente ovunque e non solo in Italia, non solo le antenne proliferano, ma vengono addirittura camuffate. Ed ecco, dunque, che nella Basilica di Fourvière le antenne per la telefonia mobile si trasformano miracolosamente in una croce; che a Le Clocher de la Charité, nel pieno centro di Lione, uno dei più grossi impianti di antenne per la telefonia mobile è abilmente camuffato con un pannello nascosto all’interno del campanile. Un’altra croce-antenna spunta sulla Chiesa di St Vital Montreal – Canada e tante altre antenne per miracolo si trasformano in croci sante o in artistiche cupole, cupolette, pannelli e pannellini con disegni futuristici o santini accattivanti.
Wi-Fi a go-go anche per la Chiesa, dunque! In fondo, se la Chiesa si regge sulle favolette dei miracoli divini, perché dovrebbe rinunciare ai miracoli tangibili e reali della tecnologia? Che c’è di male? Potrebbe obiettare qualcuno! C’è tanto di male, anzi di marcio. Intanto, non è permesso a nessuno di piazzare antenne nei centri abitati e poi, se i “benedetti” prelati non avessero la piena consapevolezza che stanno commettendo un reato, perché ricorrere a questi biechi trucchetti? La verità è che il Vaticano sa bene che oltre alle parole del loro dio, diffonde anche onde killer e che i suoi fedeli, insieme a comunione e benedizione, si beccano una dose giornaliera di radiazioni elettromagnetiche che proprio tanto bene alla salute non fanno. Ma, tant’è! E’ il volere divino e questo non si cura mai del corpo che, si sa, più è martoriato e sofferente e più ci si guadagna il paradiso. E se poi nei prati celesti ci si arriva anche prima del previsto, poco male: si morirà a 30 anni tra sofferenze immani, ma l’anima sarà salva! E questa sì che è una bella soddisfazione!
Dal blog “Pensare Sognare Comunicare”http://elegitto.blog.kataweb.it/