giovedì 17 novembre 2011

“LE DONNE SONO MENTALMENTE INFERIORI”

17 novembre 2011 - Parole della candidata salafita Muna Salah in Egitto: “Non possono fare il presidente”
“Le donne sono mentalmente inferiori” e quindi “non è loro permesso candidarsi alla presidenza della Repubblica”. Lo ha dichiarato a un quotidiano la candidata della corrente salafita Muna Salah, la quale ha sottolineato che le donne “sono anche meno religiose”. La sua candidatura alle elezioni parlamentari del 28 novembre,
le prime che si svolgeranno in Egitto dopo la caduta dell’ex presidente Hosni Mubarak, è giustificata dal fatto che “la carica di deputato implica un’ autorità parziale e non totale, come quella di presidente della Repubblica”.


IL PROGRAMMA - Quanto al suo programma, se sarà eletta la Salah intende “applicare i dettami della sharia islamica, tra cui anche il taglio della mano ai ladri, vietare la promiscuità tra i due sessi, introdurre abiti neri per le donne e bianchi per gli uomini”. Lei stessa, che è presidente dell’associazione benefica ‘Pulpiti di luce’, indossa il niqab, ossia il velo integrale di colore nero che copre anche il volto, contro il quale il ministero degli Affari religiosi aveva lanciato lo scorso anno una vera e propria guerra. Del resto, la candidatura della Salah con il partito ‘Al-Nour’ ha suscitato numerose critiche, alle quali ha risposto risoluta: “La gente cosa ci fa con il mio aspetto? L’importante è quel che faccio”. “Dio – ha aggiunto – non guarda al vostro aspetto e al vostro corpo, ma alle vostre opere”. Quanto alla sua intenzione di battersi per la separazione dei sessi, la Salah, che ha due figlie femmine e un figlio maschio, ha svelato che una delle figlie “studia in una scuola mista per motivi particolari”, ma che non permetterà “mai e a nessuna condizione” che i figli degli altri “studino insieme”.
ANCHE SE INFERIORI… - Tuttavia, nonostante la loro “inferiorità”, le donne hanno dei compiti nella società, sia tra le mura domestiche che al di fuori, ha detto la Salah, che ha partecipato attivamente alla rivoluzione del 25 gennaio in piazza Tahrir. “Vi è un detto del profeta Maometto secondo cui le donne sono le sorelle degli uomini”, ha sottolineato la candidata, ricordando anche il ruolo svolto dalle donne all’epoca della fondazione dell’Islam e alla loro partecipazione alle guerre, ai commerci, ecc. Per quel che riguarda la sua proposta di introdurre la pena dell’amputazione della mano per i ladri, la Salah, 53 anni, si è detta convinta del potere deterrente di questa norma. “Se sarà tagliata la mano anche solo a una persona, nessuno più ruberà e non vi sarà più il teppismo”, ha spiegato la candidata, che vede nell’applicazione della sharia la cura per far fronte alla criminalità. Nei giorni scorsi, la corrente salafita ha dato il via a delle campagne con l’obiettivo di dissipare nei cittadini il timore verso questa ideologia. A questo proposito, la Salah, che ha deciso di indossare il niqab 6 anni fa, ha osservato che “la gente ha paura dei salafiti e degli islamisti, senza sapere che non c’è nessuno più sincero e migliore di loro”. I salafiti “edificheranno l’Egitto sulle fondamenta della verità”, ha concluso. (Adnkronos/Aki)