Il cristianesimo antico aveva una organizzazione comunitaria, non gerarchica, né tantomeno verticistica.
Come ci raccontano gli Atti degli Apostoli, le comunità cristiane eleggevano democraticamente i propri anziani o presbiteri (Atti 14:23), i quali non erano quindi ordinati dai vescovi e, tra l'altro, non vivevano delle offerte dei fedeli, né erano stipendiati dalla Chiesa, ma avevano un "normale" lavoro.
Ad esempio l'apostolo Paolo, fondatore di molte comunità, era un artigiano e fabbricava tende.
Dopo la fase "apostolica", durante la quale la chiesa cristiana riceveva insegnamenti e direttive dagli apostoli che risiedevano in Gerusalemme, sorse la consuetudine di costituire vescovi indipendenti in ogni città, affinché preservassero integro l'insegnamento e vigilassero sulla moralità delle comunità.
Col tempo, alcune sedi vescovili assunsero un particolare prestigio, legato all'importanza della città ove si trovavano.
Inevitabile dunque che il prestigio di Roma, la capitale dell'Impero, si riflettesse anche sull'importanza della chiesa locale e del relativo vescovo.
Ma l'evoluzione storica che ha fatto si che tutta la cristianità occidentale fosse sottomessa al vescovo di Roma è stata molto lenta e graduale.
Quando Roma iniziò a inventare motivi teologici per legittimare il proprio primato, cercando di farlo risalire direttamente a Cristo, le chiese orientali non ne vollero sapere e, anche per varie altre divergenze, si separarono, divenendo quella che oggi chiamiamo "chiesa ortodossa", o meglio "chiese ortodosse" dato che queste realtà hanno conservato l'antica struttura non centralizzata e quindi pluralistica.
Il lavoro teologico per giustificare un primato che nei Vangeli non esiste, è stato possibile interpretando forzatamente un paio di versetti, completamente astratti dal loro contesto, e soprattutto cercando di eludere i molti testi che sono invece contrastanti.
In questa scheda sarà possibile esaminare sia la versione cattolica "ufficiale" sulle origini del papato, che le controdeduzioni storiche e teologiche..
L'idea di costituire CAPI SPIRITUALI non solo non è presente nei Vangeli, ma rappresenta il CAPOVOLGIMENTO e la TOTALE NEGAZIONE di ciò che Gesù insegnava.
Innanzitutto, PAPA significa PADRE.
Ma Gesù secondo i Vangeli avrebbe detto: "Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il padre vostro, quello che è nei cieli" (Matteo 23:9)
Ma Gesù secondo i Vangeli avrebbe detto: "Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il padre vostro, quello che è nei cieli" (Matteo 23:9)
Su quale passo del vangelo la Chiesa Cattolica fonda l'idea che debba esserci un "vicario di Cristo"?
Su questo: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto nei cieli".
Quali sono gli argomenti in assoluto contrasto con l'idea secondo la quale con questa frase Pietro sarebbe stato nominato "papa"?
1) Innanzitutto, non è ammissibile isolare questo passo del vangelo dal resto dei testi canonici. Se fosse vero che con queste parole Gesù intendeva fare di Pietro "il primo papa", ci sarebbe almeno qualche allusione negli Atti degli Apostoli, nelle Lettere di Paolo, o nel resto del Nuovo Testamento.
Invece, non risulta nemmeno una sola volta che Pietro abbia esercitato nella chiesa primitiva una funzione di comando.2) Si noti che soltanto il Vangelo di Matteo riporta il brano "tu sei Pietro...", quantunque anche Marco e Luca narrino la medesima scena (Marco 8:27-30 e Luca 9:18) e Giovanni ne faccia un accenno (Giovanni 6:68-70).
Questo è molto strano. TRE su QUATTRO evangelisti non riferiscono le parole che sarebbero la base di tutta la costruzione della dottrina sul papato. E' evidente che non le avevano interpretate nel senso dato dalla chiesa cattolica.3) Si osservi ancora una cosa molto interessante: LE STESSE parole rivolte da Gesù a Pietro sono letteralmente ripetute A TUTTI I SUOI ASCOLTATORI, appena 2 capitoli dopo (Matteo 18:18):"...tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo, e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo".Quindi, per il vangelo di Matteo, "essere pietre viventi con il potere di legare e sciogliere" non significa avere privilegi autoritari, significa semplicemente ENTRARE nella nuova dimensione del "regno di Dio", ottenere la liberazione per mezzo dell'esperienza di fede.Ciò che valeva per Pietro doveva valere per tutti i seguaci di Gesù, che si proponeva infatti di costruire (in alternativa al tempio ebraico) un nuovo tempio (simbolico) fatto di "pietre viventi", ovvero DI PERSONE. Dunque, la FEDE al posto delle fredde PIETRE, l'INTERIORITA' al posto dell'ESTERIORITA'.4) Poco dopo la scena del "tu sei Pietro", gli apostoli discutono ancora per sapere chi di loro fosse il maggiore, il che sarebbe incomprensibile se Gesù avesse inteso nominare Pietro come capo della chiesa.
Tantopiù che Gesù, anziché risolvere la disputa indicando Pietro, afferma che il maggiore è colui che sa essere umile come un piccolo fanciullo.5) Dopo il suicidio di Giuda, gli 11 apostoli rimasti decidono di sostituire l'apostolo traditore con un nuovo apostolo. Ma anziché rimettersi al giudizio di Pietro, come avrebbero dovuto fare se veramente Pietro era il primo papa, decidono di tirare a sorte il nominativo del prescelto.
Oltretutto, non è neppure Pietro che suggerisce i 2 nomi proposti (vedi Atti degli Apostoli, 1:23-26)6) Quando gli apostoli e gli altri cristiani seppero che Pietro aveva alloggiato in casa di pagani, contrariamente agli usi degli ebrei, Pietro non si comporta "da papa", esigendo obbedienza alle sue decisioni, ma si giustifica di fronte a tutta la chiesa.7) Quando si riunisce il primo Concilio a Gerusalemme, non appare che sia presieduto da Pietro, che pure era presente, bensì da Giacomo, uno dei fratelli di Gesù.
Le decisioni del Concilio vengono annunziate non in nome di Pietro, ma degli apostoli e degli anziani. (Atti cap. 15).8) In Atti 8:14 si dice che Pietro e Giovanni furono mandati in Samaria dagli apostoli che erano rimasti a Gerusalemme. Ma un papa non è mandato da nessuno!9) Nella Lettera agli Efesini (4:11) Paolo scrive: "E' Cristo che ha dato gli uni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori". In questo passo, dove sono menzionati i 5 ministeri presenti nella primitiva chiesa cristiana, non si fa menzione del papato,. il che sarebbe stato indispensabile se a quel tempo fosse esistito.10) Tutto ciò che riguarda i rapporti, spesso contrastati, fra Pietro e Paolo, esclude senz'altro che si possa parlare di una supremazia di Pietro, o di un qualsiasi suo primato, onorifico od effettivo. Infatti:
in nessuna delle sue numerose epistole Paolo ha accennato al (presunto) papa Pietro quando Paolo decide di recarsi a Gerusalemme per esporre il suo programma, dice: "Giacomo, Pietro e Giovanni, che sono considerati delle colonne, dettero a me e a Barnaba la mano di associazione perchè noi andassimo (a predicare) ai pagani e loro agli ebrei" (Galati 2:9).
Dunque il presunto papa Pietro in questo passo è presentato semplicemente come una delle "colonne" della chiesa, e non è neppure nominato per primo! Paolo ignorava a tal punto un eventuale "primato" di Pietro, che in Galati 2:11 scrive: "Quando Pietro venne ad Antiochia io gli resistei in faccia, perché egli era da condannare"
Quale è dunque il vero significato delle parole: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa"?
Queste parole vogliono chiaramente dire che l'apostolo Pietro, avendo manifestato esplicitamente la sua fede, diviene storicamente il "primo cristiano", non il primo papa!
Lo stesso Pietro ha definito i cristiani "come tante pietre viventi che, entrando nella struttura dell'edificio, formano una casa spirituale" (1a Epistola di Pietro 2:5)
Anche i PADRI DELLA CHIESA (San Giovanni Crisostomo, Origene, Giustino martire, san Cipriano, Sant'Ambrogio, Sant'Agostino e altri) interpretarono il passo di Matteo nel senso di vedere in Pietro il "prototipo" del semplice discepolo, non certo una "autorità".
Al di là di singole citazioni, l'intera lettura dei Vangeli fa chiaramente intendere che Gesù aveva un concetto assai negativo delle cosiddette "autorità religiose". Ai sacerdoti del suo tempo egli disse che i ladri e le prostitute sono più vicini al regno di Dio di loro, perché le persone che ostentano religiosità rischiano di essere ipocriti, cosa che Gesù detestava profondamente.