domenica 25 marzo 2012

Per il Papa ci sono vittime buone e cattive

Per il Papa ci sono vittime buone e cattive
Durante la visita in Messico Ratzinger ha un colloquio con i familiari di chi è morto per mano dei narcotrafficanti.


Benedetto XVI ha potuto incontrare brevemente ieri, per iniziativa del presidente messicano Felipe Calderon, un gruppo di otto familiari di vittime della criminalita’ organizzata.

LE VITTIME – Si tratta – secondo quanto si e’ appreso – delle madri di un sequestrato, di un poliziotto federale assassinato, e di quattro giovani fatti sparire dalla delinquenza organizzata, delle sorelle di una vittima di un sequestro e di una studentessa universitaria uccisa dal fuoco incrociato in una sparatoria, della moglie di un militare caduto in un’operazione contro il crimine organizzato, e della vittima di un sequestro, poi liberato.

E MACIEL? – Non si e’ potuto realizzare invece l’incontro del Papa con le vittime del sacerdote stupratore, Marcial Maciel. I vescovi messicani non hanno ritenuti opportuno proporlo e da parte delle vittime dei Legionari di Cristo, “c’e’ stata – ha spiegato il portavoce della Santa Sede ai giornalisti – aggressivita’ nel chiedere l’incontro e se si diceva di voler incontrare il Papa, non lo si voleva poi ascoltare in maniera profonda.

LE CRITICHE – Tra l’altro, padre Lombardi ha respinto le critiche mosse dalle vittime di Maciel all’allora cardinale Ratzinger – che divenuto Papa tolse in breve tempo ogni autorita’ e prerogativa sacerdotale al sacerdote messicano proprio sulla base dei riscontri e delle indagini precedenti – e a Giovanni Paolo II, rivelando in proposito che la sua buona fede e’ stata riconosciuta nel corso del processo di beatificazione. (AGI)

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