martedì 20 marzo 2012

Nuova edizione del rapporto dei vittimisti cristiani

L’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa ha diffuso una versione aggiornata del Rapporto in cui enumera le discriminazioni di cui sarebbero vittima i cristiani in Europa.


La prima edizione, nel 2010, non si imbarazzava nell’elencare casi quali il lancio di uova contro Giuliano Ferrara. L’edizione 2011 è stata significativamente presentata ieri: una data non casuale, come ricorda Avvenire. Cadeva infatti un anno esatto dalla sentenza della Grande camera della Corte europea dei diritti dell’uomo con cui respinse il ricorso della socia Uaar Soile Lautsi contro la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche. Ricorso che, evidentemente, è stato interpretato come il non plus ultra della cristianofobia.

Il Rapporto 2011 elenca 180 episodi: tra essi, il fatto che a Jersey “i postini si sono rifiutati di distribuire in tutte le case cd contenenti registrazioni del Vangelo di san Marco”. Strano che Avvenire enfatizzi l’episodio, visto che a suo tempo celebrò l’elogio degli autisti genovesi che avevano annunciato di non voler guidare gli ateobus della campagna Uaar. Se tanto ci da tanto, quell’episodio può dunque oggi, a buon diritto, essere a sua volta definito “ateofobo”.

Per la cronaca, gli episodi di “aperta intimidazione” (come li definisce Avvenire) che sarebbero avvenuti in Italia, oltre al più volte citato caso Lautsi vs Italy, sono:
- la protezione accordata agli egiziani di origine copta in occasione della celebrazione del loro Natale;
- l’interruzione di una messa tenuta da un sacerdote omofobo;
- la sostituzione, a Novara, del tradizionale barbecue a base di salamelle, con angurie, in occasione della tradizionale festa dell’Assunzione, deciso per rispetto del Ramadan (gli estensori del rapporto, benché fanatici cristiani, sono riusciti a confondere l’Assunzione con l’Ascensione);
- l’irruzione delle Femen in piazza san Pietro;
- la distruzione di una madonnina durante la manifestazione degli indignati a Roma;
- una vignetta di Vauro contro il papa;
- la campagna contro l’esenzione Ici della Chiesa.

Forse è tempo che anche i non credenti documentino gli episodi di “intolleranza e discriminazione che subiscono”. Che, nel loro caso, sono purtroppo veri, e non il frutto di propaganda di una maggioranza sempre più vittimista, gelosa custode dei propri privilegi.

http://www.uaar.it/news/2012/03/20/nuova-edizione-del-rapporto-dei-vittimisti-cristiani/

immagine: web