martedì 27 marzo 2012

L’altra faccia del Papa a Cuba

Coprifuoco obbligatorio, arresti preventivi, repressione degli oppositori. La Chiesa che dice?   

E’ sbarcato a Cuba Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, per la prima delle due tappe nell’isola caraibica, una delle ultime frontiere del socialismo reale – “ideologia superata dalla storia”, l’ha definita il Papa sull’aereo che lo avvicinava all’isola dal Messico, dove si trovava poche ore prima.


LA VETRINA - Al suo sbarco nell’isola, il Papa ha trovato folle osannanti: “Oltre 200 mila persone alla messa nella Plaza Antonio Maceo di Santiago de Cuba”, scrivono le notizie di agenzia, celebrazione a cui ha voluto partecipare anche Raul Castro, il fratello del Lider Maximo ormai ritirato e malato. “Dopo la prima tappa cubana a Santiago, seconda citta’ dell’isola, il Papa vola oggi all’Avana”, scrivono le notizie a disposizione, “dove lo attendono gli incontri con i vertici della Repubblica: in primo luogo ancora lo stesso Raul Castro, che gia’ lo ha accolto all’arrivo sul territorio cubano, e forse l’anziano e malato Fidel, che potrà replicare cosi’ la storica stretta di mano del ’98 con Wojtyla”.

Onori militari per il primate della religione Cattolica nel mondo, salutato anche con “21 salve di cannone”, e saluto di benvenuto del presidente che ha evidenziato “gli stretti rapporti fra la Chiesa e Cuba”.

REPRESSIONE - Ma non ci sono solo luci nell’arrivo del Papa: la frase sul marxismo, pronunciata in volo, acquista tutta un’altra dimensione se si pensa che il regime cubano, in vista della vetrina pontificale, ha dato il via ad una serie di arresti generalizzati contro gli attivisti per i diritti umani. E’ la “la questione dissidenti”, reclusioni ‘preventive’ operate dal regime, senza contare l’imposizione del ‘coprifuoco’ delle autorita’ cubane contro gli attivisti dei diritti umani, proprio in occasione della visita del Papa”. Qualche voce si leva dalla folla, subito repressa: “Un uomo ha cercato di avvicinarsi al palco dell’altare gridando slogan contro il comunismo e per la liberta’. Poi il piccolo trambusto e’ in breve rientrato con l’inizio della celebrazione”. A questo proposito Padre Federico Lombardi ha parlato chiaramente: ognuno ha diritto di manifestare le proprie idee, ma senza “disturbare le celebrazioni religiose”.

di

http://www.giornalettismo.com/archives/222388/laltra-faccia-del-papa-a-cuba/