mercoledì 21 marzo 2012

L’aborto a ostacoli

L’aborto a ostacoli
Non potendo vietare l’interruzione di gravidanza le destre reazionarie e i fanatici religiosi puntano a renderla sempre più difficile.



In tutto il mondo gli stessi trucchi e le stesse miserie per sabotare l’applicazione di una legge sgradita.

IL DILEMMA – Cosa deve fare un buon cristiano se l’aborto è un diritto che nemmeno la maggioranza dei cristiani si sente di mettere in discussione? Se lo sono chiesti in molti da quando l’aborto ha smesso di essere illegale in molti paesi e la risposta è stata quella di provare a sabotare la legge.

I METODI- Ci hanno già provato anche in Italia, con i consultori cattolici messi sulla strada delle abortienti e con l’offerta dei funerali per i feti in Lombardia. Un provvedimento approvato in fretta senza pensare alle conseguenze, giusto per presentarsi chiedere alle abortienti se desiderano che il feto venga buttato in discarica o sepolto al cimitero. Una maniera come un’altra per farle sentire assassine, poco importa se poi non hanno pensato al cimitero e i fetini sono dovuti rimanere in frigo per mesi.

LE VOGLIONO AIUTARE - Iniziative sempre presentate sotto forma aiuti o un venire incontro alle poverette, ma che si risolvono in un’agonia per chi si rivolga alle strutture pubbliche e sia costretta ad ogni asso ad incontrare qualcuno che le dice che sta uccidendo un essere umano. Che è la posizione della Chiesa e di molti cristiani, un’dea che serve ad equiparare l’aborto all’omicidio, perché dire che un embrione è una persona non serve ad altro ed è un’idea del tutto indimostrata.

NEGLI USA- Negli Stati Uniti non sono messi meglio, in alcuni stati si assiste a una vera e propria battaglia a svuotare il diritto all’aborto, rendendolo un percorso ad ostacoli sempre più alti. In Idaho ad esempio oltre ai consulenti come abbiamo in Italia (in genere volontari devoti privi della minima preparazione), le donne devono affrontare due ecografie, perché i legislatori vogliono essere sicuri che non imbroglino queste madri assassine. Così hanno imposto una seconda ecografia, da effettuarsi rigorosamente con il metodo che prevede la penetrazione vaginale della sonda, così imparano.

LA TEORIA -In teoria questa seconda ecografia dovrebbe servire a stanare le furbe (???), ma in pratica non serve che a infliggere un’inutile angheria a tutte le donne che ricorrono all’interruzione di gravidanza, anche a quelle che lo fanno per motivi di salute e che di ecografie ne hanno già fatte a decine.

L’ECCEZIONE SGRADITA - Ma non basta, perché la regola prevede un’eccezione per le donne vittime di stupro. “E se queste assassine dichiarano di essere stuprate per abortire con comodo?”. La domanda se la dev’esser posta il senatore Chuck Winder, che si sta battendo perché i medici indaghino sullo stupro e se per caso le donne in questione potrebbero essere teoricamente rimaste incinta di altri, nel qual caso niente favoritismi.

ANGHERIE - Altra inutile angheria, perché già ora prima di abortire le povere donne devono fare un’ecografia e nello stato le fanno quasi esclusivamente nei “crisis pregnancy center“, tutti gestiti da associazioni vicine agli antiabortisti.

DECIDONO GLI UOMINI – Ovviamente agli uomini che scrivono e pronunciano bestialità del genere non importa nulla delle donne e ancora meno dei bambini non nati. Si tratta semplicemente di mostrarsi attivi e combattivi agli occhi di quella parte d’elettorato un po’ fanatica e ai pastori che la pascolano. Così, tentando l’exploit di punto in bianco senza saperne nulla e al solo scopo di rendere più difficile l’aborto, si producono orrori del genere e la ragione resta a dormire.

http://www.giornalettismo.com/archives/215775/l%e2%80%99aborto-a-ostacoli/