Il clochard 70enne che ha sparato e colpito il segretario dell'arcivescovo di Firenze, don Paolo Brogi, ha minacciato anche monsignor Giuseppe Betori, ma non ha esploso colpi contro di lui. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, l'aggressore è entrato dall'ingresso posteriore dell'arcivescovado, mentre l'auto di monsignor Betori stava entrando dalla porta del garage.
Quando don Brogi è sceso dall'auto, il clochard ha chiesto di parlare con l'arcivescovo, ma don Paolo ha detto che al momento non era possibile. A quel punto il 70enne ha esploso un colpo di pistola ferendo il segretario dell'arcivescovo, mentre monsignor Betori era ancora seduto nell'auto.
Secondo quanto emerso, il barbone era in stato confusionale e ubriaco. Dopo l'aggressione è fuggito, ma è stato bloccato e fermato poco dopo dalla polizia.
