martedì 1 gennaio 2013

Un rivoluzione nel mondo delle riserve di idrocarburi

Perforazioni in orizzontale permettono di estrarre gas dalle argille
 
Stanno davvero finendo gli idrocarburi liquidi e gassosi, come il petrolio e il gas? No, parola del Nic. Se gettassimo uno sguardo al 2030 vedremmo ancora auto a benzina o a gas? Si, statene certi. I sogni di auto elettriche, silenziose e non inquinanti non si avvereranno così presto. Parola del Nic, ossia del National Intelligenze Council degli Stati Uniti (una coalizione di 17 Agenzie del Governo degli Stati Uniti che studiano le strategie economico-politiche a lungo termine), che hanno appena redatto un quadro di come sarà il nostro pianeta nel 2030. Perché un’affermazione così sicura? Perché gli shale gas, che hanno fatto irruzione nello scenario energetico negli ultimi tre anni stanno radicalmente cambiando il mercato energetico mondiale. Gli shale gas, sono idrocarburi definiti “unconventional”, cioè non convenzionali, anche se sono del tutto identici e quelli tradizionali.

Anche in Italia
La distribuzione accertata delle riserve di shale gas
Sono così definiti perché non è convenzionale il giacimento in cui si trovano. La roccia che li contiene infatti, è solitamente un’argilla e quindi del tutto impermeabile, mentre il gas convenzionale si trova in rocce permeabili, tra granuli di sabbia. Ma oggi grazie a perforazioni orizzontali (vedi disegno d’apertura) e soprattutto grazie alla fratturazione idraulica delle rocce, l’estrazione dei shale gas è divenuta fattibile ed economicamente valida. Questo ha fatto si che, praticamente di colpo, gli Stati Uniti si sono visti raddoppiati i giacimenti di gas e ciò li porteranno entro breve ad essere i maggiori produttori al mondo di gas e a diventare autosufficienti in campo energetico per almeno i prossimi 60-70 anni. Ma quel che è interessante (sotto l’aspetto riserve) è il fatto che i shale gas non si trovano solo negli Stati Uniti, ma anche in molti altri Paesi (clicca sulla cartina a fianco). Oltre ad Algeria e Libia, importanti giacimenti si trovano in Canada, in Cina, in Argentina, in Brasile, in Messico, in Sud Africa, in Australia e in Europa. Se ne trovano soprattutto in Polonia, in Francia, ma anche in Norvegia e Svezia e, anche se da definire nelle quantità, in Italia. Certo è che spostando in là la fine dell’uso degli idrocarburi come base per la produzione di energia si fa crescere la produzione di anidride carbonica nell’atmosfera con conseguenze davvero importanti per i mutamenti climatici.