mercoledì 25 gennaio 2012

I TRAVESTITI DELLA FEDE

Parlare di errori della Chiesa, non é solo un eufemismo, ma una vera opera di mistificazione.
Il termine appropriato e più attinente alla realtà dei fatti è “crimini”. Queste vergogne si sono consumate in tutto l’arco temporale della sua missione di evangelizzazione, con una cadenza impressionante, fino ai giorni nostri.
Poi la Chiesa, dopo svariati secoli, quando anche la storia, confondendosi con l’ immaginario, trasfigura le devastazioni in eroiche gesta 
dal sapore epico, la retorica delle tardive e mirate scuse, arriva puntuale, certa della comprensione univoca del branco di allocchi.
La Chiesa, da sempre, è stata il rifugio degli omosessuali e dei pedofili, perseguitati ed emarginati dalla stessa Chiesa Cattolica. Additati come pervertiti e sacrileghi e per questo, impediti e nell’impossibilità di potere condurre un’esistenza degna e sostenibile, hanno, per una logica perversa, cercato riparo e conforto fra le braccia dei proprio canefice, nella nuova veste di servitori di Dio. Chiaramente, non solo il problema è rimasto irrisolto, ma si è amplificato, sconfinando nella routine quotidianità, attestandosi come un male fisiologico dell’umana esistenza. Non ricordo così tanti casi di pedofilia, riconducibile ad altri ambienti!


Le crociate furono una serie di guerre, combattute tra l’XI e il XIII secolo fra eserciti raccolti da regni cristiani europei ed eserciti musulmani prevalentemente sul terreno dell’Asia minore e nel Mediterraneo orientale; una nefasta opera di proselitismo violento.
Tra il 1906 e il 1221 hanno avuto luogo, su iniziativa dei papi, sette crociate in “Terra Santa” in Palestina che, secondo la stima dello scrittore Hans Wollschager (Pellegrinaggi armati a Gerusalemme), nel loro insieme, sono costate la vita di oltre 22.000.000 di persone. Manca ancora un esplicito riconoscimento di colpa nei confronti delle vittime musulmane delle crociate; ma – forse – ciò dipende anche dal giudizio storico tutt’altro che univoco sui singolari «pellegrinaggi armati» medievali che volevano riaprire alla devozione cristiana i Luoghi santi.
Certo, oggi tutto finisce nel migliore dei modi. Ma Copernico per secoli ha causato paure e condanne. Giordano Bruno, il primo a trarre le conseguenze filosofiche dalle sue teorie, vedendo in esse un riferimento sicuro per la tesi dell’infinità dei mondi, chiuse i suoi giorni sul rogo. E Galileo Galilei, che con le sue osservazioni astronomiche provò la validità dell’ipotesi eliocentrica, fu costretto ad abiurare in ginocchio. Eppure il suo Dialogo sopra i due massimi sistemi aveva addirittura un doppio imprimatur. Ma non bastò. Occorreva far dimenticare in ogni modo quella dannata ipotesi di Copernico.
L’Inquisizione è stata quell’istituzione ecclesiastica fondata dalla Chiesa cattolica per indagare e punire, mediante un aposito tribunale, i sostenitori di teorie considerate contrarie all’ortodossia cattolica.
Il vocabolario Zanichelli della lingua italiana, alla voce “Inquisizione”, dopo avere chiarito l’etimologia del termine e il suo uso all’interno del diritto canonico, ne indica un significato esteso: “Indagine fatta con metodi e procedimenti arbitrari e crudeli. Dal Devoto – Oli: “Inchiesta speciale, svolta con una procedura arbitraria o ad ogni modo lesiva dei diritti, della libertà, della dignità dell’individuo.
Tra il 1227 ed il 1235 fu instaurata l’Inquisizione contro le “streghe” e contro gli “eretici” con una serie di decreti papali.
Nel 1252 Papa Innocenzo IV autorizzò l’uso della tortura per estorcere “confessioni” di stregoneria da parte delle donne sospettate. Questo papa criminale, alla sua morte fu sepolto nel Duomo di Napoli con una iscrizione che inizia con queste parole: Hic superis dignus, requiescit Papa benignus!
Successivamente, Alessandro IV diede all’Inquisizione ogni potere di torturare ed uccidere, in caso di stregoneria coinvolgente l’eresia.
5 Dicembre 1484: Papa Innocenzo VIII emette la bolla “Summis desiderantes affectibus” sulle streghe, che ordinava di inquisire sistematicamente, per scoprire torturare e giustiziare le streghe in tutta Europa.
Un milione di donne torturate e uccise dalla chiesa nell’arco di cinque secoli!
Anche se vi furono singole iniziative eroiche di alcuni cattolici, quello che più indigna è il silenzio-assenso di quel papa, Pio XII. Non si può dire che non avesse visto: il 16 ottobre 1943 venivano rastrellati a Roma mille e più ebrei e ne tornarono solo 17; “il tutto sotto le finestre del papa”, come ha commentato l’ambasciatore tedesco in Italia Von Weizsacher. Non rappresentava certo l’amore di Cristo, con gli occhi chiusi sullo stermino del popolo eletto di Dio, né tantomeno l’immagine di un Giovanni Battista che non ebbe paura di contrastare, con tutta la sua valenza, la malvagità di un re Erode, forse più temibile di Mussolini.
Quei tanti che sono morti per la Chiesa, passano sotto il nome cristiani, quelli in affari con la Chiesa, di cattolici.
La chiesa, oggi, è una big company; una grande compagnia quotata nella borsa celeste che ha immesso sul mercato dell’anima, titoli altamente tossici di natura indebitamente spirituale che a breve, in virtù del loro effimero valore, causeranno la bancarotta fraudolenta del Clero secolare.
Questa loggia satanista dall’indole autoritaria e opportunista, rastrella denaro nei modi più infidi e con l’ausilio di strategie degne solo di uno sofisticato ragioniere del male.
Fa pervenire, ad esempio, (esentasse) nelle case di milioni di famiglie, letterine con santini e martiri sofferenti, implorando carità cristiana per i bisognosi (loro stessi).
Questi, che mi piace definire, “i travestiti della fede”, dai sorrisi smglianti su bocche di ceramica, con gonna e ballerine, impeccabili manicure- annoiati dall’ozio e dal vizio, sono gli escrementi del diavolo, fogne di perversione e i più acerrimi nemici di Gesù Cristo.
Raggiro ed estorsione occulta, ben celati fra il contenuto di milioni di letterine mirate, recapitate nelle case di milioni di persone a fronte di indulgenze e vita eterna, appartengono a quell’opera di subdola propaganda mirata ad agire sulle più recondite paure e debolezze della gente!
A non credere in Dio è proprio la stessa Chiesa (i fatti del resto sono inopinabili) avendo dall’origine mercificato con il diavolo, la sua anima, in cambio di vizio e perversione.
Così trascorrono una vita agiata e oziosa e cercano di sopperire ad una noia mortale, fatta di retorica liturgica, alla quale cercano di sopravvivere fra baccanali e trame pedofile.
Questi sono i cattolici legati a doppio nodo con certa politica al potere, con imprenditori senza scrupoli, collusi con la criminalità organizzata sempre pronta ad intervenire al fine di ristabilire l’ordine costituito. I veri cristiani (gli invisibili), in netta antitesi, si muovono nell’ombra, senza ostentazioni, adempiendo, alla loro missione di volontariato, solidarietà e di vera fede.
“E’ più facile che un camelo attraversi la cruna di un ago, che un ricco salvi”. Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa citazione evangelica dalle alte gerarchie ecclesiastiche? Mai!! Sarebbe un contrasto logico – un’evidente e lapalissiana eresia; una bestemmia. La Chiesa è la multinazionale più florida del pianeta e, chi la rappresenta, dovrebbe, a rigor di logica e sulla base delle oggettive circostanze, finire fra le fiamme dell’inferno ma in verità, l’inferno esiste solo nella testa del diavolo e oggi, il diavolo e la stessa Chiesa, dentro la quale si nasconde l’Anticristo.
Come poteva la Chiesa nella persona di Papa Pio XII ribellarsi al regime nazista, quando lo stesso nazismo era la chiara rappresentazione della deviazione, degenerazione etica, morale e umana dell’individuo, così affine e ai presupposti della Chiesa cattolica?
Con quale animo cristiano, coraggio e spudoratezza si chiedono elemosine alla povera gente, strumentalizzando la paura di un’inesorabile castigo divino?
Nel frattempo, preti altolocati e aristocratici, trascorrono la loro indolente esistenza nello sfarzo più lussurioso e nella più lasciva e depravata incontinenza di pulsioni e libidine. Banche, proprietà immobiliari, oggetti d’arte dal valore inestimabile, ori, gioielli, fondazioni e affini, sono di quel patrimonio incommensurabile esentasse, che ha trasfigurato le ragioni della Chiesa di Pietro, in un colossale affare da “mille e una notte”.
Perché dunque non devolvere una tale ricchezza agli ultimi della terra ottemperando ai principi/doveri del cristianesimo?
Per la Chiesa cattolica gli insegnamenti di Gesù Cristo, non sono che una bestemmia – un’eresia!! “Beati gli ultimi che loro sarà il regno dei cieli”, è un’altra delle massime evangeliche che, prudentemente, è stata messa a tacere per non incorrere in una lapalissiana contraddizione.
Perché stupirsi di un prete che di fronte alla bellezza e al naturale desiderio che innesca, si conceda, di tanto i tanto, una liberatoria trombata? Non è sicuramente questo il metro per giudicare il suo operato di educatore spirituale! Ma se tu, prete, usi la tua falsa e strumentale vocazione per scandalizzare e stuprare mio figlio, allora sarebbe meglio per te che ti legassi una pietra al collo per gettarti nelle profondità nel mare dopo che io, con le mie stesse mani, ti abbia tagliato i coglioni.
Quello che in questo periodo è uscito sui preti pedofili, è relativo alla confessione di persone che la Chiesa non è stata in grado di corrompere o zittire. Ma quello che non sappiamo e che la Chiesa a messo a tacere nei modi e con mezzi che possiamo immaginare (visto le amicizie fraterne con il potere), lo é la stessa Chiesa nella sua totalità.
Cosa dice la Chiesa della privatizzazione dell’acqua, della devastazione dell’ambiente?
L’insegnamento di Cristo, viene costantemente mortificato, rimosso, in quanto elemento disturbatore e destabilizzante per gli intricati giochi di potere interni, uniche e sole priorità di questa multinazionale della fede.
La Chiesa, nei fatti, si oppone in maniera diretta e contraddittoria alla verità rivelata e proposta dalla stessa, sconfinando nell’apostasia.
Il Santo Pontefice sprona i cattolici e chiede “la centralità della persona”. Internet – continua – è un’opportunità anche per l’evangelizzazione, ma c’è il serio pericolo di omologazione e di relativismo intellettuale e morale.
Da quale pulpito! Vorrebbero imporre il dogma della mistificazione e della contraffazione relativizzando la verità.
Questo pensiero è condiviso da molti dei nostri governanti, che nel regime e nel controllo mediatico, attraverso i canali televisivi di disinformazione programmata, hanno consacrato il loro perverso strapotere. Come meravigliarsi della comunanza di intenti fra potere politico, economico e Chiesa?
In questi anni a venire, assisteremo alla diaspora della Clero secolare e monastico che, in seguito, darà origine a due fronti opposti e contrapposti. Il primo, di matrice cattolica confessionale, sarà rappresentato dalla oscura borghesia industriale che avrà calamitato e inglobato al suo interno, buona parte di un sotto proletariato socialmente qualunquista e avulso da ogni principio etico e morale. Questo, è il fronte dei privilegi e delle scorciatoie morali; un paradiso fiscale dell’anima che, nell’indulgenza pretesa e concessa loro da un unico Dio onnisciente e onnipresente, si prefigge un perverso quanto illusorio, disegno di immortalità. Il fronte opposto, radicalmente cristiano, sarà rappresentato dalla cultura nel suo significato più generale, e da un proletariato colto, socialmente e politicamente, spiritualmente impegnato nelle lotte di libertà e di giustizia sociale. Questo secondo, è il fronte della speranza che, nell’adempimento quotidiano della parola di Gesù Cristo, tende a dare un senso alla propria esistenza e alla necessità della morte.
Solo una Chiesa povera, può soddisfare la sete di fede degli uomini onesti, e solo una Chiesa padrona e compiacente, accelerare quel processo di disgregamento morale, spirituale ed etico che oggi, più che mai, mina le nostre “moderne” società occidentali.
Che contano, sono sempre i fatti e non gli orpelli e le nostre convinzioni valgono per quello che costano e non per quello che rendono.