Nella guerra tra evoluzionisti e creazionisti questi ultimi ottengono di eliminare alcuni esempi specifici
marco tosattiroma
Nella guerra senza fine fra evoluzionisti e creazionisti questi ultimi hanno segnato una vittoria di prima grandezza; anche se non negli Stati Uniti, campo privilegiato dello scontro, ma in Asia. Nella Corea del Sud è stata accettata una petizione per rimuovere dai testi del liceo alcuni elementi e riferimenti di stampo evoluzionista. E’ probabilmente la prima volta che questo accade in un Paese di cultura scientifico-occidentale negli ultimi due secoli, da quando cioè la dottrina evoluzionista si è imposta, spesso in funzione antireligiosa.
La campagna è stata guidata dalla Society for Textbook Revise (STR) che mira a cancellare gli “errori” dell’evoluzionismo dai libri di testo per “correggere” la visione degli studenti sul mondo. La Società comprende fra i suoi membri ed esperti professori di biologia e insegnanti di alto livello. Nella petizione non si chiedeva di eliminare la teoria nella sua interezza; ma venivano presi di mira esempi specifici, quali il cavallo e la teoria dell’Archaeopteryx come antenato degli uccelli.
STR sta anche facendo campagna per far rimuovere dai libri di testo alcune parti relative a “l’evoluzione degli umani” e “l’adattamento dei becchi di fringuello basato sull’habitat e sul modo di sostentarsi”; questo è un riferimento a una delle osservazioni più famose compiute da Charles Darwin nel suo viaggio che ha portato alla creazione dell’origine delle specie. Il gruppo sottolinea, per dare forza alla sua campagna, alcune recenti scoperte. E cioè, per esempio, che l’Archaeopteryx è uno dei molti dinosauri piumati, e quindi non necessariamente l’antenato di tutti gli uccelli.
Il gruppo fa parte della Korea Association for Creation Research (KACR), un gruppo più ampio che lavora per propagandare la scienza creazionista e la storia biblica della formazione dell’umanità. La Corea del Sud è un Paese dove la fede religiosa, cristiana o buddista, è vissuta con molta energia, e questo ha un effetto anche sull’accettazione o meno delle dottrine evoluzioniste.
Naturalmente il dibattito continua a infuriare anche negli Stati Uniti, dove i creazionisti stanno riportando diverse vittorie sugli avversari. E sono molto interessanti a questo proposito le proporzioni su quanti seguono l’uno o l’altro campo. Un sondaggio fresco di giorni, condotto da Gallup, ha trovato che il 46 per cento degli americani è creazionista, e pensa che Dio abbia creato direttamente gli esseri umani nella loro forma attuale in qualche momento negli ultimi diecimila anni.
E mentre quasi metà della nazione condivide questa opinione, un 32 per cento in più ritiene che gli esseri umani si siano evoluti, ma sempre con la guida di Dio. Quindi un sostanziale 78 per cento degli americani ritiene che la divinità abbia giocato un ruolo importante e determinante nella creazione o nella formazione dell’umanità. Il 15 per cento degli interpellati invece pensa che ci sia stata un’evoluzione senza interventi divini.
In Corea – del Sud, ovviamente – un sondaggio condotto da una trasmissione televisiva sull’argomento: “The Era of God and Darwin” , ha mostrato che un terzo degli interpellati non credeva nell’evoluzione. Di questi, il 41 per cento sosteneva che non c’erano prove scientifiche sufficienti in appoggio della teoria; il 39 per cento affermava che era contraria alla loro fede religiosa; e il 17 per cento diceva di non capirla. Ovviamente gli evoluzionisti sud-coreani sono molto preoccupati per quanto è accaduto, e stanno studiando strategie per riconquistare il terreno perduto. La guerra continua.
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