In Danimarca i gay hanno accesso alla celebrazione del loro amore nei luoghi sacri: lo dice la legge.
IL CASO – Un passo avanti per la civiltà arriva dalla Danimarca: è stata approvata la legge che consente di coronare il sogno del matrimonio in chiesa per le coppie omosessuali. Questa nota si aggiunge alla possibilità già esistente di registrarsi civilmente che il paese già permetteva:
”Nel 1989 la Danimarca è diventata il primo Paese a permettere la registrazione delle unioni tra coppie dello stesso sesso. Dal 1997, le coppie gay in Danimarca si possono sposare tramite speciali cerimonie di benedizione al termine della regolare funzione religiosa. Manu Sareen, ministro della Chiesa danese, ha commentato la novità: “I primi veri matrimoni tra persone dello stesso sesso diventeranno realtà, almeno si spera, entro la primavera del 2012. Non vedo l’ora di vivere il momento in cui la prima coppia omosessuale uscirà dalla chiesa. Io sarò lì fuori a tirare il riso!”TOLLERANZA – È un buon periodo per la tolleranza, dopo il barlume di speranza lanciato dall’America di Obama, anche la Danimarca si è fatta notare in ambito della tolleranza. La legge è stata approvata dal parlamento danese giovedì scorso e entrerà in vigore già dal 15 giugno e finalmente le coppie omosessuali avranno gli stessi diritti delle coppie eterosessuali.
I COMMENTI – Manu Saren, ministro danese, ha detto: “Sono molto contento che una larga maggioranza si sia dimostrata a favore degli omosessuali e che abbia concesso loro la stessa opportunità di celebrare il loro amore con il matrimonio in chiesa e in municipio – e ancora – La Danimarca ha fatto un grande passo verso l’uguaglianza e soprattutto verso l’amore”.
UNA LUNGA LOTTA - Sareen ha ammesso che l’approvazione della legge ha richiesto una lunga gestazione: “Abbiamo discusso la proposta per anni”. I sondaggi confermano il dissidio: sembra che l’80% dei sacerdoti non sia disposto a sposare le coppie gay. La resistenza si dovrà adeguare, la legge parla chiaro: “Le unioni civili hanno gli stessi diritti giuridici del matrimonio anche per quanto riguarda l’eredità dei beni del coniuge e, da metà giugno, le unioni potranno essere celebrate anche in chiesa”.
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