Dopo le ultime nomine, ecco i cardinali con il maggior numero di incarichi negli uffici centrali della Chiesa. Tra i curiali Bertone, Ouellet e Levada. Tra i residenziali Scola e George.
CITTÀ DEL VATICANO, 25 aprile 2012 – Sabato 21 aprile, poco più di due mesi dopo l’ultimo concistoro, sono state finalmente assegnati ai nuovi cardinali gli incarichi come membri dei vari dicasteri della curia romana, i più importanti dei quali sono le nove congregazioni.
Si tratta di un atto indicativo del reale peso specifico di ciascun porporato, nell’aiutare Benedetto XVI nel governo della Chiesa universale.
La scelta di ascrivere un cardinale fra i membri di un dicastero spetta al papa, ma un ruolo importante in questo tipo di decisioni lo ricopre la segreteria di Stato, guidata dal cardinale Tarcisio Bertone, mentre più secondario, non di rado inesistente, è il peso del prefetto della congregazione che riceve il nuovo nominato.
La congregazione più prestigiosa della curia romana è quella per la dottrina della fede, nella quale sono stati nominati tre neocardinali: l’indiano George Alencherry, arcivescovo maggiore della Chiesa siro-malabarese, e i curiali italiani Fernando Filoni, prefetto di "Propaganda Fide", e Francesco Coccopalmerio, presidente del pontificio consiglio per i testi legislativi.
Ma le congregazioni con maggiore influenza nella vita della Chiesa cattolica sono quelle in cui si aiuta più da vicino il papa nella scelta dei nuovi vescovi. E cioè la congregazione per i vescovi (per le diocesi europee e americane, le Filippine e l'Australia), quella per le Chiese Orientali (per l'Europa dell'Est, il Medio Oriente e l'India) e quella per l'evangelizzazione dei popoli (per le diocesi in terra di missione, soprattutto in Africa e in Asia).
Tra i nuovi cardinali quattro, tutti curiali, sono stati scelti come membri della congregazione per i vescovi. Si tratta del portoghese Manuel Monteiro de Castro, fino a gennaio segretario di questo stesso dicastero, ora penitenziere maggiore, dello spagnolo Santos Abril y Castelló, arciprete della basilica di Santa Maria Maggiore, e degli italiani Giuseppe Bertello, presidente del governatorato della Città del Vaticano, e Giuseppe Versaldi, presidente della prefettura degli affari economici della Santa Sede.
Tutti e quattro questi ecclesiastici, e in particolare Versaldi, sono molto apprezzati dal cardinale Bertone. Monteiro, Abril e Bertello sono stati nunzi apostolici. Abril e Bertello sono stati nominati anche membri di "Propaganda Fide".
Bertello e Versaldi, come Bertone e Giovanni Lajolo, che ne sono già membri, provengono dal Piemonte e così oggi questa regione italiana è la più rappresentata nella congregazione per i vescovi, con quattro esponenti, seguita dalla Liguria con due membri.
In questo dicastero, presieduto dal canadese Marc Ouellet, su 33 membri, di cui 29 cardinali e quattro vescovi, gli italiani sono complessivamente dieci, con otto cardinali e due vescovi. Le altre nazioni più presenti sono gli Stati Uniti con quattro, la Germania e la Spagna con tre, e la Francia e la Polonia con due.
Sempre il 21 aprile sono state annunciate anche due nomine supplementari, quelle dei cardinali Angelo Scola di Milano e Donald W. Wuerl di Washington come membri della congregazione per la dottrina della fede.
Scola, che lo scorso 7 marzo era stato annoverato anche tra i membri della congregazione per le Chiese orientali, con questa ultima nomina diventa, assieme al cardinale di Chicago Francis E. George, il porporato titolare di una diocesi residenziale che è presente nel maggior numero di congregazione romane: ben quattro, essendo già membro di quelle per il culto divino e per il clero. George fa parte invece delle congregazioni per la Chiese orientali, per il clero, per i religiosi e per l'evangelizzazione dei popoli.
Gli altri cardinali residenziali con più cariche in curia sono, con tre congregazioni ciascuno: il presidente dei vescovi italiani e arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco (orientali, culto, vescovi), l’arcivescovo di Buenos Aires Jorge M. Bergoglio (culto, clero, religiosi), l’arcivescovo di Colonia Joachim Meisner (culto, vescovi, clero), l’emerito di Westminster – che il 24 agosto compirà 80 anni – Cormac Murphy O’Connor (culto, vescovi, propaganda), l’africano Polycarp Pengo (fede, clero, "Propaganda"), il presidente dei vescovi spagnoli e arcivescovo di Madrid Antonio Maria Rouco Varela (vescovi, clero, educazione cattolica), il presidente dei vescovi austriaci e arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn (fede, orientali, educazione), l’emerito di Milano Dionigi Tettamanzi (orientali, clero, educazione) e il vicario generale di Roma Agostino Vallini (santi, vescovi, religiosi).
Da notare che mentre Bagnasco, Meisner, Rouco Varela e Vallini ne fanno parte, Bergoglio, Schonborn e Tettamanzi (ma neanche Scola) non sono membri della congregazione per i vescovi.
Per quanto riguarda i cardinali curiali il più presente nei più importanti dicasteri è Bertone con ben sei membership oltre alla guida della segreteria di Stato (fede, orientali, culto, vescovi, clero, "Propaganda"). Seguono, con cinque, il prefetto della congregazione per i vescovi Ouellet (membro anche di fede, orientali, culto, clero, educazione) e quello della congregazione per la dottrina della fede William J. Levada (anche in orientali, santi, vescovi, educazione, "Propaganda"). E poi, con quattro, il prefetto del culto divino Antonio Cañizares Llovera (anche in fede, santi, vescovi e "Propaganda") e quello dell’educazione cattolica Zenon Grocholewski (anche in fede, culto, vescovi e "Propaganda"). Seguono a ruota i cardinali Leonardo Sandri (prefetto della congregazione per le Chiese orientali e membro di altri tre dicasteri di peso: fede, vescovi e “Propaganda”), Fernando Filoni (prefetto di “Propaganda”, e membro anche di fede, Chiese orientali ed educazione), e Mauro Piacenza (prefetto del clero, membro anche di culto, vescovi ed educazione).
Da segnalare infine una curiosità. Le norme canoniche stabiliscono che tutti i cardinali decadono dagli incarichi curiali al compimento degli 80 anni. Ma questo non vale per i patriarchi e gli arcivescovi maggiori in carica, che sono membri di diritto della congregazione per le Chiese orientali. Ecco così che Benedetto XVI tra i membri di quel dicastero il 21 aprile ha annoverato anche il neocardinale Lucian Muresan, arcivescovo di Fagaras e Alba Iulia dei romeni, che compirà 81 anni il prossimo 23 maggio.
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