di Tommaso Caldarelli
Risarcimento monstre per un prelato irlandese.
Dalla California all’Irlanda, follow the money. Tanti soldi, quelli che dovranno essere pagati in transazione per chiudere con un bel bonifico il caso di Michael Kelly, prete di Tipperary riconosciuto colpevole da una corte di Stockton, nella California del Sud, di abusi sui minori.
IL RISARCIMENTO - Interessante innanzitutto notare che non ci si trova più in un processo penale, ma nella collegata causa civile di risarcimento: la vittima, dal suo ex violentatore, ha preteso una congruo riparazione del danno, oltre alla sentenza penale che ha già condannato il sacerdote. Invece del risarcimento, arriverà una transazione da quasi 4 milioni di dollari di danno – per la precisione, 3,75 milioni che usciranno dalle tasche della diocesi. Padre Michael intanto si trova in Irlanda, dove Michael Kelly è “fuggito” – non violando alcuna legge – dopo la sentenza di colpevolezza. La corte non ha così fatto in tempo a dare di nuovo ragione alla vittima, che parla così ad una affiliata Fox News: “Sono stati 4 anni e mezzo molto difficili, la più difficile esperienza della mia vita, ma sento di aver avuto giustizia oggi: non per me, ma per quel bambino di 10 anni che Kelly ha così brutalmente danneggiato”.
LA STORIA - Kelly esercitava il suo ministero a Modesto dopo essere arrivato dall’Irlanda nei primi anni ’70. “E’ stato accusato nel 2008 di abusi su minori sugli studenti che frequentavano la Cattedrale dell’Annunciazione e le scuole parrocchiali ad essa collegata. La vittima, che ora ha 37 anni, afferma di aver recuperato ogni memoria degli abusi solo nel 2006″. Quattro giorni fa, come dicevamo, padre Kelly è tornato in Irlanda: “Quando leggerete questa lettera sarò in Irlanda con la mia famiglia. Mi dispiace per le difficoltà che si possano causare alla diocesi, ma la mia salute non ce la fa più. Sono stato seduto ad ascoltare alle false accuse si di me, e ho sofferto grandemente. Ho perso il mio ministero, e voglio morire con la mia famiglia”, ha scritto in una lettera alla diocesi; sarà proprio la sede vescovile a pagare per le colpe del sacerdote con quella transazione davvero imponente per chiudere il caso, 2 milioni della quale saranno coperti dall’assicurazione.
http://www.giornalettismo.com/archives/271096/il-prete-pedofilo-da-quattro-milioni-di-dollari/
Risarcimento monstre per un prelato irlandese.
Dalla California all’Irlanda, follow the money. Tanti soldi, quelli che dovranno essere pagati in transazione per chiudere con un bel bonifico il caso di Michael Kelly, prete di Tipperary riconosciuto colpevole da una corte di Stockton, nella California del Sud, di abusi sui minori.
IL RISARCIMENTO - Interessante innanzitutto notare che non ci si trova più in un processo penale, ma nella collegata causa civile di risarcimento: la vittima, dal suo ex violentatore, ha preteso una congruo riparazione del danno, oltre alla sentenza penale che ha già condannato il sacerdote. Invece del risarcimento, arriverà una transazione da quasi 4 milioni di dollari di danno – per la precisione, 3,75 milioni che usciranno dalle tasche della diocesi. Padre Michael intanto si trova in Irlanda, dove Michael Kelly è “fuggito” – non violando alcuna legge – dopo la sentenza di colpevolezza. La corte non ha così fatto in tempo a dare di nuovo ragione alla vittima, che parla così ad una affiliata Fox News: “Sono stati 4 anni e mezzo molto difficili, la più difficile esperienza della mia vita, ma sento di aver avuto giustizia oggi: non per me, ma per quel bambino di 10 anni che Kelly ha così brutalmente danneggiato”.
LA STORIA - Kelly esercitava il suo ministero a Modesto dopo essere arrivato dall’Irlanda nei primi anni ’70. “E’ stato accusato nel 2008 di abusi su minori sugli studenti che frequentavano la Cattedrale dell’Annunciazione e le scuole parrocchiali ad essa collegata. La vittima, che ora ha 37 anni, afferma di aver recuperato ogni memoria degli abusi solo nel 2006″. Quattro giorni fa, come dicevamo, padre Kelly è tornato in Irlanda: “Quando leggerete questa lettera sarò in Irlanda con la mia famiglia. Mi dispiace per le difficoltà che si possano causare alla diocesi, ma la mia salute non ce la fa più. Sono stato seduto ad ascoltare alle false accuse si di me, e ho sofferto grandemente. Ho perso il mio ministero, e voglio morire con la mia famiglia”, ha scritto in una lettera alla diocesi; sarà proprio la sede vescovile a pagare per le colpe del sacerdote con quella transazione davvero imponente per chiudere il caso, 2 milioni della quale saranno coperti dall’assicurazione.
http://www.giornalettismo.com/archives/271096/il-prete-pedofilo-da-quattro-milioni-di-dollari/