Nel febbraio 2010 Repubblica presenta un’inchiesta molto interessante sul patrimonio della curia bolognese.Dopo aver detto degli immobili gestiti dall'Arcidiocesi o dall'Istituto per il sostentamento del clero,è la volta delle fondazioni.Nell’articolo del 24/2/2010,si legge una lista dettagliata delle fondazioni e delle loro proprietà:
- La Lercaro possiede 120 unità fra tra case, negozi e magazzini (1)
- La Gesù divino operaio conta più di 140 tra appartamenti, box, posti auto, tettoie. (1)
- L´opera diocesana per la conservazione e preservazione della fede ha 95 proprietà(1)
- I frati minori ne hanno più di cinquanta(1)
Ma non finisce qui.Ogni parrocchia ha conservato qualche casa o qualche negozio, al di là delle strutture sportive e degli oratori. ” Le proprietà delle parrocchie in gran parte sono state raccolte dall´Istituto diocesano per il sostentamento del clero che raccoglie oltre 370 immobili solo sotto le Due Torri.(1)”
Fra quelle più ricche c’è quella dedicata ai santi Savino e Silvestro,in zona Corticella,che possiede ben 65 proprietà.C’è la parrocchia di San Paolo di Ravone,in via Andrea Costa,con 39 proprietà.Segue San Giovanni in Monte con 27.” Le proprietà delle altre parrocchie restano nell´ordine di qualche decina, come quella dedicata ai santi Gregorio e Siro, che ne ha 15, come la chiesa dedicata a Bartolomeo e Gaetano.(1)”
C’è poi il patrimonio dell’Arcidiocesi che si vede intestate 64 proprietà,quello della chiesa di san Petronio che ne ha 41 e quello del Collegio missionario per le missioni dei sacerdoti del sacro cuore di Gesù che ne ha 43. Ma non finisce qui.Anche i seminari contribuiscono ad arricchire questo ingente patrimonio.C’è il seminario vescovile con 32 locali,tutti nell’area di San Michele in Bosco e c´è anche la presenza importante di quello faentino. “Al seminario vescovile di Faenza sono infatti intestati 47 locali in via Calindri, tra cui alcuni negozi e una ricevitoria del lotto.(1)
Note
immagine: web