A livello internazionale, le confessioni religiose cercano di far passare con la loro azione di lobbying il principio secondo cui vanno difesi i “valori tradizionali” anche a spese dei diritti delle donne. Proprio a marzo la UN Commission on the Status of Women ha discusso sul tema, senza arrivare però ad una linea comune.
Le organizzazioni internazionali a difesa delle donne hanno quindi lanciato un appello per dire un deciso “NO” alla riapertura dei negoziati riguardo accordi internazionali già stabiliti sui diritti delle donne. In modo che certe conquiste non vengano minate in base alle pretese dei rappresentanti religiosi. Le realtà femministe si dicono “particolarmente preoccupate” per lo stallo in commissione e ricordano che i Paesi che aderiscono all’Onu devono difendere i diritti delle donne sulla base della World Conference on Human Rights di Vienna del 1993 e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Nonostante molte nazioni abbiano formalmente sottoscritto e appoggiato certi statements per entrare nell’Organizzazione delle Nazioni Unite, si assiste ad un fenomeno “allarmante”. “Alcuni governi hanno invocato valori cosiddetti ‘morali’ per negare alle donne diritti sessuali e riguardanti la salute riproduttiva”. E spesso “morali sociali e religiose e valori patriarcali sono stati usati per giustificare violazioni contro le donne”. Si ricorda che “la violenza contro le donne, la coercizione e la privazione di protezioni legali e d’altro tipo per le donne, stupro da parte dei mariti, delitti d’onore, preferenza per i figli maschi, mulitazione genitale, dote e ‘prezzo della sposa’, matrimoni forzati e in giovane età e ’stupri correttivi’ di persone lesbiche, bisessuali, transgender e intersessuate sono state giustificate col riferimento ai ‘valori tradizionali’”.
Ma “costumi, tradizioni o considerazioni religiose non possono essere tollerate per giustificare la discriminazione e la violenza contro le donne e le ragazze”. Per questo l’appello delle organizzazioni è rivolto all’Onu e alle realtà ad esso collegate, affinché vengano tutelati i diritti umani delle donne. A questo statement hanno aderito diverse realtà internazionali, ma è possibile anche sostenerlo individualmente. Anche l’Uaar l’ha fatto e invita a dare il proprio sostegno.
http://www.uaar.it/news/2012/04/06/appello-onu-organizzazioni-difesa-diritti-donne-contro-discriminazioni-basate-valori-tradizionali-religiosi/
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