mercoledì 2 maggio 2012

Irlanda del Nord, l’aborto dell’ipocrisia

Irlanda del Nord, l'aborto dell'ipocrisia
Nel paese non vale la legge britannica in vigore nel resto del Regno Unito.

L’aborto negato si riduce all’ennesima discriminazione di classe.

LEGALE, MA NON C’E’ - In Irlanda del Nord è quasi impossibile ottenere un aborto dal sistema nazionale sanitario (NHS) anche se le leggi britanniche lo consentirebbero. Anche nei casi di stupro non si trovano strutture che pratichino l’interruzione di gravidanza e per di più esiste un fortissimo stigma sociale per il quale le gravidanze sono un dono o una punizione del Signore e come tali sicuramente meritate.


I SOCCORSI - l’Abortion Actdel 1967 non vale in Irlanda del Nord e così alle abortienti non rimane che il misero appiglio di un’associazione con radici americane, la Abortion Support Network, che si preoccupa di quante non hanno i mezzi economici per permettersi una trasferta e l’aborto in Gran Bretagna.

 LA CHIESA - Il problema è tutto nell’ingerenza delle chiese cristiane, di quella cattolica in particolare, tanto che anche la parte dell’isola che costituisce la repubblica irlandese è messa allo stesso modo e da Roma misurano il successo della politica proibizionista contando le donne che vanno all’estero ad abortire.

FANATISMO - L’ossessione della chiesa cattolica per la sessualità degli irlandesi non è nuova e il paese ha già pagato prezzi altissimi per aver affidato alla chiesa cattolica ospedali, scuole ed orfanotrofi, per decenni trasformati in gironi infernali affidati alla regia di sacerdoti stupratori. In questo caso la reazione di Roma è stata molto meno vocale e battagliera.

CULTURA (?) - Il problema dell’aborto in Irlanda è prettamente culturale, visto che connette l’interruzione di gravidanza con lo stigma sociale per la quale chi abortisce è un’assassina o una puttana.

IL TESTIMONE - Abigail Fitzgibbon, Public Policy Manager di BPAS, la più grande erogatrice di aborti britannica, riconosce che in Irlanda la situazione è “profondamente ingiusta” perché a fronte di statistiche che dicono che le irlandesi abortiscono esattamente come le altre, c’è una situazione per la quale gli ambulatori vivono assediati da fanatici che vorrebbero “consigliare” le abortienti e che quando non ci riescono passano direttamente a insultarle.

DIFFERENZE DI CLASSE - Il problema che chi può risolve con una segreta gita in Gran Bretagna, diventa un problema di classe quando appare evidente che ad esserne investite in pieno siano le donne povere, costrette a far di tutto per racimolare il denaro necessario in gran segreto. Un’evidente discriminazione che non sembra però toccare il cuore dei politici irlandesi, ancora oggi più interessati alle dubbie patenti di moralità rilasciate da Roma che al bene delle loro amministrate.

http://www.giornalettismo.com/archives/286104/irlanda-del-nord-laborto-dellipocrisia/