18.30. Assaltata una parrocchia, distrutti simboli religiosi
Durante gli scontri e il corteo, i teppisti hanno preso di mira anche una parrocchia nei pressi di
San Giovanni, San Marcellino e Pietro, tra via Labicana e via Merulana, tentando di sfondare la porta della chiesa e distruggendo poi alcuni arredi sacri della casa parrocchiale. È quanto racconta il portavoce del vicariato di Roma, Walter Insero. In parrocchia, nel momento dell’assalto, non c’erano fedeli, ma il parroco, don Pino Ciucci e diversi sacerdoti. «Sono sconcertato - afferma Insero - abbiamo visto scoppiare la protesta dalle finestre della parrocchia. Dei giovani incappucciati hanno divelto la porta della sala utilizzata per il catechismo, sono entrati, hanno affisso un manifesto e hanno distrutto quello che c’era dentro. Poi hanno preso una statua della Madonna di Lourdes e un crocefisso, li hanno portati instrada e li hanno frantumati. Un gesto blasfemo di profanazione che non ha alcun senso. Hanno tentato anche di sfondare la porta d’ingresso della chiesa»
Il Vicariato di Roma condanna il segno di "blasfemia e profanazione" rappresentato dall'irruzione nei locali della parrocchia dei santi Marcellino e Pietro a Roma di alcuni manifestanti che si è conclusa con la distruzione di una statua della Madonna e di un crocifisso. "Pochi violenti hanno strumentalizzato la manifestazione", ha dichiarato il portavoce, don Walter Insero. Il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, ha espresso la sua "preoccupazione" e "l'auspicio che si possa tornare alla civile convivenza". "Proviamo grande sconcerto - ha affermato il portavoce del Vicariato - per questa violenza cieca alla quale abbiamo assistito attoniti dalle finestre". Un gruppo di manifestanti pacifici in fuga dagli scontri è stato peraltro accolto dai seminaristi presenti nel seminario maggiore. La parrocchia si trova all'incrocio di via Merulana e via Labicana e il gruppo di facinorosi - ha raccontato il sacerdote - ha fatto irruzione nei locali solitamente utilizzati per il catechismo dei bambini e ha poi forzato la porta della canonica, dove ha sottratto una statua della Madonna e un crocifisso, poi distrutti e abbandonati per strada. "E' un atto di vile crudeltà che offende la fede e i cristiani di Roma", ha detto don Insero. Il cardinale Vallini, che si trovava al momento dei fatti in visita presso una parrocchia della diocesi, è stato informato e, "turbato", ha espresso "sconcerto e preoccupazione" nonché "l'auspicio che si possa ristabilire un clima di dialogo e di civile convivenza".