20 ottobre 2011 - E’ Verona: tredici esorcisti al lavoro.
Baura baura. Brivido terrore raccapriccio. Roba che ti trema tutto l’ elastico delle mutandine, se ti trovi a passare in quel di Verona. Dove ci sono tredici religiosi che ogni giorno danno la caccia al diavolo: più – informa Libero – di quanti ce ne sono in Germania, Svizzera, Austria e Portogallo.
A dare l’ allarme sulla crescente presenza di Satana
Baura baura. Brivido terrore raccapriccio. Roba che ti trema tutto l’ elastico delle mutandine, se ti trovi a passare in quel di Verona. Dove ci sono tredici religiosi che ogni giorno danno la caccia al diavolo: più – informa Libero – di quanti ce ne sono in Germania, Svizzera, Austria e Portogallo.
A dare l’ allarme sulla crescente presenza di Satana
tra la gente, ed il conseguente numero dei “ministri della consolazione” at – tivi in città e provincia, è la stessa Curia di Verona attraverso il settimanale diocesano “Verona Fedele”, sul quale il più celebre tra gli esorcisti veronesi, don Gino Oliosi, racconta di aver assistito, negli ultimi dieci anni, a sette casi di possessione, quattro risolti e tre ancora in atto. Il religioso racconta che la sua, come quella dei colleghi, è un’ attività a tempo pieno, e che quasi tutti i giorni dedica anche tre ore alla cura di persone possedute o attratte dal male.
Perché il maligno da quelle parti è un business:
Ultimamente, a Verona, sono state pubblicate diverse opere che parlano di queste forze oscure. Nella più recente, “L’azione del maligno. Come riconoscerla e liberarsene”, il tema viene affrontato anche da padre Gabriele Amorth, l’esorcista ufficiale della diocesi di Roma. Lostesso vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, tempo fa ha scritto la prefazione di un libro di don Oliosi, “Il demonio come essere personale”, in cui ha spiegato come Satana «opera per distruggere l’ uomo nella sua dignità».
Insomma, siamo in piena emergenza democratica:
L’ attrazione, ed allo stesso tempo la paura della gente per il maligno, oggetto di indagine da parte del giornale diocesano veronese, ci riporta indietro di una trentina d’anni, nel ‘73, quando all’uscita del film “L’esorcista”, di William Friedkin, il satanismo tornò ad essere affrontato con una certa costanza da parte di studiosi e religiosi. L’influenza di quella pellicola fu così forte che l’arcidiocesi di Chicago fu costretta a nominare decine di nuovi esorcisti per far fronte alle richieste di intervento da parte dei fedeli. Come allora, anche adesso, dopo le rivelazioni di “Verona Fedele” è forte il rischio psicosi.