17 settembre 2011 - Si tratta di Padre Frank Pavone, noto negli Stati Uniti per guidare un movimento anti abortista, Priests for Life.
Il controverso attivista “anti-choice” che conduce il movimento “Priests for Life” è stato forzato a tornare alla propria diocesi storica e a rinunciare alle apparizioni pubbliche, mentre i leader cercano di determinare se ci sono state delle irregolarità nella gestione delle finanze del gruppo.
ANTICHOICE A PROCESSO – Padre Frank Pavone è stato denominato il prete “anti scelta” per le sue posizioni rigidissime in fatto di libero arbitrio nel controllo delle nascite e sull’ aborto: più volte ha dichiarato di voler portare avanti fino all’ estremo la lotta contro l’ aborto legalizzato. Oggi, la CBS annuncia che:
Il controverso attivista “anti-choice” che conduce il movimento “Priests for Life” è stato forzato a tornare alla propria diocesi storica e a rinunciare alle apparizioni pubbliche, mentre i leader cercano di determinare se ci sono state delle irregolarità nella gestione delle finanze del gruppo.
ANTICHOICE A PROCESSO – Padre Frank Pavone è stato denominato il prete “anti scelta” per le sue posizioni rigidissime in fatto di libero arbitrio nel controllo delle nascite e sull’ aborto: più volte ha dichiarato di voler portare avanti fino all’ estremo la lotta contro l’ aborto legalizzato. Oggi, la CBS annuncia che:
Il vescovo Patrick Zurek di Amarillo, in Texas, ha sollevato [Padre Frank] Pavone dall’ amministrazione della sua diocesi, dove sarà pastore di ordini religiosi femminili e trascorrerà il tempo nella riflessione finché il problema sarà risolto. In una lettera ai vescovi della nazione, resa pubblica martedì, Zurek ha espresso “profonda preoccupazione” per la gestione finanziaria di Priests for Life e gravi timori per il potenziale scandalo conseguente. Ha detto che l’attività di Pavone ha “gonfiato il suo ego” e il prete deve tornare nei ranghi e mostrare “l’obbedienza appropriata”, fornendo le informazioni che gli altri vescovi hanno finora cercato invano. Priests for Life ha un bilancio annuale di circa $ 10 milioni e una serie di uffici su New York, nel quartiere di Staten Island. “PFL è diventato un business che è molto redditizio che fornisce a padre Pavone l’indipendenza finanziaria dalla legittima supervisione di tutti gli organi ecclesiastici”, ha Zureck scritto nella lettera, datata venerdì scorso. “Ci sono state domande e persistenti preoccupazioni da parte del clero e della comunità laica per quanto riguarda le transazioni di milioni di dollari di donazioni per il PFL: i donatori si aspettano giustamente che i fondi vengano utilizzati legittimamente.”
LA RISPOSTA DEI MODERATI - Jon O’Brien di Catholics for Choice risponde alla storia, dicendo, “Le posizioni di ultra destra di Priests for Life sull’ aborto e su altri temi importanti hanno alienato molti laici e anche molti sacerdoti. Si collegano con la frangia più aggressiva del movimento antichoice, quale quella condotta dai leader di Operation Rescue Randall Terry e il reverendo Philip “Flip” Benham, che sono costantemente sotto scandalo. Alla fine, Priests for Life sembra non attrarre più di un prete su cinque. Probabilmente era inevitabile che la gestione finanziaria del movimento creasse dei problemi”