28 settembre 2011 - Denunciato il vignettista turco Bahadir Baruter.
Attenzione a giocare con i temi religiosi in Turchia: la denuncia è dietro l’angolo. Questa l’esperienza diretta di Bahadir Baruter, che potrebbe pagarla cara per aver disegnato una vignetta.
RINUNCIA A DIO - Bahadir Baruter è nato in Turchia nel 1963 e ha iniziato la propria carriera da vignettista disegnando fumetti realistici, passando presto però ad uno stile più cartoon nel 1989, pubblicando i propri lavori sul magazine Pismis Kelle in 1989. Insieme a Fatih Solmaz, è divenuto famoso per “Lombak”, una pagina fumottosa il cui umorismo si basa sull’assurdo, pubblicata su Leman. L’ironia astratta costituiva una novità per la Turchia di allora, diventando immediatamente popolare e molto amata.
Attenzione a giocare con i temi religiosi in Turchia: la denuncia è dietro l’angolo. Questa l’esperienza diretta di Bahadir Baruter, che potrebbe pagarla cara per aver disegnato una vignetta.
RINUNCIA A DIO - Bahadir Baruter è nato in Turchia nel 1963 e ha iniziato la propria carriera da vignettista disegnando fumetti realistici, passando presto però ad uno stile più cartoon nel 1989, pubblicando i propri lavori sul magazine Pismis Kelle in 1989. Insieme a Fatih Solmaz, è divenuto famoso per “Lombak”, una pagina fumottosa il cui umorismo si basa sull’assurdo, pubblicata su Leman. L’ironia astratta costituiva una novità per la Turchia di allora, diventando immediatamente popolare e molto amata.
“Lombak” è quindi diventata una pubblicazione mensile a partire dal 2000. Bahadir Baruter è quindi un’icona del fumetto in Turchia, ma la sua fama non l’ha salvato dalle polemiche con possibili risvolti legali.
LA DENUNCIA - Come raccontato sul sito del quotidiano “Haberturk”, la vignetta incriminata riporta una caricatura che nega l’esistenza di Dio. Il procuratore di Istanbul ha tenuto conto delle proteste di alcuni cittadini e della Foundation Officers Union, reagendo con violenza. Ha quindi chiesto che Baruter venga messo a processo per “insulto ai valori religiosi a cui fa riferimento una parte della popolazione“, con la possibile condanna ad un anno di galera a chiudere l’incidente. Nella vignetta Baruter disegna un imam e dei fedeli in preghiera in una moschea. Uno dei personaggi sta parlando con Dio sul telefono cellulare e gli chiede di essere dispensato dall’ultima parte della preghiera perché ha delle commissioni da portare a termine. Su un muro della moschea appare una decorazione, nella quale Baruter ha scritto: “Non esiste alcun Allah, la religione è una menzogna“. La vignetta incriminata è stata pubblicata sul settimanale umoristico “Penguen”, ma evidentemente pochi hanno voglia di scherzare su Dio.